Hawaii e Oklahoma sono gli ultimi due Stati USA che stanno considerando l’istituzione del diritto per legge di ripararsi l’iPhone da soli. È il cosiddetto“Right to Repair”, un principio sulla base del quale ciascuno dovrebbe avere la possibilità basata su principi costruttivi e fornitura di componenti, di mettere mano al proprio dispositivo, sia esso, appunto, un iPhone, oppure un Mac o qualunque altro accessorio, macchinario, sia esso un frigorifero, un TV che una motofalciatrice, oppure un trattore. L’iniziativa è stata lanciata dalla Repair Coalition, un gruppo di tutela e pressione affinché la riforma del Digital Millennium Copyright Act includa il “diritto a riparare” qualsiasi cosa, dagli smartphone, ai computer, ai trattori, ai frigoriferi, alle auto, ecc.
Apple è una delle aziende che si oppone al disegno di legge del “Right to Repair” affermando che alcune operazioni sono pericolose e devono essere fatte da personale qualificato e addestrato adeguatamente per offrire ai consumatori un’esperienza coerente e proteggere le loro proprietà intellettuali. Chi contesta Apple (ma anche una lunga lista di altre realtà industriali che impongono di ricorrere a tecnici specializzati e ai proprio laboratori) ritiene invece che la politica sia solo un mezzo per lucrare sulla manutenzione e di tenere sotto controllo in maniera impropria l’invecchiamento delle macchine, rendendo impossibile mettere mano ad esse mediante la sospensione dell’assistenza di prodotti più vecchi che senza pezzi di ricambio e nell’impossibilità di accedere alle istruzioni di riparazione a parti terze.
La normativa è in questo momento in esame in: Hawaii, Illinois, Iowa, Kansas, Massachusetts, Minnesota, Missouri, North Carolina, Nebraska, New Hampshire, New Jersey, New York, Oklahoma, Tennessee, Virginia, Vermont e Washington. Il gruppo di pressione noto come Repair.org vuole approfittare della questione battere vetuste/danneggiate che rallentano gli iPhone per rafforzare il controllo parlamentare e obbligare Apple e ad altri produttori di elettronica a vendere loro le parti di ricambio dei vari dispositivi, così come ai consumatori e ai riparatori indipendenti, oltre a rendere disponibili al pubblico i “service manual”, i manuali diagnostici e di servizio normalmente disponibili per i soli riparatori autorizzati.