Da tempo diversi utenti lamentano un peggioramento nelle ricerche di Google: i risultati sono meno precisi, la pubblicità è in aumento e sono messi in evidenza articoli generati con AI.
Il sito statunitense The Verge riferisce in modo dettagliato in problemi in questione attribuendo il declino a Prabhakar Raghavan, dal 2020 responsabile di settori chiave come Search, Assistant, Geo, Ads, Commerce e Payments.
Raghavan a quanto non si occuperà più del ruolo che ha svolto finora ma assumerà quello di Chief Technologist dell’azienda.
Raghavan è noto per essere stato a capo della ricerca di Yahoo tra il 2005 e il 2012; arrivato ad Alphabet (la società sotto il cui cappello è inclusa Google) da email interne si evince che era stato chiamato dopo che è scattato un allarme all’interno di Big per la riduzione delle entrate da Google Search; si è deciso quindi di apportare alcune modifiche, rivedendo la qualità dei risultati al ribasso e mettendo in evidenza un maggior numero di pubblicità.
“Rabhakar ha deciso che è giunto il momento di fare un grande salto nella sua carriera” ha scritto Sundar Pichai, CEO di Google, in una nota. “Dopo 12 anni passati a capo del team all’interno di Google, tornerà alle sue radici informatiche e assumerà la posizione di Chief Technologist. Con questo titolo lavorerà a stretto contatto con me e i dirigenti di Google offendo direzione tecnica e leadership, e contribuire allo sviluppo della nostra cultura di eccellenza tecnologica”. Raghavan sarà sostituito da Nick Fox, membro del team dirigenziale di Prabhakar che prima di arrivare a Big G aveva lavorato per McKinsey & Company (una società di consulenza strategica). Quest’ultimo si è in precedenza occupato del lancio della tecnologia RCS e di Google FI (un servizio che fornisce chiamate telefoniche).
Questo cambio nella struttura dirigenziale di Google arriva in un momento di pressione su Alphabet, con la concorrenza nel settore IA di chatbot quali ChatGPT e il Copilot di Microsoft; il settore pubblicitario non brilla come un tempo e secondo uno studio USA che la sua quota di mercato per la prima volta da dieci anni dovrebbe assestarsi al di sotto del 50% negli Stati Uniti.
La riorganizzazione riguarda anche altri rami dell’azienda. La divisione responsabile dell’app Gemini, guidata da Sissie Hsaio, sarà fusa a quella di Google DeepMind sotto la direzione del CEO Demis Hassabis. Il team di Google Assistant, inoltre, entrerà a far parte della divisione piattaforme e dispositivi di Google.
Tra i grattacapi che Gogle si trova ad affrontare, la probabileun’azione antitrust da parte del governo degli Stati Uniti per le attività di ricerca, considerate monopolio.
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