Record di vendite, di profitti e di fatturato per Rim. Gli entusiasmanti risultati della società canadese per il terzo trimestre sono stati resi noti nel corso della serata di ieri, durante la presentazione del bilancio degli scorsi 90 giorni.
Rim ha raccolto profitti per 1,10 dollari ad azione di molto sopra i guadagni dello stesso periodo del 2008 (83 centesimi) e anche sopra le pur ottimistiche previsioni degli analisti di Wall Street che puntavano a 1,04 dollari ad azione di guadagno. Battuti anche i pronostici sul fatturato (3,93 miliardi di dollari contro 3,78 miliardi di dollari) e quelli sul numero di Blackberry venduti. I cellulari dell’azienda dell’Ontario sono stati 10,1 milioni contro i 9,5 milioni preventivati; 4,4 milioni sono andati a nuovi clienti. Ricordiamo che gli iPhone venduti durante lo scorso trimestre sono stati 7,4 milioni e quindi allo stato attuale delle cose Rim sarebbe in vantaggio su Apple anche se resta da vedere quali saranno stati i risultati dell’azienda di Cupertino durante il trimestre di Natale. I Blackberry stanno avendo particolare successo a livello internazionale (ormai il 37% del mercato è fuori dagli Usa) e nel mondo del consumer. Attualmente solo il 20% dei Blackberry è attivo unicamente per un uso aziendale; due anni fa questa percentuale era del 50%.
Unico dato parzialmente negativo per Rim la riduzione dei margini passati dal 44,1% al 42,7% a causa, assai probabilmente, proprio della battaglia in corso sul mercato degli smartphone.
Rim ha fatto sapere durante la presentazione dei bilancio di avere portato a buon punto la collaborazione avviata con Adobe per una versione di Flash pr la piattaforma Blackberry e che entro il 2010 sarà lanciato il nuovo browser basato su WebKit intorno a cui è costruito Safari. Attualmente l’esperienza di navigazione su Blackberry è considerata il vero tallone d’Achille del sistema operativo di Waterloo.
Per il prossimo trimestre Rim pensa di raggiungere tra i 4,2 e i 4,4 miliardi di dollari di fatturato con margini di profitto del 43,5% e profitti tra gli 1,23 e 1,31 dollari per azione.
Se Rim ride, Palm non ha molti motivi per esultare. Il secondo dei tre più accreditati concorrenti di Apple nel settore degli smartphone sul mercato americano (il terzo è la piattaforma Android) ha presentato anch’esso i risultati trimestrali che certo non sono positivi come quelli di Rim.
I telefoni distribuiti da Palm sono stati 783mila, il 41% in più dello corso anno quando però Palm non aveva ancora iniziato a vendere il Pre. Rispetto al trimestre precedente Palm ha però immesso nei canali il 5% di cellulari in meno e quelli realmente venduti e che quindi sono finiti in mano a clienti che li hanno comprati, sono stati però solo 573mila, il 4% in meno dello scorso anno e il 29% in meno del trimestre precedente. La debolezza del mercato di Palm sarebbe dovuta, hanno spiegato i manager di Sunnyvale tra cui l’ex Apple Jon Rubinstein che di Palm è il Ceo, alla concorrenza in Sprint (esclusivista del Pre) di altri telefoni tra cui quelli Android.
Palm, che comunque esprime fiducia sulla sua linea di prodotti che definisce ‘innovativa’ e la corsa nel mercato degli smarphones ‘solo allo stadio iniziale di una gara che sarà lunga’, ha presentato perdite per 81,9 milioni di dollari, 37 centesimi per azione, molto meno rispetto ai 4,64$ dello scorso anno, ma anche più dei 32 centesimi previsti dagli analisti.
Le azioni RIMM dopo la presentazione del bilancio sono schizzate verso l’alto. Nel corso del mercato non ufficiale, al momento in cui scriviamo, vengono trattate con un rialzo di circa il 12%, quelle di Palm perdono invece più dell’8%.