Il nuovo cavo da USB-C a Lightning e l’alimentatore da 29 watt riducono sensibilmente i tempi di ricarica di iPad Pro 12,9 e dovevano essere il complemento al lancio del primo tablet professionale di Apple. È la posizione di alcuni siti di news statunitensi che hanno provato l’alimentatore compatto e potente del MacBook 12 pollici con il cavo che permette di collegare una presa USB-C (quella dell’alimentatore) a un iPad con capacità di carica veloce, per adesso solo iPad Pro 12,9″.
Un passo indietro. Al momento del lancio, sei mesi fa, iPad Pro 12,9 ha stupito il mondo per vari aspetti tra i quali le prestazioni: il “gigante buono”, come lo avevamo soprannominato nella prima presa di contatto, è estremamente potente e generoso in dotazioni come l’audio e la resa dello schermo. Ha un problema: la carica è molto lunga. Secondo i test, occorrono sei ore per caricarlo completamente e questo a causa del fatto che utilizza un alimentatore da 12 Watt.
Adesso che Apple ha lanciato il nuovo iPad Pro da 9,7 pollici, ha anche presentato un cavo da uno o due metri che fa da adattatore tra USB-C e la Lightning. Una coppia che avrebbe dovuto essere messa in vendita fin da subito, spiega MacStories. Perché in venti minuti di carica con l’iPad in modalità aeroplano il caricabatterie tradizionale recupera il 5% circa della batteria, mentre quello del MacBook 12 arriva al 14%, spiega il sito 9to5, che ha messo anch’esso alla prova l’adattatore con il nuovo cavetto.
In pratica, il trasformatore del MacBook 12 è capace di erogare circa 29 Watt di corrente, cioè 14,5 Volt per 2 Ampere, secondo quanto riportato sul trasformatore stesso, con la funzione USB PD di cui parleremo tra un attimo. Invece il trasformatore “di serie” con l’iPad Pro 12,9 è da 12 Watt di corrente, cioè 2,4 Ampere per 5 Volt.
Cambia tutto con l’arrivo del cavetto-adattatore, che è in pratica un normale cavo Lightning il quale, anziché finire con la classica USB-A termina con una USB-C e che viene venduto sul sito di Apple, così come il trasformatore USB-C da 29 Watt, che a differenza degli altri trasformatori per Mac non integra cavi, ma offre una porta USB-C.
L’idea di testare questo caricabatterie con il cavetto in questione non nasce solo dal fatto che è possibile farlo visto che gli spinotti sono quelli giusti, ma anche perché sia il trasformatore di Apple che l’iPad Pro 12,9 supportano la tecnologia USB PD, cioè USB Power Delivery, il nuovo protocollo basato su un unico polo di connessione che trasmettere dati ed energia tramite un unico cavo. In pratica, non solo l’iPad 12,9 è pensato per trasferimenti dati più veloci (USB 3.1) ma anche per ricariche più veloci.
Queste ultime sono pensate da Apple come modalità non lineari di ricarica della batteria: da 0 a 80% del volume della batteria è possibile una ricarica veloce, mentre nell’ultimo 20% i tempi di ricarica tornano “normali”. Sono due modalità diverse (parte uno e parte due) che vengono attivate a seconda del livello della batteria e servono, non solo ad accelerare i tempi di ricarica, ma anche a preservare la vita della batteria (di regola, la maggior velocità di ricarica diminuisce la durata della vita di una batteria).
Secondo i test di Macstories, infatti, per caricare un iPad Pro 12,9 fino all’80% con schermo spento e modo aeroplano attivo (cioè con i consumi ridotti al minimo) ci vogliono 93 minuti con il 29 Watt e 213 con il 12 Watt. 50% di luminosità e video su VLC ci vogliono rispettivamente 108 e 525 minuti, mentre con 100% di luminosità e giocando ad Oceanhorn ci vogliono rispettivamente 151 e 607 minuti. Così per chi possiede iPad Pro 12,9″ i nuovi cavetto e alimentatore sono accessori da tenere in seria considerazione oppure da acqusitare al volo per gli utenti che non tollerano più i lunghi tempi di ricarica offerti dall’alimentatore incluso nella confezione.