I problemi odierni di Nokia saranno totalmente dimenticati entro il prossimo anno: è quello che sostiene (e spera) Richard Kerris, attualmente responsabile globale di Nokia per le relazioni con gli sviluppatori, ma con un passato in HP su webOS, Lucasfilm e ancora prima in Apple, dove era stato a capo delle releazioni con gli sviluppatori.
I prossimi mesi per Nokia saranno sicuramente difficili e l’azienda – è convinto l’ex Apple – uscirà da questa fase più forte che mai. Kerris è intervenuto su diversi temi in un’intervista a TechCrunch, parlando della sua esperienza in HP e del futuro di Nokia per il suo nuovo corso affidato a Windows Phone.
Riguardo a webOS, secondo Kerris, il progetto è stato maltrattato da HP: la società si sarebbe fissata troppo sui prezzi e su materiali di poco valore, trattandosi semplicemente di “plastica nera lucida.” L’ex HP ammette di non essere stato particolarmente entusiasta all’idea di intraprendere un’avventura con Nokia dove era stato chiamato da Elop, ma vedere i prototipi di telefoni Nokia Lumia, gli fece cambiare idea, in particolare per la qualità costruttiva dei prodotti, degni – secondo Kerris – di Apple.
Ora il focus su Nokia è totalmente rivolto a Windows Phone 8, nella speranza anche di integrare numerose tecnologie all’avanguardia che potrebbero fare la differenza sul mercato, come la tecnologia PureView o l’apporto che potrebbe dare la società Scalado, da poco acquisita da Nokia.
Per quanto riguarda la scommessa di Nokia su Windows Phone, Kerris sostiene che la scelta non sarebbe mai potuta essere tra Android o Windows: Nokia voleva era un sistema operativo distinto, che solo Microsoft avrebbe potuto offrire. Oltre a questo, il futuro, a suo avviso, non è sui sistemi operativi, ma sull’offrire agli utenti le caratteristiche e le funzioni che vogliono, che si tratti di telefoni, tablet, o altri mezzi.
La scommessa di Nokia è quindi quella di riuscire a superare il periodo di crisi con successo, senza negare le difficoltà ma tentando di fare del suo meglio grazie alla collaborazione di Microsoft e allo sviluppo dei suoi prodotti e tecnologie e, perché no, anche del copioso parco brevetti posseduto.
Fonte: TechCrunch