Era dai tempi della Guerra Fredda che negli Usa non si vedevano così tanti ricconi, soprattutto nuovi ricchi del settore hi-tech, prepararsi per il collasso della società e l’Apocalisse. Rifugi, isole private, motociclette con le quali fuggire rapidamente dalle grandi città, elicotteri tenuti sempre a disposizione, bunker con scorte di cibo per mesi. Metà film zombie e metà paura del collasso della Borsa americana. Con l’aggiunta recente di Donald Trump come presidente, che, secondo la stampa statunitensi, sta polarizzando sempre più la vita degli americani e mandando in acido le paranoie della sinistra liberale, che popola buona parte della Silicon Valley.
Ne parla il New Yorker con un lungo articolo dedicato alla paranoia che consuma molti dei ricconi dell’hi-tech americano. Gente come Steve Huffman, trentatreenne cofondatore e Ceo di Reddit, uno che vale seicento milioni di dollari, il quale è un anno e mezzo fa è andato a farsi curare la miopia con il laser perché “se succede il disastro, se nel mondo scoppia il casino e bisogna scappare, sopravvivere in montagna con il fucile, non voglio avere anche a che fare con le lenti a contatto o gli occhiali. E siccome senza di loro sono fregato, non ci vedo niente, vado a farmi operare agli occhi”.
Ma cosa può andare male? Per i paranoici, non importa: un terremoto causato dalla faglia di San Andreas, in California, oppure una pandemia naturale o “man-made”, una bomba sporca, un attacco terroristico sui larga scala, il collasso violento del sistema economico con rivolte e scontri per la strada. “La cosa importante – spiegano i super ricchi e super paranoici – è il momentaneo collasso del governo e delle strutture civili tradizionali”.
Ed ecco dunque che c’è chi ha sempre una moto con il pieno di benzina in garage, uno zaino con tutto il necessario e la tuta termica: in pochi minuti permette di massimizzare la distanza da San Francisco o da Los Angeles. C’è chi ha invece optato per un aereo sempre con il pieno di carburante nella vicina pista di contea, oppure per il motoscafo attraccato al molo personale, anche qui con il pieno. Insomma, di strade per sopravvivere all’apocalisse e soprattutto alle conseguenze dell’apocalisse ne sono state trovate tante: la speranza ovviamente è di non vederle mai messe alla prova.
La paranoia e una certa “semplicità” nel modo di affrontare i possibili problemi e trovare delle soluzioni è parte integrante sia della mentalità da pionieri (il mito di “Go West” fondante la società americana a cavallo tra Sette e Ottocento) che dello specifico dell’industria hi-tech. Un settore in cui si diventa selvaggiamente ricchi, al di là dei sogni più sfrenati, ma in cui i capitali e le ricchezze si sbriciolano altrettanto velocemente per via di innovazioni che accadono molto, molto rapidamente: in pochi giorni. I fondatori di Intel dicevano infatti che il loro era un mondo per paranoici, in cui quando presenti la nuova generazione di prodotti stai preparando la prossima, studiando quella dopo e prendendo accordi per quella dopo ancora. Perché se non lo fai tu, lo farà sicuramente il tuo avversario.
Inoltre, la vita dei magnati dell’hi-tech è da tempo sempre più esposta al tema della security informatica, che è un processo e un modo di pensare e che non si limita alla sola informatica ma tocca anche altri ambiti, come ramo della più ampia idea di “sicurezza”.
Ecco dunque le origini delle paranoie che spingono persone piene di soldi a preoccuparsi di trovare vie di fuga per ipotetici disastri che potrebbero travolgerli in qualsiasi momento. E voi che pensavate che avere tanti soldi rendesse la vita priva di problemi.