Nelle precedenti previsioni per fine 2018 e inizio 2019 i numeri indicavano ricavi record, ora invece altri due fornitori Apple rivedono le attese e prevedono un calo straordinario della domanda.
TSMC che è fornitore unico di Cupertino per i processori Apple A12 di iPhone e iPad, prevede un fatturato compreso tra 7,3-7,4 miliardi di dollari. Si tratterebbe quindi di un calo del 14% anno su anno, la riduzione maggiore da 10 anni a questa parte.
Il mutamento di mercato risulta ancora più visibile nelle proiezioni per l’intero anno: invece della crescita del 6,5% dei ricavi per l’intero 2018, ora TSMC prevede una crescita compresa tra l’1-3% per il 2019. La ragione indicata dai dirigenti della società è un improvviso calo delle vendite degli smartphone di fascia alta a livello mondiale.
Si prevedono domanda e risultati deboli per diversi mesi, con una possibile ripresa quando verranno lanciati nuovi terminali nella seconda metà di quest’anno. Anche se come sempre TSMC non pronuncia mai il nome di Apple, così come degli altri clienti, l’improvviso calo di mercato è imputato sopratutto a iPhone.
Ha rivisto al ribasso le previsioni di ricavi anche Nidec che fornisce ad Apple i motori per la vibrazione di iPhone. Il costruttore giapponese indica ora una riduzione di oltre il 25% dei ricavi per il 2019 attribuiti a un calo straordinario della domanda, sottintendendo per lo più nel mercato cinese. Anche da Nidec nessun riferimento a Cupertino, in ogni caso per osservatori e analisti l’indiziato principale rimane iPhone.
Nelle scorse settimane sono circolati report e previsioni di risultati in calo da diversi fornitori di Apple: lo stesso Tim Cook con una lettera agli investitori ha avvisato che i risultati del primo trimestre 2019 saranno inferiori alle previsioni. Sembra che Cupertino abbia ridotto gli ordinativi di produzione di iPhone XS, XS Max e iPhone XR del 10% per i primi tre mesi di quest’anno.