La quotazione del titolo AAPL aumenterà nei prossimi mesi perché si prevede che Apple lancerà un nuovo imponente programma di riacquisto azioni utilizzando parte dell’immensa riserva di liquidità detenuta da Cupertino all’estero.
Il rientro in USA dei capitali esteri di Apple è reso possibile dalla riforma fiscale voluta dall’amministrazione Trump che riduce sensibilmente le tasse applicate sulle somme di denaro che le multinazionali detenevano in altri paesi. La manovra avvantaggia colossi e multinazionali di ogni tipo e settore, incentivando il rientro dei capitali in USA: tra tutte le società Apple spicca per l’ammontare degli importi in questione, stimati nell’ordine dei 200 miliardi di dollari.
Per mesi sono emerse le ipotesi più disparate sul possibile impiego di Apple di questo immenso capitale: alcuni hanno ipotizzato acquisizioni faraoniche, come Netflix, Tesla o addirittura Disney. Ma questa ipotesi sembra esclusa da Eddy Cue, responsabile dei servizi di Apple che recentemente ha dichiarato come poco probabili acquisizioni e fusioni di grande portata.
Secondo due analisti riportati da BusinessInsider, la risposta è già stata indicata da Luca Maestri, responsabile finanziario di Cupertino. Nell’ultima presentazione dei risultati il dirigente ha evidenziato quanto già fatto in questo senso e che questa strategia proseguirà «Quando osserviamo il nostro track record di ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni, vediamo che effettivamente stavamo restituendo tornando ai nostri investitori essenzialmente circa il 100% del nostro flusso di liquidità. Così questo è l’approccio che continueremo a seguire».
La previsione di Citi corrisponde con quella di RBC: dei circa 200 miliardi di dollari rimpatriati, Apple ne destinerà fino a 100 miliardi in riacquisto azioni nel giro di due anni. Questo rappresenterebbe un raddoppio del programma e una riduzione del numero delle azioni AAPL in circolazione pari al 9,5%. Con la riduzione dei titoli disponibili sul mercato, gli analisti prevedono un incremento della quotazione fino al 18%.
Ecco perché fin da ora risultano più attesi l’intervento e le dichiarazioni di Luca Maestri rispetto a Tim Cook nella prossima presentazione dei risultati finanziari Apple che si svolgerà il primo maggio. La parte restante della ingente riserva di liquidità rimpatriata in USA, quindi circa altri 100 miliardi di dollari, rimarrà a disposizione di Cupertino per altre operazioni, incluse acquisizioni tanto desiderate dagli osservatori.