Rev è il nuovo nome della piattaforma “Revolution”, ambiente di sviluppo visuale del quale vi abbiamo già parlato altre volte, realizzato da una società scozzese nella quale hanno investito molti nomi importanti, tra i quali spicca Mike Makkula (ex chairman di Apple).
Il linguaggio di sviluppo usa la sintassi dell’inglese parlato, è piuttosto semplice da apprendere e permette di realizzare applicazioni per Mac, Windows e Linux. Nei propri programmi è possibile collegarsi a Internet, appoggiarsi a database esterni, manipolare immagini, suoni e video, switchare al volo tra l’ambiente di sviluppo e il runtime, costruire interfacce semplici tramite drag&drop che sfruttano il look nativo del sistema operativo, analizzare grandi quantità di dati con semplici comandi.
Il prodotto è disponibile in tre diverse edizioni: “Media”, “Studio” e “Enterprise”. Il primo pacchetto è ideale per studenti, insegnanti e hobbysti che vogliono comprendere la logica della programmazione e creare progetti semplici, il secondo permette di costruire applicazioni più complesse (anche multipiattaforma) ed è l’ideale per webmaster (si possono creare applicazioni web), consulenti, scienziati, ricercatori, creativi e cosi via; il pacchetto più sostanzioso (l’edizione “Enterprise”) permette di collegarsi a database (inclusi engine SQL) e sviluppare applicazioni professionali.
Nella newsletter dedicata agli utenti, gli sviluppatori hanno annunciato ora l’arrivo di RevMobile, piattaforma di sviluppo cross platform che inizialmente supporterà Maemo (gli smartphone di Nokia), Windows Mobile e l’iPhone. I programmi, o meglio gli “stack” nel linguaggio di Revolution, possono essere compilati come applicazioni indipendenti per le varie piattaforme incorporando eventualmente impostazioni specifiche per le piattaforme target. E’ necessario ad ogni modo disporre dei kit di sviluppo della piattaforma per la quale si desidera sviluppare: sono kit normalmente realizzati dai vari produttori di smartphone che includono dei simulatori grazie ai quali è possibile testare l’applicazione prima di commercializzarla o trasferirla sui dispositivi veri e propri, oltre a disporre di eventuali account per la vendita sugli store dei produttori. Con i tool di RevMobile, ad esempio, è possibile creare applicazioni conformi ai requisiti dell’App Store ma è necessario seguire le regole di Apple per l’approvazione e la messa in vendita del software.
Le applicazioni per iPhone possono sfruttare varie tecnologie; sono state, ad ogni modo, implementate alcune restrizioni quali ad esempio, l’impossibilità di creare plug-in per Safari o particolari player multimediali al fine di non incorrere in problemi con Apple.
Il software può già essere pre-ordinato: una versione pre-alpha è già disponibile per Windows Mobile; versioni per altre piattaforme arriveranno nei mesi a venire. Il prezzo previsto della piattaforma di sviluppo è di 999$. Partecipando al testing delle versioni preliminari, sarà possibile acquistare il pacchetto completo nella sua versione definitiva per 799$, comprensivo di un anno di aggiornamenti gratuiti (un valore di 399$).
[A cura di Mauro Notarianni]