Il problema di Microsoft e della sua strategia potrebbe essere proprio la presenza del fondatore storico: Bill Gates: questo penserebbero tre importanti investitori di Microsoft, stando a quanto riportato da Reuters.
Il servizio cita fonti anonime e non nomina i tre investitori; inoltre non c’è alcuna indicazione su un’eventuale possibilità che Gates si dimetta, ma l’esistenza di queste voci illustra quanto sia cambiata negli ultimi mesi e sia ora convulsa la situazione aziendale interna a Microsoft. Nonostante i cambiamenti al vertice di Redmond, culminate nelle dimissioni di Steve Ballmer, gli avvenimenti non hanno fatto abbastanza “tabula rasa”, come invece alcuni azionisti forse speravano.
Secondo i rumor gli azionisti vorrebbero che il nuovo CEO, successore di Ballmer, si focalizzasse in maniera netta ed efficace sulla riorganizzazione lanciata da Ballmer subito dopo l’annuncio del suo prossimo abbandono da CEO, una riorganizzazione che dovrebbe mirare a mettere al centro nuove strategie e dispositivi. Alcuni di questi azionisti non vedrebbero di buon occhio l’influenza di Bill Gates in questo contesto, presenza interpretabile a questo punto come appartenente a un’ala più conservatrice rispetto alle volontà e ai desideri degli azionisti.
Considerando però l’importanza e l’influenza che il fondatore di Microsoft occupa all’interno della società, non solo da presidente ma da membro del consiglio di amministrazione, al momento la possibilità che Bill Gates si dimetta o cessi di essere parte attiva nei processi decisionali di Microsoft è da escludere. Il malcontento degli azionisti, o di una loro parte, potrebbe però creare malumori e conflitti interni all’azienda, con conseguenze imprevedibili per il prossimo futuro.
