Una piccola sorpresa mostra, già dalla prima presa di contatto con il nuovo MacBook Pro fornito in prova da Apple tre giorni dopo il lancio ufficiale, come gestire l’elevatissima risoluzione del nuovo monitor Retina display, capace di illuminare un quantitativo di pixel elevatissimo.
Parleremo più avanti delle capacità della scheda video, del processore quad core e delle altre componenti hardware. Chi scrive viene da un MacBook Air e per qualche giorno conviverà con un apparecchio molto più performante ma anche più “grosso”, nonostante lo spessore sia realmente molto ridotto. L’esemplare in prova fornito da Apple ha il processore i7 Quad Core da 2,3 Ghz, con 8 Gb di memoria Ram DDR3 1600 Mhz, scheda grafica Intel HD Graphics 4000 che raggiunge con questa configurazione i 512 MB ed SSD da 250 GB.
Intanto, soffermiamoci sulla particolarità del pannello Monitor, che adesso permette di scegliere tra una risoluzione “Best for Retina display” e una posizione che abilita invece l’accesso ad altre quattro risoluzioni scalate, in modo da ingrandire ad esempio il testo oppure aumentare lo spazio visibile sullo schermo (la maggiore è pari a 1920 per 1200 pixel). Una piccola sorpresa, dicevamo: Apple ha deciso di rendere più “amichevole” l’interfaccia della vecchia gestione per la risoluzione del monitor dando una indicazione visibile e “di senso” anche a chi non è esperto di queste cose e cerca semplicemente di vedere al meglio (più grande o più piccolo) quel che c’è sul bellissimo display creato da Apple.