Nelle scorse ore Apple ha pubblicato il nuovo report annuale sulla responsabilità dei fornitori. Si tratta del documento 2015 Supplier Responsability Report che presenta i risultati delle indagini effettuate tramite ispettori indipendenti per conto di Cupertino per fare in modo che tutta la vasta filiera di approvvigionamento rispetti i diritti umani e le regole volute da Apple per ridurre lo sfruttamento, gli orari in eccesso, il lavoro minorile, per garantire ambienti di lavoro più salubri e sicuri e così via.
Come evidenziato nel report Apple ha eliminato 4 fonderie nella Repubblica Democratica del Congo che hanno rifiutato le ispezioni imposte da Apple ai propri fornitori. In particolare la multinazionale della Mela rifiuta di impiegare nei propri processi e prodotti materie prime e minerali che provengono da zone di guerra, per evitare che i profitti ricavati vengano impiegati per l’acquisto di armi, questo soprattutto per tantalio, stagno, tungsteno e oro proveniente dall’Africa.
Da anni i dirigenti di Apple dichiarano che risolvere i problemi legati alle condizioni di lavoro e di vita degli operai nel mondo che lavorano nella filiera Apple non è un processo semplice né veloce. In ogni caso anche il nuovo report sulla responsabilità di quest’anno segna miglioramenti su praticamente tutti i fronti. In particolare Apple evidenzia gli importi in denaro restituiti ai lavoratori, si tratta di risarcimenti per le somme detratte dalle buste paghe spesso imposte da costruttori e società di ricerca personale per concedere lavoro negli stabilimenti.
Sotto questo punto di vista Apple è ferrea ed impone che i fornitori restituiscano tutte le somme detratte dalla busta paga dei dipendenti, con l’unica eccezione possibile pari alla quota di un solo stipendio. Nel 2014 erano stati restituiti 3,9 milioni di dollari ai lavoratori, quest’anno leggermente di più pari a 3,96 milioni di dollari. Dal 2008 sono state restituite somme per 21 milioni di dollari a 30.000 lavoratori.
Per quanto riguarda le fonderie di minerali Apple impiega 225 fornitori dei quali 135 sono già stati ispezionati senza riscontrare violazioni. Altre 64 fonderie saranno ispezionate nei prossimi mesi e 26 devono ancora accettare le condizioni imposte da Apple. Rispetto al report sulla responsabilità precedente in cui il 95% dei dipendenti lavora 60 o meno ore, secondo quanto imposto da Cupertino, quest’anno la percentuale è scesa leggermente al 92%. Nel report si evidenziano consistenti miglioramenti sul riciclo e il riutilizzo dell’acqua negli stabilimenti dei 200 fornitori più importanti.
Infine Apple comunica che ha allestito 48 classi di lezione in 23 stabilimenti per fornire programmi di formazione gratuiti ai lavoratori che desiderano seguirli: sono stati in totale 379mila le persone che vi hanno partecipato nel corso del 2014, mentre 2,3 milioni di lavoratori sono stati informati sui propri diritti. Per realizzare questo report Apple ha commissionato 633 ispezioni che riguardano 1,6 milioni di lavoratori in 19 paesi nel mondo di cui 30mila sono stati contattati direttamente da Cupertino per confermare gli esiti delle ispezioni. Il documento completo è disponibile da questo link.
