Il Regno Unito non resterà a guardare mentre Stati Uniti, Giappone e Cina metteranno in strada i propri veicoli a guida autonoma. Il governo ha infatti annunciato un ambizioso piano di rinnovamento dei trasporti pubblici entro il 2021 che comprende autobus a guida autonoma per la Scozia e taxi senza conducente per diversi quartieri di Londra.
Si parla di un finanziamento da 25 milioni di sterline (circa 28 milioni di euro col cambio attuale), di cui 4,4 milioni saranno destinati soltanto agli autobus scozzesi che garantiranno fino a 10.000 viaggi a settimana tra Fife ed Edimburgo, passando per il Forth Bridge. Inizialmente questi veicoli – con capacità di carico massimo di 42 passeggeri – necessiteranno comunque di un conducente umano a verifica che tutto funzioni come deve mentre resteranno senza pilota soltanto per gli spostamenti nei depositi.
Per quanto riguarda Londra parte del finanziamento è destinato alla società di taxi privata Addison Lee, che introdurrà i primi veicoli nel distretto di Greenwich. L’azienda sta attualmente collaborando con Oxbotica, specialista in software di guida autonoma, per mappare tutte le strade pubbliche della capitale. Sarà il diretto rivale di Uber, che ha ripreso i test di mappatura negli USA soltanto di recente a seguito di un incidente mortale a Tempe, in Arizona, all’inizio dell’anno.
Allo stesso tempo anche Jaguar Land Rover sta preparando un “servizio di mobilità premium” a Londra che utilizzerà inizialmente 6 SUV Discovery senza conducente. Le informazioni a riguardo non sono molte, se non che l’azienda ha già avviato prove di parcheggio semi-autonome sulle strade pubbliche della capitale. C’è da dire che Londra è piuttosto avanti in questo senso: già nel 2017 aveva finalizzato le leggi relative alla tecnologia di questi veicoli con tanto di linee guida per l’assicurazione delle auto a guida autonoma ed ha già disposto diversi punti di ricarica per i veicoli elettrici.