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Il Regno Unito accusa Apple e Amazon per i rifiuti elettronici

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L’Environmental Audit Committee del Regno Unito si scaglia contro i colossi della tecnologia e in particolare contro Apple, perché a suo dire rea di rendere “quasi impossibile” la riparazione di dispositivi come iPhone; in questo modo il colosso di Cupertino non farebbe la sua parte nell’importante panorama del riciclaggio.

Dopo una consultazione di nove mesi, l’Environmental Audit Committee (EAC) del Regno Unito ha concluso che alle aziende come Apple dovrebbe essere richiesto di essere più responsabili per quel che concerne i rifiuti elettronici. Apple, che ha rifiutato di contribuire alla ricerca, è accusata di rendere deliberatamente i suoi prodotti così costosi da riparare, che i consumatori acquistano nuovi dispositivi.

È stato scoperto che società tecnologiche come Apple incollano e saldano insieme componenti interne rendendo quasi impossibile qualsiasi riparazione. L’EAC ha scoperto che i consumatori non hanno il controllo sui prodotti che possiedono, non possono rimuovere i componenti per ripararli da soli e non possono accedere ai manuali su come risolvere i problemi. Invece le spese proposte per la riparazione da Apple in particolare possono essere così costose che è più economico sostituire completamente l’articolo

Il rapporto completo prende in considerazione i problemi in tutte le sue forme, che vanno dal modo in cui i dispositivi vengono progettati e sigilati, all’uso di uniche viti pentalobo per impedire un ampio accesso per la riparazione.

L’UK contro Apple e Amazon: portano “tsunami” di rifiuti elettronici

L’Environmental Audit Committee rileva che il Regno Unito è il secondo paese al mondo in termini di quantità di rifiuti elettronici e ritiene anche che il Paese potrebbe esportare illegalmente circa il 40% dei suoi rifiuti elettronici all’estero.

Gran parte va in discarica, incenerimento o viene scaricata all’estero. Secondo le leggi attuali, i produttori e i rivenditori di elettronica sono responsabili di questi rifiuti, ma chiaramente non stanno adempiendo a tale responsabilità

Apple non ha accettato l’invito dell’EAC per partecipare alla ricerca, ma un portavoce della società ha rilasciato alcune dichiarazioni al Guardian a commento dei risultati, dichiarazioni che riportiamo qui di seguito tradotte in Italiano:

«Siamo rimasti sorpresi e delusi dal rapporto dell’Environmental Audit Committee, che non riflette nessuno degli sforzi di Apple per conservare le risorse e proteggere il pianeta che tutti condividiamo. Pià che mai ci sono opzioni per i clienti di permutare, riciclare e ottenere riparazioni sicure e di qualità e le nostre ultime linee di Apple Watch, iPad e iPhone utilizzano tutte materiale riciclato tra i componenti chiave.

Continueremo a lavorare con il parlamento e il governo per documentare gli impegni di Apple leader nel settore e per sostenere il nostro sforzo comune per lasciare un’economia pulita e un pianeta sano per la prossima generazione».

Anche Amazon ha risposto dichiarando di essere «Impegnata a ridurre al minimo gli sprechi» attraverso il suo sito web Amazon Second Chance. Tutti i dettagli dell’ambizioso piano ecologico di Cupertino sono disponibili in questo articolo.

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