La GSMA ha pubblicato l’ultimo rapporto nella sua serie “Mobile Economy”, nel quale emerge che la regione dell’Asia-Pacifico oggi possiede la metà degli utenti di telefonia mobile nel mondo e resterà uno dei mercati di telefonia mobile in più rapida crescita al mondo fino al 2020 e oltre. Secondo il rapporto “Mobile Economy Asia Pacific 2014”, gli utenti di telefonia mobile nella regione Asia-Pacifico alla fine del 2013 erano 1,7 miliardi, ovvero metà dei 3,4 miliardi di utenti nel mondo.
La Cina è invece il leader globale nell’adozione della tecnologia M2M, con oltre 50 milioni di connessioni ovvero più di un quarto dell’intero mercato M2M nel 2013, secondo il nuovo rapporto “How China is Set for Global M2M Leadership”, (“La Cina alla guida dell’M2M globale”) pubblicato oggi dalla GSMA. La stretta collaborazione fra i principali operatori di telefonia mobile China Mobile, China Unicom e China Telecom, aziende di proprietà statale e il governo hanno reso possibile l’enorme crescita del mercato in un periodo di tempo relativamente breve, gettando le basi per un’ulteriore espansione e lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT).
Qualche giorno addietro dopo la riunione del Consiglio “Telecomunicazioni”, la GSMA ha chiesto agli Stati membri e al Parlamento europeo di invitare la Commissione europea ad accelerare i lavori sulla riforma più ampia del quadro normativo UE per le comunicazioni elettroniche. La GSMA crede che quest’ultimo debba “concentrasi su una maggiore armonizzazione tra gli Stati membri, sull’eliminazione di aspetti normativi obsoleti e sull’applicazione di regole coerenti indipendentemente dalla tecnologia in uso, da chi fornisce il servizio e da dove si trovino gli individui”.