Fine dell’anno col botto per Twitter. Il sito di micro-blogging, che viene visitato ogni mese da 58 milioni di persone (secondo ComScore), scriverà infatti il suo primo bilancio in attivo, con un piccolo utile. Secondo informazioni provenienti dall’interno della popolare ma piccola azienda californiana fondata nel 2006 e oggi con 74 impiegati, i due accordi stretti a ottobre con Google e Microsoft per fornire ai motori di ricerca delle due aziende informazioni in tempo reale sugli utenti porteranno in cassa rispettivamente 15 e 10 milioni di dollari.
A fronte di spese annue di circa 20-25 milioni di dollari, il 2009 si chiuderà dunque con il segno positivo e una concreta prospettiva di ulteriore crescita nei prossimi mesi. I tre fondatori di Twitter, Jack Dorsey, Evan Williams e Biz Stone, non rilasciano dichiarazioni, ma nelle scorse settimane Stone aveva dichiarato che “il 2010 sarà per noi l’anno dei risultati economici. Non so se ci porteranno subito in attivo, ma adesso dobbiamo occuparci di costruire la nostra azienda, che sarà fatta per durare parecchio tempo”.
Nei mesi scorsi Twitter aveva raccolto circa 100 milioni di dollari grazie a una nuova iniezione di capitale di ventura. La valutazione degli analisti sul giro di affari che Twitter potrebbe raggiungere è adesso puntata a quota un miliardo di dollari. Le maggior perplessità attorno a Twitter fino a questo momento derivavano proprio dal modello di business dell’azienda, che non aveva mai prodotto alcun fatturato. In più, l’azienda era diventata nota tra i suoi primi utenti anche per il servizio di messaggeria molto discontinuo, tanto da far diventare leggendaria l’immagine della “balena che precipita” con la quale Twitter segnala sulla sua pagina web quando il servizio non è disponibile.
Adesso, però, Twitter pianifica di moltiplicare gli sforzi per ottenere un flusso di cassa stabile e consistente: da un lato l’anno prossimo introducendo la pubblicità e dall’altro fornendo strumenti a pagamento di analisi per quanto riguarda le aziende che vogliono meglio conoscere come i loro prodotti o altre informazioni circolino attraverso i due miliardi di “cinguettii” su Twitter, in ulteriore crescita del 1.300%. Per la pubblicità , ha dichiarato recentemente Stone, Twitter prepara “qualcosa di inedito e diverso” da quel che oggi viene fatto sul web, ad esempio da Google. “Sarà fantastico e piacerà a tutti”, ha dichiarato Stone.