A distanza di quasi due anni dalla versione per console (e poi quella per PC), arriva anche su iPad a 4,49 euro Red Johnson’s Chronicles, avventura grafica della francese Lexis Numérique e distribuita da Microids, con al centro una crime story ambientata nella cupa Metropolis e con protagonista proprio l’investigatore privato Red Johnson alle prese con un omicidio da risolvere. Una telefonata anonima avvisa la polizia del ritrovamento di un cadavere e spetterà al protagonista aiutare Robert, un poliziotto non troppo sveglio, a trovare il bandolo della matassa, facendosi avvolgere via via in una serie di scoperte che lo coinvolgerà sempre di più. La resa visiva – forse la parte meglio riuscita – è ben calibrata rispetto alla trama: Metropolis è una città degradata, sospesa in una non meglio definita epoca temporale, che ricorda la Los Angeles dei romanzi hard boiled con inserti tecnologici, che danno al tutto un vago sapore da Csi. Sia l’interfaccia (le zoommate sui particolari delle diverse scene che verranno attraversate) e che la scelta del bianco e nero per le parti recitate che fanno evolvere la storia, poi, sono elementi che contribuiscono a dare al tutto una costruzione cinematografica.
In Red Johnson’s Chronicles i personaggi sono discretamente caratterizzati, anch’essi tratti direttamente dai topos letterari noir all’americana: la vedova fragile che però ha un comportamento ambivalente, il poliziotto inetto, la vasta galleria di personaggi che arrivano dai bassi fondi (dal barbone col vizio dell’alcool, al criminale senza scrupoli sino alla prostituta che conosceva la vittima) e infine il protagonista risoluto e determinato, anche se privo del fascino e del cinismo di un Marlowe e più simile a un eroe delle moderne serie tv, sempre made in Usa.
Il gioco vero e proprio in Red Johnson’s Chronicles segue la tipica evoluzione dei tradizionali punta e clicca con degli elementi e una costruzione generale, però, che lo fanno somigliare anche a un più semplice gioco casual. In tutto, nel corso del gioco, ci si troverà a dover risolvere una quarantina di prove, dal ritrovamento di prove da analizzare, a deduzioni da trarre confrontando le informazioni raccolte, alla risoluzione di alcuni minigiochi, sino alla gestione dei dialoghi con gli altri personaggi – una dozzina – da incontrare in una decina di luoghi diversi da esplorare e riesplorare. La parte investigativa ha un buon peso (tanto che dovrete rispondere anche alle domande che lo stesso Red pone a se stesso fare alcune deduzioni e trarre delle conclusioni che vi faranno progredire), ma proprio la presenza dei minigiochi – troppi per i puristi del genere – alleggerisce l’impegno richiesto su questo fronte.
