L’ufficializzazione delle date di lancio di iPad spinge verso l’alto le azioni Apple, portandole al record storico. L’evento è accaduto ieri sera, nel contesto di una seduta già ottimamente intonata, grazie alla diffusione di dati positivi sul tasso di disoccupazione per il mese di febbraio, un elemento macroeconomico che ha spinto il Dow Jones sopra i 10500 punti e il Nasdaq al massimo degli ultimi 12 mesi. Ma se l’indice dei titoli dei Wall Street e quello del listino tecnologico hanno fatto rispettivamente +1,17% e +1,40%, AAPL è salita del 3,91% venendo fissato alla chiusura a quota 218,95 (ma durante la giornata i corsi di Apple hanno toccato anche quota 219,70), il massimo, appunto, della sua storia in borsa. Il precedente record era stato raggiunto il 5 gennaio con 215,59 dollari.
Secondo diversi osservatori sarebbe stata proprio la conferma che iPad sarà lanciato, in sostanza, nei tempi previsti a dare fiducia agli investitori. Il mercato non sembra essere stato neppure impressionato dal fatto che secondo qualche analista, come Peter Misek di Cannaccord Adams, l’esperto che aveva per primo fatto balenare la possibilità di qualche ritardo per iPad, il dispositivo sarà disponibile in quantità limitate nelle prime settimane. Evidentemente gli osservatori guardano alle prospettive a lungo termine, ritenendo che qualche giorno in più prima di vedere il dispositivo debuttare sul mercato, non rappresenta un problema sostanziale.
Dopo la crescita di ieri Apple è ormai prossima a superare i 200 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, distante seconda dietro a Microsoft (250 miliardi di dollari) ma davanti a Cisco, Google, Oracle, Vodafone, Intel e anche IBM. Apple ha una capitalizzazione di oltre il 63% superiore a quella di HP e di sette volte quella di Dell, che sono rispettivamente il primo e il secondo produttore al mondo PC. Davvero un fatto incredibile se si pensa alle quote di mercato di tutte queste aziende nei rispettivi settori di interesse e quelle che controlla Apple.