Con iPhone 6s Apple ha potenziato la registrazione video da smartphone con la risoluzione 4K, trasformando di fatto il proprio dispositivo mobile in un valido sostituto alle più ingombranti videocamere di blogger, giornalisti e videoamatori specialmente con la versione Plus, dotata di stabilizzatore ottico. Quest’ultimo è poi arrivato anche sulla versione da 4.7 pollici con il più recente iPhone 7, assicurando d’ora in avanti un ottimo assorbimento delle vibrazioni da qualsiasi iPhone.
Come dimostrato nel corso degli anni da diversi test video, questo sistema di stabilizzazione ottica incorporato aiuta certamente in tutte quelle situazioni dove la mano potrebbe non essere sempre perfettamente ferma (ad esempio, durante una passeggiata), ma è lungi dall’essere perfetto. In tal senso si è dimostrata una valida soluzione Zhiyun Z1-Smooth-C specialmente in rapporto al prezzo per cui viene proposto (attualmente 219 euro su Amazon), inferiore a prodotti simili di marchi più blasonati il cui prezzo si attesta intorno ai 250–400 euro, come ad esempio il gimbal DJI OSMO Mobile per iPhone in vendita su Apple Store.
Si tratta, in parole povere, di un’asta meccanica che sfrutta tre giroscopi e tre piccoli motori per tenere lo smartphone sospeso a mezz’aria indipendente dai movimenti dell’utente che la sostiene, morbidi o bruschi che essi siano. Il risultato è un video costantemente fluido, paragonabile alle riprese cinematografiche per l’effetto finale che si ottiene, del tutto identico a quello di una telecamera sospesa a mezz’aria.
Cosa c’è nella scatola
Nella confezione troviamo:
- il gimbal Zhiyun Z1-Smooth-C, misure 29,5 x 12,5 x 4 centimetri, peso 346 grammi
- n.2 batterie di tipo 18350 da 900 mAh (ciascuna)
- caricatore per le batterie con presa microUSB
- cavo microUSB (per caricatore, aggiornamento firmware e calibrazione)
- peso aggiuntivo per stabilizzare dispositivi più ingombranti (phablet)
- Sticker protettivo nel caso di uso del peso aggiuntivo
- certificato di garanzia e manuale d’istruzioni (in inglese)
Ci è dispiaciuto non trovare una custodia per trasportare il gimbal con più facilità, specialmente durante una vacanza o più semplicemente in tutte quelle situazioni dove ci si trova fuori casa tutto il giorno. Su Amazon ce ne sono comunque diverse compatibili oppure, con un po’ di inventiva, ci si può adoperare per costruirsene una da soli, magari riciclando la scatola come abbiamo fatto noi (occorrente: un chiodo o un utensile per creare fori, forbici o cutter per “lavorare” sulle aperture, una maniglia in plastica magari riciclata da un vecchio scatolone, un cordino e tanta pazienza).
Com’è fatto
Dal punto di vista costruttivo, Zhiyun Z1-Smooth-C non ha nulla da invidiare ad altri prodotti che costano anche il doppio. Tutto il corpo è realizzato in alluminio ottimamente lavorato, con una zigrinatura in due aree spesse circa 2 centimetri sul manico che migliorano di molto la presa sia a mani nude, sia usando dei guanti (che, visto il periodo, ci hanno accompagnato durante la gran parte dei test).
Il manico è lungo complessivamente 17 centimetri. L’area impugnabile è di 9 centimetri mentre nella parte restante del manico trovano posto i comandi. Rispetto ad altri sono pochi e semplici ma, a seguito delle nostre prove, possiamo dire con certezza che sono altrettanto sufficienti per poter gestire comodamente il gimbal in tutte le sue funzioni.
Nello specifico, sul lato destro, c’è un piccolo interruttore dorato per accendere e spegnere il sistema. Dal lato opposto abbiamo invece due prese, una microUSB che, purtroppo, non può essere utilizzata per la ricarica delle batterie interne ma è adibita soltanto al collegamento ad computer per l’aggiornamento del firmware o per la calibrazione via software. L’altra presa è di tipo jack da 3.5 millimetri di cui ancora oggi ne ignoriamo le funzionalità. Lo stesso manuale utente non ne fa alcuna menzione, dimenticando perfino di disegnarla nello schema che descrive le varie parti. Girovagando per la rete qualcuno dice che può funzionare come uscita video o per il collegamento di alcuni sistemi di controllo remoto, ma per mancanza di accessori compatibili non abbiamo avuto modo di confermare o smentire queste ipotesi.
Sull’area frontale c’è invece un indicatore LED (quando acceso è di colore blu) ed un joystick multifunzione che permette di controllare manualmente i movimenti del braccio meccanico e di attivare le varie funzioni con il click dello stesso, anche se per quest’ultima funzione avremmo forse preferito un pulsante a parte per una migliore praticità d’uso.
Il fondo del manico può essere svitato rivelando lo slot per le batterie, inoltre sulla base è presente un attacco a vite 1/4‘’ che può essere usato per bloccare ad esempio il gimbal su un treppiede, oppure per estendere il manico magari con un’asta per selfie (per riprese rasoterra o ad altezze superiori).
Poco sopra il manico è concentrato il cuore del sistema. Due bracci piatti e curvati di 45 gradi alle estremità, tenuti tra loro da tre sezioni circolari al cui interno sono nascosti i motori che ruotano di 320 gradi (e stabilizzano elettronicamente) lo smartphone agganciato alla morsa, ultimo componente del gimbal che troviamo in cima alla struttura.
La pinza è in plastica molto robusta e si estende manualmente con il classico sistema a molla che troviamo in moltissimi dei supporti per smartphone utilizzabili ad esempio in auto. L’estensione è tale da garantire il collegamento anche di phablet (l’iPhone 6 Plus che abbiamo usato in alcune prove, con tanto di cover annessa, calza a pennello e ci sarebbe eventualmente spazio anche per uno smartphone da 6.5 pollici senza custodia). E’ accompagnata da alcuni inserti in gomma che aumentano l’aredenza dello smartphone agganciato evitando inoltre di graffiarlo, inoltre sul retro la sua posizione rispetto alla struttura può essere regolata allentando e stringendo una vite, operazione utile ma non fondamentale (come spiegheremo più avanti) nel bilanciamento del telefono.
Primo utilizzo
Ricaricate le batterie ed inserite nel gimbal, si è quasi pronti per cominciare ad utilizzare il gimbal. In effetti è sufficiente agganciare lo smartphone alla morsa, accendere il dispositivo, attendere qualche secondo e poi mantenere premuto il joystick per circa un secondo: in un attimo il sistema valuterà il peso del telefono agganciato e lo bilancerà di conseguenza mettendolo perfettamente in posizione orizzontale per cominciare subito a registrare il video.
Nelle nostre prime prove non abbiamo effettivamente eseguito alcuna operazione, riuscendo fin da subito a registrare video perfettamente bilanciati. Tuttavia è possibile perfezionare il sistema con alcuni piccoli accorgimenti.
Come trovare il baricentro e perché farlo
Appoggiate il gimbal in verticale su un piano perfettamente orizzontale (fate una verifica con un righello con bolla) e, se possibile, fatevi aiutare da un amico, che per tutto il tempo dovrà tenere fermo il braccio in verticale mentre è appoggiato sulla superficie piana. A questo punto, con lo smartphone agganciato alla morsa, allentate la vite sul retro e spostate la pinza leggermente verso l’alto o verso il basso, stringete la vite e lasciatelo lentamente.
Questa operazione dovrà essere ripetuta più e più volte finché il telefono non resterà “appeso” a mezz’aria senza urtare nessuna delle parti del gimbal spento. Trovato il perfetto bilanciamento, la vite posteriore non dovrà più essere toccata, avendo così il dispositivo subito pronto per gli usi futuri: allo stesso modo, usando un dispositivo diverso o magari cambiando custodia dovrete eseguire nuovamente questa procedura.
Come accennato in precedenza, trovare il baricentro non è fondamentale per il corretto bilanciamento dello smartphone durante l’uso con il gimbal acceso, in quanto abbiamo fatto diverse prove spostando volutamente la morsa in diverse posizioni ed in tutti i casi il gimbal, all’attivazione, ha sempre riconosciuto il nostro iPhone bilanciandolo automaticamente di conseguenza. L’unico rischio a cui si incorre non bilanciando lo smartphone è quello di urtare il telefono – in special modo lo schermo – contro il braccio metallico nel momento in cui si spegnerà il gimbal prima della rimozione dello smartphone dalla morsa a riprese ultimate.
Calibrazione offline
Anche questa operazione non è stata necessaria in quanto il gimbal è arrivato a casa subito pronto e correttamente bilanciato. Per dovere di cronaca abbiamo comunque approfondito l’argomento andando a calibrare manualmente il gimbal, supponendo che il gimbal potrebbe non bilanciare lo smartphone perfettamente in orizzontale al primo utilizzo.
In tal caso, la prima cosa da fare è scaricare il software Zhiyun Gimbal Tools (è disponibile per Mac OS X e Windows XP, 7 e versioni successive) dalla sezione Download del sito ufficiale. Per avviarlo su Mac è necessario consentire l’avvio delle app scaricate spostando il selettore su Dovunque nella scheda Generali in Sicurezza e Privacy delle Preferenze di Sistema.
Aperto il file .dmg, come la maggior parte dei software per Mac, dovrete semplicemente trascinare l’app nella cartella Applicazioni (oppure sulla Scrivania o dove meglio preferite).
Aprite l’app, quindi collegate il gimbal al computer tramite il cavo microUSB e cliccate sul pulsante Calibration per avviare la calibrazione offline del gimbal. Una procedura guidata vi mostrerà uno dopo l’altro i vari passaggi da eseguire: se non dovesse avviarsi, potrebbe essere necessario forzare il processo accendendo il gimbal, orientando poi il joystick verso l’alto finché il LED non si illumina con una luce continua, quindi spostando il pad verso il basso finché il LED non comincia a lampeggiare continuamente.
La calibrazione richiede pochi minuti ed è piuttosto semplice. Su schermo verranno mostrate le varie posizioni (6 in tutto) in cui dovrà essere sistemato manualmente il gimbal, che si dovrà trovare al di sopra di una superficie perfettamente piana. Il manuale stesso ne descrive i vari passaggi ed in rete sono disponibili diversi video tutorial che offrono in anteprima una panoramica delle varie fasi da seguire.
Uso con i phablet, come bilanciarli
Con la maggior parte degli smartphone con display non superiore ai 5 pollici il gimbal è subito pronto all’uso. Diverso invece il discorso se lo usiamo con un phablet con display tra 5.5‘’ e 6.5‘’, che richiedono necessariamente l’uso del peso aggiuntivo incluso in confezione.
La piccola piastra cilindrica, del peso di 52 grammi, aiuta infatti a bilanciare dispositivi che pesano più di 180 grammi, avvitandosi nella piccola apertura posta sul motore adiacente alla morsa. Anche qui, per curiosità, abbiamo provato a bilanciare il nostro iPhone 6 Plus senza il peso aggiuntivo: semplicemente, alla pressione prolungata del joystick, il gimbal emette una piccola vibrazione nel tentativo di sollevare il dispositivo ma, riconoscendone il peso superiore, non lo stabilizza. Soltanto avvitando il peso aggiuntivo il gimbal riesce invece a stabilizzare istantaneamente il telefono.
Anche in questo caso c’è comunque un limite di peso: abbiamo infatti provato a bilanciare una fotocamera mirrorless che pesa intorno ai 400 grammi agganciandola alla morsa, ma senza successo. Si tratta comunque di un falso problema visto che il gimbal nasce per essere usato unicamente con gli smartphone che, ad oggi, in nessun caso superano il peso limite supportato dal gimbal.
Nell’uso con i phablet – e di conseguenza con il peso aggiuntivo – è importante fissare l’inserto in gomma attraverso l’adesivo 3M incorporato all’estremità del manico, in quanto ciò evita il contatto diretto tra quest’ultimo ed un giunto del braccio meccanico, ammorbidendone l’eventuale impatto durante l’uso del gimbal.
Le tre modalità: Pan (P) , Locking (L) e Tilt (T)
All’accensione, di default il gimbal si attiva nella modalità Pan. Con questa impostazione, lo smartphone rimane bloccato in posizione orizzontale e perfettamente perpendicolare al piano. Il gimbal ignora tutti i movimenti verso l’alto e verso il basso (Tilt), mentre segue eventuali rotazioni del manico verso sinistra e verso destra (Pan).
In questa modalità è possibile utilizzare il joystick per aggiustare manualmente la ripresa inclinando lo smartphone verso l’alto o verso il basso.
Metterla di default all’accensione del gimbal è la scelta giusta in quanto è la modalità usata nel 90% dei casi in quanto stabilizza alla perfezione la ripresa ma facilita l’inseguimento di un soggetto senza alcuna interazione con il joystick.
Con il singolo click del joystick, il gimbal passa alla modalità Locking. Con questa impostazione, lo smartphone rimane inizialmente bloccato in posizione orizzontale e perfettamente perpendicolare al piano.
In questa modalità la telecamera è quindi bloccata in un punto ed il gimbal ignorerà qualsiasi movimento del manico in tutte le direzioni.
Con il doppio click del joystick, il gimbal passa alla modalità Tilt. Attraverso il joystick è possibile orientare lo smartphone verso sinistra o verso destra, mentre tutti i movimenti del manico vengono percepiti dal gimbal come una variazione dell’inquadratura.
In pratica, per ottenere una ripresa perfettamente verticale, sarà necessario mantenere il manico nella medesima posizione. Inclinandolo in avanti, la ripresa si sposterà verso il basso, viceversa inclinando il manico verso se stessi la ripresa volgerà verso l’alto.
Gli spostamenti in tutte le direzioni sono comunque graduali, ammortizzando ottimamente eventuali sobbalzi o movimenti bruschi del manico.
Questa modalità si rivela molto comoda nelle riprese di paesaggi, monumenti o in tutte quelle situazioni dove si vuole registrare una panoramica con una ripresa fluida in ogni suo movimento.
Test sul campo in video
Durante le nostre prove abbiamo registrato diversi video che ci hanno permesso di capire più a fondo il funzionamento del gimbal in tutte le sue parti. Di seguito ve ne mostriamo tre, a nostro giudizio più rappresentativi, e che mettono chiaramente in mostra le varie caratteristiche e potenzialità di questo sistema.
Il primo montaggio video raccoglie una serie di spezzoni di un unico filmato che abbiamo registrato all’interno di un parco per i cani della nostra zona. E’ stato il video più difficile da registrare perché abbiamo mantenuto il telefono ad altezza ginocchio per la maggior parte del tempo in quanto, se ci accucciavamo, venivamo letteralmente assaliti dai cani, che prendevano il gesto come un incentivo al gioco. Non ci è stato così possibile seguire i movimenti direttamente dallo schermo dell’iPhone ma ci siamo dovuti “fidare” di ciò che stavamo facendo, specialmente nei repentini cambi di direzione durante l’inseguimento di un soggetto.
Questo video è piuttosto particolare in quanto mette in mostra la fluidità cinematografica delle riprese, sia negli inseguimenti del soggetto da un lato all’altro, sia in quelli diretti, ad esempio durante il lancio della palla con insegumento sul soggetto che la rincorreva.
Il secondo video invece nasce inizialmente dalla volontà di registrare una passeggiata in città. L’idea di partenza si è poi evoluta con la decisione di combinare un filtro “antico” ai vari spezzoni, che abbiamo montato poi a ritmo di musica (da qui il motivo per cui alcune scene sembrano quasi andare “a scatti” se si guarda il video con le casse spente).
Per queste riprese abbiamo praticamente utilizzato tutte le modalità disponibili, alternandole di volta in volta in base alle nostre esigenze.
L’ultimo video, forse il più importante per chi intende capire come funziona il gimbal, mostra invece il sistema di stabilizzazione elettronica, con una panoramica delle tre modalità (P, L, T), compresa la gestione manuale tramite joystick.
Impressioni d’uso
Zhiyun Z1-Smooth-C è il primo gimbal messo duramente alla prova da chi scrive, pertanto rimane difficile fare un serio confronto con simili prodotti di altri marchi. Tuttavia le decine di ore spese nei test sono state più che sufficienti per farci avere un’idea chiara e concreta del tipo di prodotto e delle sue effettive potenzialità.
Ciò per cui più stupisce e per cui bisognerebbe valutarne l’acquisto è innanzitutto per la fluidità delle riprese. Che si tratti di una camminata oppure di una corsa, un giro in macchina o in bicicletta, questo gimbal è perfettamente in grado di stabilizzare le riprese assorbendo tutti i movimenti, che siano sobbalzi piccoli e continui, o bruschi e repentini.
Mentre l’uso in modalità Pan è piuttosto intuitivo e spontaneo fin dalla prima accensione, per la gestione manuale dal joystick è necessaria un po’ di pratica. Diciamo questo perché il joystick è sensibile all’inclinazione, e questo è un vantaggio in quanto è possibile inclinarlo leggermente in una direzione per avere un movimento molto lento oppure, con una inclinazione maggiore, aumentare la velocità dei movimenti.
Bisogna inoltre tenere in conto che, di default, i movimenti del joystick corrispondono ai movimenti dello smartphone. Si accetta quindi ben volentieri che, inclinando a sinistra, lo smartphone si giri verso sinistra, ma se si hanno alle spalle migliaia di ore su videogiochi di volo, si potrebbe preferire il controllo inverso per l’inclinazione dello smartphone verso l’alto e verso il basso. Tuttavia questa personalizzazione, così come la velocità nella rotazione in tutte le direzioni, può essere gestita manualmente attraverso il pannello Setting del software installato sul computer.
Nell’uso quotidiano bisogna anche fare i conti con il peso del gimbal. Chi registra i video unicamente con lo smartphone è abituato a tenere in mano 150–165 grammi di peso (o al massimo intorno ai 180 grammi nel caso di un phablet), mentre con Zhiyun Z1-Smooth-C a questi andranno aggiunti i 350 grammi del gimbal ed i 44 grammi delle due batterie, per un totale (almeno) di oltre 550 grammi.
Per quanto riguarda l’autonomia, le due batterie da 900 mAh ciascuna assicurano poco più di tre ore con una sola carica, decisamente sufficienti per le situazioni più comuni. Tenendo infatti a mente che 1 minuto di video occupa in media 375 MB in 4K/30fps (oppure 200MB in FullHD/60fps o ancora 130MB in FullHD/30fps), sui 12 GB disponibili su un iPhone da 16 GB c’è spazio per 30 minuti di video in 4K/30fps (oppure 1 ora in FullHD/60fps o ancora 1,5 ore in FullHD/30fps).
Specialmente se si opta per il 4K, è molto probabile che si esaurirà prima lo spazio su disco anziché la batteria del gimbal. In questi casi è consigliabile affiancare allo smartphone una chiavetta Lightning come quella di iLeef, che in pochi grammi aggiunge fino a 256 GB di spazio su iPhone e permette di registrare i video direttamente all’interno della chiavetta, senza così occupare lo spazio su disco del telefono.
Da questo punto di vista i più esigenti possono coprire intere giornate di riprese in mobilità affiancando ad iPhone una batteria d’emergenza da almeno 10.000 mAh e mettendosi in tasca anche qualche batteria 18350 di riserva per il gimbal.
Conclusioni
Zhiyun Z1-Smooth-C è tra le migliori alternative ai gimbal più costosi. Nel confronto con il più conosciuto DJI OSMO Mobile per iPhone non ha l’app che aggiunge funzioni e controlli direttamente sul manico tramite Bluetooth, ma questo non dev’essere visto per forza come uno svantaggio. Questo sistema infatti lascia la scelta del software all’utente stesso, che potrà così utilizzarlo con qualsiasi app e smartphone, senza pregiudicare l’uso di tasti e funzioni.
Per essere perfetto si potrebbero desiderare più pulsanti per gestire le varie funzioni evitando di imparare a memoria le varie sequenze di click (quantomeno per una maggiore praticità nelle prime settimane), una custodia per il trasporto inclusa nel prezzo e perché no, la possibilità di ricaricare le batterie del gimbal direttamente tramite la presa microUSB, evitandosi così batterie supplementari ed affidandosi eventualmente ad una sola batteria d’emergenza per ricaricare contemporaneamente iPhone e gimbal.
Ma alla fine di tutte le considerazioni che si possono fare, il prezzo la fa comunque da padrone, specialmente in rapporto alla qualità del prodotto sia in termini di materiali, sia per quanto riguarda il sistema di stabilizzazione e la sua efficacia.
Pro
Attacco a vite 1/4 sul fondo
Compatibile con tutti gli smartphone fino a 6.5 pollici
Ottima autonomia (3 ore)
Batterie ricaricabili e sostituibili
Struttura in metallo robusta
Prezzo abbordabile
Supporto per aggiornamenti firmware, calibrazione e personalizzazione
Contro
La presa microUSB sul gimbal non ricarica le batterie
I phablet hanno bisogno del contrappeso
Custodia per il trasporto da acquistare separatamente
[usrlist Design:4,5 Facilità-d’uso:3,9 Prestazioni:4,8 Qualità/Prezzo:5]
Prezzo al pubblico
Zhiyun Z1-Smooth-C è in vendita su Amazon per 219 euro.