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Recensione Xiaomi Smart Band 7, perché si e perché no

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E’ ormai un appuntamento, che si ripete manualmente, quello che Xiaomi ha con la sua smart band. Quest’anno è il turno della Xiaomi Smart Band 7 che non rivoluziona affatto il concetto, ma lo affina, con un risultato davvero positivo. Ecco cosa ne pensiamo nella nostra recensione.

Unboxing

L’unboxing non rivela particolari sorprese, ed anzi è del tutto standard il contenuto del box. Oltre al bracciale è disponibile il cavetto di ricarica, identico a quello del modello 6, che permette di poter caricare la band tramite pin magnetici, senza necessità di alloggiare il corpo centrale in una dock chiusa, e senza necessità di rimuovere il bracciale.

Recensione Xiaomi Smart Band 7, perché si e perché no
La confezione non riserva sorprese: bracciale e caricabatterie magnetico. Ah sì, c’è pure il manuale.

Estetica

A livello estetico questa nuova band non stravolge affatto la periferica, ed anzi ne coltiva il design passato, ricordando molto da vicino i precedenti modelli. Quello che Xiaomi ha fatto, però, è implementare un display più grande, che adesso è di 1,62 pollici, circa 0,6 pollici in più del modello precedente. In effetti, questa miglioria, sula carta minima, caratterizza moltissimo questo dispositivo. All’accensione del display, messa al fianco della smart band 6, la differenza sembra molto più marcata, di quanto non lo sia sulla carta. Lo schermo di questa Smart Band 7 è apprezzabilmente più grande, sin dal primo sguardo. In effetti, prima di averla tra le mani, avremmo scommesso in un cambiamento poco percettibile, ma così non è stato. L’incremento di grandezza del display si vede.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Questo perché, in effetti, le nuove dimensioni aumentano l’area visibile del 25%, un dato sensibilmente importante in una periferica di così piccole dimensioni. Non solo lo schermo è più grande, ma ha più pixel, 192 x 490, insieme ad una risoluzione Retina di 326 ppi e una luminosità fino a 500 nit di picco.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Nel complesso, dunque, l’upgrade al display c’è stato: è ancora una smart band tradizionale, diversa ad esempio dalle scelte dei concorrenti, come Honor e OPPO, che hanno reso lo schermo ancor più grande, proponendo un mix tra smartband e smart watch.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

C’è ancora una lunetta intorno al display, come nei precedenti modelli, ma risulta sempre più ad assottigliarsi. La scelta di Xiaomi, dopo aver indossato la band al polso, è assolutamente da applaudire: si tratta di una band con display molto grande, entro però i limiti: andare oltre significherebbe abbandonare leggermente il campo delle band, per avvicinarsi a quello degli orologi. Insomma, se cercate veramente un braccialetto smart, che non sia affatto un orologio, allora questa Smart Band 7 sarà la scelta più giusta.

Recensione Xiaomi Smart Band 7
A sinistra Mi Band 6, a destra Xiaomi Smarband 7

All’accensione, il display impressiona per la chiarezza con cui si mostra all’utente, per la vivacità dei colori. Peccato solo che non vi sia alcun sensore di luminosità che possa regolarla automaticamente. Il picco di 500 nit è davvero molto alto, e durante l’uso indoor risulta eccessivo, tanto che lo si dovrà abbassare. All’aperto, invece, durante una sessione di allenamento, sarà necessario intervenire ancora manualmente per riportare la luminosità al massimo. Questa aiuterà certamente a leggere le informazioni a schermo sotto la luce diretta del sole. Un sensore per la regolazione automatico sarebbe stato più che gradito.

Recensione Xiaomi Smart Band 7
Il display della Xiaomi Smarband 7 è sensibilmente più grande

Altra peculiarità di questa band è la presenza dello schermo sempre acceso. Non si tratta di un dato trascurabile, ed è una delle caratteristiche che più abbiamo apprezzato di questa periferica. Avere a disposizione sempre e comunque l’orologio a schermo, senza dover aspettare l’accensione del display si è rivelato utile in molte occasioni e, alla fine della fiera, è una delle funzionalità che sfrutterete maggiormente. Dopo averla testata per giorni, abbiamo provato con una band 6, e il dover aspettare quella frazione di secondo per l’accensione del display durante la rotazione del polso ci ha dato qualche piccolo fastidio.

Recensione Xiaomi Smart Band 7
A sinistra Mi Smart Band 6, a destra l’always on della Mi Band 7 fa il suo lavoro

C’è da dire che non tutti i quadranti sono disponibili con questa opzione e abbiamo notato una scarica della batteria certamente maggiore rispetto al normale: l’always on display, dunque, abbatte certamente l’autonomia, ma è una caratteristica che non ci siamo sentiti di eliminare, perché davvero utile nel corso della giornata.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Abbiamo apprezzato anche la comodità del dispositivo, che con le sue dimensioni di 46,5 x 20,7 x 12,25 mm e un peso di appena 13,5 grammi, non grava oltremodo sul polso. Certo, con queste temperature torride il cinturino in silicone si fa sentire e fa sudare, ma si tratta di una condizione legata alle condizioni climatiche di infuocate del periodo estivo. In ogni caso, trovare un cinturino di diverso materiale non sarà un problema, dato che risultano come sempre intercambiabili senza alcuno sforzo.

Sensori

Sotto il cofano di questa Mi Band 7 c’è un di sensori standard per il fitness. Niente di più rispetto a quello che ci si può aspettare da una periferica comunque economica. Tra i sensori un accelerometro e un giroscopio a 3 assi, il sensore di frequenza cardiaca PPG di ultima generazione in grado di calcolare l’SpO2. Questo sensore ha ricevuto un aggiornamento e adesso può effettuare misurazioni automaticamente se si abilita l’impostazione.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

L’unico sensore che manca è un altimetro per contare i piani saliti. Inoltre, continua purtroppo l’assenza di un chip GPS integrato. C’è da considerare che altri competitor hanno scelto di inserirlo, ed in effetti una fitness band con GPS avrebbe senso, così da poter lasciare il telefono a casa per la corretta quotidiana. Senza GPS, invece, è necessario l’abbinamento con lo smartphone per poter geolocalizzare il proprio allenamento. Quasi certamente Xiaomi ha deciso di lanciare un modello Pro con questa caratteristica.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Xiaomi Smart Band 7 è una fitness band, ed è allora normale dare uno sguardo puntuale alle funzionalità che offre in tal senso. Rimane invariata la base di funzionalità, come il conteggio dei passi, distanza, la capacità di fissare obiettivi, il monitoraggio dettagliato del sonno, promemoria di inattività, misurazione dello stress durante il giorno e altro ancora.

Ancora, non manca il monitoraggio della salute delle donne, così come sempre disponibile il Personal Activity Intelligence, ossia il PAI, che restituisce un singolo dato numerico per far comprendere immediatamente all’utente il suo grado di attività fisica, restituendo un punteggio da 0 a 100. Si tratta di ubi dato comunque più rappresentativo rispetto al semplice conteggio dei passi, perché restituisce una visione complessiva e generale del proprio grado di allenamento quotidiano.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

A ricevere una bella spinta è il monitoraggio del sonno, che adesso può attingere alle letture dell’ossigeno nel sangue e offrire anche un dato sulla qualità della respirazione durante il sonno, funzione che è attualmente in beta ma che ci pare funzionare in modo piuttosto accurato e verosimile. Si tratta di un metodo piuttosto semplice, e certamente economico, di individuare segni dell’apnea notturna. La band, dunque, terrà d’occhio le anomalie, purché l’opzione dettagliata di tracciamento del sonno sia abilitata nelle impostazioni. E’ possibile anche abilitare le notifiche automatiche nel caso in cui l’SpO2 scende al di sotto del 90%.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Le nuove opzioni di notifica devono essere abilitate e, per questo, il consiglio è quello di seguire attentamente le istruzioni che vengono restituite sullo schermo dello smartphone durante il primo abbinamento. Durante queste prime fasi sarà possibile abilitare, ad esempio, il monitoraggio dello stress per tutto il giorno, varie opzioni per l’SpO2 e per il tracciamento del sonno.

Software

Un po’ di confusione sul software non manca mai quando si tratta di smartband e smartwatch Xiaomi. Ad esempio, per questa Smart Band 7 è possibile utilizzare l’app Zeppino Life, ma anche Mi Fitness. Entrambe hanno funzionalità pressoché identiche, anche se diverse sono le schermate che mettono insieme i dati rilavati dal bracciale.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

In ogni caso, il software è diviso in una serie di aree diverse, dove ogni riquadro fornisce informazioni su uno specifico dato. Una dashboard principale raggrupperà, comunque, tutti i dati di maggiore interesse in una sola schermata, così da poter subito apprendere il conteggio dei passi, il dato sul battito cardiaco, quello sul sonno, e altre ancora.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

C’è poi un hub dedicato all’allenamento, un altro al dispositivo e uno al profilo utente. L’app, comunque, non cambia rispetto al passato, soprattutto se utilizzate Zeppino Life, che è identica a quella dello scorso anno, che era valida per Mi Band 6.

Allenamenti e tracciamento

Per quanto concerne gli allenamenti abbiamo notato come le letture della frequenza cardiaca durante l’esercizio risultino essere di buona qualità. Il monitoraggio sportivo è una delle aree a cui Xiaomi ha dedicato molto tempo, e questa band è in grado di tenere traccia di oltre 120 modalità sportiva. Si tratta di un dato di quattro volte superiore a quello di Mi Band 6, anche se ad essere onesti, nel quotidiano, è difficile immaginare di utilizzare questa band per tutte queste discipline, limitandosi i più al tracciamento di corsa o altre discipline più note, presenti già nelle precedenti versioni della band.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Inoltre, la stragrande maggioranza di queste discipline otterrà un controllo solo base. Ci siamo, allora, concentrati sulla corsa, che certamente è una delle attività utilizzata dalla maggior parte dell’utenza. Per quanto concerne la precisione del GPS, una volta collegato lo smartphone, ci è parso che le misurazioni fossero molto precise, anche se messe a paragone con altri strumenti più costosi. C’è sempre da ricordare, però, che il responsabile del tracciamento GPS è sempre lo smartphone, considerando che la band non ha chip integrato.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Per quanto riguarda le altre statistiche, durante la corsa ci è parso che il bracciale Xiaomi sia in grado di risultare davvero preciso, sia in termini della media della frequenza cardiaca: paragonato con altri fitness di fascia e costo maggiore, la band Xiaomi ha restituito dati pressoché identici.

Quello che ci è sembrato un po’ meno preciso è il resto delle informazioni, come il dato relativo all’intensità dell’aggiornamento, e quello relativo al tempo di recupero.

Anche il Vo2Max ha registrato misurazioni ben distanti da altri dispositivi di confronto. E’ anche vero, però, che queste metriche potrebbero avere necessità di un utilizzo maggiormente prolungato o, chissà, di qualche intervento software che aggiorni un po il sistema.

Dal punto di vista delle funzioni smart, dobbiamo essere onesti, questa Xiaomi Mi Band 7 non propone nulla di nuovo. Sono presenti le funzionalità di base riprese dalle precedenti, e che si rinvengono su qualsiasi fascia fitness che si rispetti. Ciò include la possibilità di rispondere alle chiamate sullo smartphone, ma non di conversare, visualizzare messaggi, controllare la musica in riproduzione su smartphone, scattare foto da remoto e altro ancora.
Manca ancora un chip NFC per effettuare pagamenti contactless, che sarebbe risultata comoda ai più.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

Conclusioni

Xiaomi Mi Band 7 vale certamente l’acquisto ma, paradossalmente, non per le novità di tracciamento inserite che, comunque utili, non sembrano poter davvero giustificare l’aggiornamento. Chi vuole un accessorio fitness professionale probabilmente si rivolgerà altrove, anche perché qui manca il GPS integrato. Ed allora, dove questa band ci ha sorpreso è nel display: sulla carta non doveva essere una caratteristica così originale rispetto al precedente modello, eppure al polso sembra poter fare la differenza.

E’ chiaro, da solo il display non vale l’aggiornamento rispetto alla band precedente. Questa nuova caratteristica, unita al monitoraggio continuo SpO2 con possibilità di avvisi, all’always on, alle migliori del tracciamento del sonno, valgono certamente l’acquisto per chi deve acquistare una nuova smartband.

Recensione Xiaomi Smart Band 7

In definitiva consiglieremmo sicuramente questa Xiaomi Mi Band 7 a chi non necessità di GPS o NFC integrato e sta cercando un fitness tracker conveniente o entry-level con un display eccellente.

Chi possiede l’immediato predecessore, probabilmente, potrà saltare questa generazione, salvo trovare un’offerta a prezzo ribassato.

Prezzi e disponibilità

Xiaomi Smart Band 7 si acquista su Amazon a 59,99 euro, prezzo di listino, al netto di offerte che scommettiamo saranno particolarmente frequenti sul web.

PRO

  • Display
  • Always on
  • Traccia le apnee notturne (beta)
  • Cinturini di facile sostituzioneà
  • 5 ATM

CONTRO

  • Niente GPS , né NFC
  • Prezzo di listino
  • Niente sensore automatico di luminlosità

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