Una volta si parlava di dischi di memoria, o meglio di Hard Disk, ma le nuove unità di memoria come il WD RED SN700 di disco o di rotondo non hanno più nulla.
In compenso sono velocissime e si aprono a molteplici utilizzi, sia per Mac o PC che per i server. Ed è proprio in questi utilizzi che l’abbiamo messo alla prova.
Che tipo sei?
Per chi non è del mestiere e magari non conosce bene questo formato possiamo dire che si tratta di un “disco” per così dire, che non usa i classici piatti magnetici a rotazione ma uno strato a memoria solida, comunemente chiamato SSD, anche se su questa sigla si celano un sacco di formati anche molto diversi.
Dal punto di vista tecnico il WD RED SN700 è una unità SSD molto veloce, di tipo NVMe su formato M.2 2280 S3-M di dimensioni 80x22x2,38 mm: questi dati, che sembrano pure eccessivi per identificare il tipo di memoria (con i classici Hard Disk ne servivano molto meno) sono essenziali per capire l’esatta compatibilità dell’unità e non incorrere in un acquisto sbagliato, perché allo stato attuale il mercato verte su più standard (in particolare sul formato).
C’è anche da dire che questa unità di memoria è su quello che è probabilmente il formato più diffuso, perlomeno al grande pubblico: ma la sigla RED di Western Digital ne indica anche il tipico utilizzo, anche se poi l’utente può spaziare qua e la a seconda delle necessità.
Tutti i dischi della linea RED infatti sono pensati per funzionare sempre, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7: come disco di avvio di un Server vero e proprio, o come disco di archiviazione di un NAS, oppure (e vedremo perché questo disco offre il meglio di se proprio qui) come unità di cache.
Questo comunque non significa che non sia adatto come disco di un normale PC, magari da gamer, anche per quel tipo di utilizzo Western Digital ha unità apposite, oppure come disco esterno in una unità ad hoc, come vedremo più avanti in questo articolo.
Anzi, secondo chi scrive può diventare un eccellente supporto di memorizzazione per chi ha alte esigenze di velocità e non può contare sulla memoria interna di un Mac o PC (e ha porte USB-C o Thunderbolt).
Come unità interna
L’unità arriva in una scatola di cartone dove dentro trova posto solo la memoria e un piccolo foglio che spiega in un carattere troppo piccolo per essere letto in modo normale tutte le avvertenze legali e fiscali del prodotto.
Non avendo in redazione un PC vero e proprio dove provare il disco, abbiamo optato per montarlo all’interno di un piccolo server, un NAS Asustor AS6604T Lockerstor 4 che abbiamo recensito qualche tempo fa.
Quando si pensa ad un NAS la mente corre subito a unità meccaniche, capaci oggi di veicolare sino a 20 TB a disco, ma nella gestione di un piccolo ufficio la quantità di spazio potrebbe non essere fondamentale, a fronte di una velocità di accesso molto più interessante da parte di tutti.
Il NAS in questione può montare sino a due unità M.2 arrivando quindi a 8 TB di spazio, per nulla da sottovalutare, e usare le slitte frontali per volumi meno importanti in termine di accessi. Una volta montata l’unità, l’abbiamo utilizzata proprio come unità di spazio da 1 TB per i documenti più importanti e di facile accesso a tutti gli utenti sempre collegati al NAS.
La velocità di accesso reale di un device ai dati inseriti in una unità NVMe M.2 è nell’ordine dei 2.500/2.800 MB/s su unità singola (non in RAID) interna, quando la velocità di lettura di un disco meccanico in RAID 0 (la modalità più veloce, che però per motivi di sicurezza si usa molto poco) raramente supera i 300 MB/s.
Questo fa capire l’enorme differenza in termini di prestazioni, che qui non possiamo riportare in un qualche cosa di visivo perché ADM 4.0, il sistema operativo di Asustor, non possiede strumenti specifici per la reportistica.
Ma nonostante i lusinghieri valori di velocità e la sensazione di incredibile freschezza nell’utilizzo del volume in rete (con un Mac mini con porta a 10 Gbit e relativo Switch, attenzione), probabilmente non è questo il ruolo migliore nel quale sfruttare una unità così interessante come il WD RED SN700: senza smontare fisicamente il disco abbiamo provveduto a modificarne l’utilizzo via software trasformando l’unità da volume di dati a unità di cache.
Abbiamo associato la cache ad un disco meccanico sempre WD RED da 12 TB e i risultati sono stati ancora più sorprendenti: il sistema in pratica utilizza il disco da 1 TB come deposito temporaneo dei file archiviati sul disco meccanico, offrendo un accesso velocissimo a documenti che altrimenti avrebbero la velocità di un disco meccanico.
La soluzione ci è piaciuta anche di più perché in questo modo velocizziamo una unità da 12 TB, non solo 1 o 4 TB del disco SSD: l’unità in nostro possesso era da 1 TB, e per quello che è l’utilizzo tipico è più che sufficiente, perché i file sono tutti da pochi GB, per cui la cache lavora molto bene, a tratti anche più del necessario, ma consigliamo di non scendere troppo, se lavorate con file video in rete, 1 TB è il minimo (se invece usate solo file di Office, forse 250 GB che è il taglio minimo può andar bene).
Via USB-C
Ma poi abbiamo anche pensato che non tutti hanno un NAS in ufficio o a casa, a molti invece serve solamente una unità esterna molto veloce, dove mettere scatti in RAW, filmati da montare con Premiere o FinalCut Pro o DaVinci Resolve o file CSV molto pesanti dati magari da una esportazione di un database, che devono essere gestiti i modo veloce dai software ma che occuperebbero un sacco di spazio sul disco di avvio.
Ci siamo affidati allora ad una unità esterna via USB-C (ma va bene, anzi forse meglio Thunderbolt): la scelta è caduta sul UGREEN Case Esterno M.2 USB C 3.1 Gen 2 per Disco Rigido 10Gbps NVMe, anche se ce n’erano altri che sembravano altrettanto validi, abbiamo optato per UGREEN perché abbiamo altri device in ufficio del marchio che hanno dimostrato affidabilità.
L’unità ha un aspetto molto sobrio, l’esterno è in metallo satinato grigio e l’interno è in pratica una slitta in metallo che si sfila con la semplice pressione di un dito (troppo semplice a dire il vero).
L’unità è USB-C si può connettere direttamente ad una porta appunto USB-C ma con un semplice cavo misto USB-C/USB-A anche ad un connettore più vecchiotto, probabilmente sacrificando un po’ di velocità per quel tanto di compatibilità che potrebbe essere vitale per lo scambio di documenti (ad esempio, non sono molti i NAS ad avere una porta USB-C).
Una volta connesso al Mac l’unità esterna è stata vista come un disco e si è lasciata inizializzare nel formato APFS, più adatto a memorie di questo tipo per Mac (o come ExFAT per uso misto Mac/Windows, perdendo qualche punto percentuale nelle prestazioni).
Le prestazioni sono state qui molto alte: abbiamo collegato il disco ad un connettore Thunderbolt 3 (pur essendo USB-C) e come vedete nell’immagine qui sotto abbiamo avuto risultati più che interessanti e ottimali avendo una unità esterna sino a 4 TB di spazio per poter archiviare quello che serve al volo (perché l’unità non necessita di alimentazione, quindi è veloce da collegare e scollegare al volo).
Essendo priva di parti meccaniche, l’unità è anche molto silenziosa e neppure il calore è un problema, perché anche messa sotto sforzo con copie importanti di file (nell’ordine di diverse centinaia di GB) ha sempre offerto temperature assolutamente gestibili.
A riguardo del case di UGREEN possiamo dire che la forma ci piace, perché sta abilmente in una busta organizer portacavi oppure anche facilmente nelle tasche dei pantaloni, ma il cavo è migliorabile, troppo grosso e troppo poco morbido per avere la forma che volevamo noi.
Considerazioni
Il disco, pardon, l’unità di memoria a stato solido WD RED SN700 ha dimostrato una velocità davvero alta, una altissima affidabilità quando utilizzata in ambienti critici, come con il NAS e una interessante elasticità se utilizzata come disco esterno via USB-C o Thunderbolt e non vediamo problemi nell’utilizzo come disco interno per la costruzione di un PC ad hoc, anche se come disco d’avvio Western Digital ha una offerta più adatta.
L’ampia diffusione delle unità RED, sia meccaniche che a stato solido è ben data dalla qualità di questa unità, il cui prezzo tutto sommato è in linea, se non abbastanza conveniente rispetto a quelli che sono gli standard di mercato.
Chi scrive la vede più adatta a fianco o dentro un NAS o un Server rispetto all’utilizzo da client, ma lasciamo ai lettori l’ardua sentenza.
Pro:
• Veloce e silenziosa
• Caratteristiche adatte all’ambiente server
• All’occorrenza non disdegna l’uso via client
Contro:
• Necessita di un dispositivo compatibile
Prezzo:
• 70,99 € (250 GB)
• 98,99 € (500 GB)
• 196,99 € (1 TB)
• 392,99 € (2 TB)
• 705,99 € (4 TB)
WD RED SN700 è disponibile partendo dal sito web italiano della casa madre oppure lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it.