Spesso la scelta tra un MacBook Pro da 13″ o da 16″ è valutata soprattutto dalla dimensione dello schermo più da altri fattori, che sono si importanti, ma che sono valutati in secondo piano: questo Vissles-M Touchscreen Monitor può aggirare il problema e diventare una carta importante in una scelta che comunque deve puntare alla versatilità.
Si perché avere un secondo display in borsa è una libertà incredibile, si può essere produttivi al 100% ovunque, a casa come in Hotel, grazie anche all’unico cavo di alimentazione, che rende il prodotto davvero portatile.
Bello sin dalla scatola
La scatola dove arriva il Vissles-M Touchscreen Monitor è uno spettacolo: sia chiaro, nulla di avveniristico, ma la confezione è fatta molto, molto bene.
Una volta tolto il coperchio in cartone, si arriva al display, coperto da una protezione pieghevole utile quando si viaggia (in modo che il display non si danneggi contro le pareti della borsa) e altrettanto utile sulla scrivania, perché la copertura si gira nella parte posteriore e fa da sostegno.
Sotto il display trovano posto altre tre scatole in cartone dove sostano, deliziosamente suddivisi, un piccolo manuale, un cavo USB-C/USB-C, un altro cavo USB-C/USB-A, un terzo HDMI/mini HDMI e un piccolo panno per la pulizia.
Non ci sono driver da installare e il display si collega solo con un singolo cavo USB-C (se il computer lo supporta) che porta sia il segnale video che l’alimentazione.
Nello zaino o sulla scrivania
Il display è sostanzialmente un modello da 15,6″ delle dimensioni di 35,4 per 22,5 centimetri di superficie (bordi compresi, che misurano 5 millimetri), capace quindi di sostare perfettamente in una borsa per computer. Lo spessore è di 5,3 mm nella parte superiore e 9,7 mm in quella inferiore (dove stanno anche i connettori), il tutto per un peso di 0,62 kg (che diventano 1 kg con la protezione).
Lo stand è comodo quando in viaggio e anche per tenere su il display, tuttavia la piega è poco morbida e non accetta altre pose se non quella predefinita: noi abbiamo usato un supporto di terze parti per il sostegno sulla scrivania, con il vantaggio di poter regolare l’altezza in modo più libero, ma i lettori sono liberi di utilizzare la maggior parte dei supporti per iPad (come questo braccio ad esempio) per il display, che anche se più grande, offre un bilanciamento del peso alla base, azzerando di problemi di stabilità.
Un unico cavo
Come abbiamo detto, basta un cavo per il collegamento ad un computer, dove passano i dati e l’alimentazione: ovviamente se il computer non è provvisto di connettore USB-C/Thunderbolt, allora è possibile usare il cavo HDMI/miniHDMI incluso nella confezione, e uno dei due connettori USB-C per l’alimentazione esterna (l’alimentatore non è compreso, ma questo andrà benissimo).
In questo modo il display si presta bene anche al di fuori dell’uso con un computer: si pensi ad una postazione per consolle improvvisata, non è di certo un display da gamer, ma sa offrire lo stesso ampie soddisfazioni nella casa al mare.
Collegato ad un Lenovo X1 via Thunderbolt 3, Windows 10 ci ha lasciato operare anche con il touch: dato che noi usiamo uno switch KVM per Mouse e tastiera, il display è diventato particolarmente utile perché, quando facciamo switch su Mac, il display (collegato al Lenovo) diventa il display principale per il PC e ci permette di controllarlo anche se mouse e tastiera sono sul Mac.
Collegato ad un iPad Pro, il display permette il mirroring (ma niente touch) mentre se usiamo uno smartphone Android tra quelli compatibili con USB-C, ecco che il display attiva la modalità EMUI Desktop, in pratica è come avere una specie di Chromebook a cui si può collegare mouse e tastiera e operare in ambiente Desktop (ma attenti alla batteria).
Dall’altra parte, possiamo ammettere che la connessione via USB-C è buona, ma è anche molto delicata: se il display è collegato direttamente ad un Mac o PC va tutto bene, mentre con gli HUB USB la strada è più difficile, perché spesso i device esterni usano canali separati per dati e video.
Ma, grazie ai due connettori USB-C sul lato, possiamo usarne uno per il segnale video e un secondo per collegare un HUB esterno dove raccogliere input di mouse, tastiere, e chiavette USB.
Display si, ma al limite
Il modello arrivato in prova era un modello a 1080p (Full HD a 1920 x 1080 pixel) che ha funzionato a 60.00Hz collegato sia ad un MacBook Pro 13″ che ad un Mac mini (entrambi con scheda video integrata Intel Iris).
La connessione USB-C è, in effetti, un limite perché la quantità di energia che può passare è limitata rispetto ad una classica alimentazione esterna: il display infatti è meno luminoso di quello di un MacBook Pro (ed è anche opaco, da non sottovalutare) però si comporta bene e offre un buon contrasto.
I colori tendono a impastare un po’ quando la saturazione cresce, in particolare sul rosso, ma sono sicuramente effetti che si notano solo per chi ha l’occhio esperto, nei compiti tipici da secondo monitor, per chi gioca, naviga in internet o utilizza Office, non ci sono problemi.
Il Menu OSD è completo e si manovra con una rotella presente nella parte opposta dei connettori, dove è anche presente un jack analogico per l’audio: ed è meglio, perché il suono del Vissles-M Touchscreen Monitor non è questo granché, ovviamente per i meri limiti di spazio dati da un display non certo pensato per i DJ.
Considerazioni
Dopo un paio di settimane di utilizzo del Vissles-M Touchscreen Monitor in situazioni davvero diverse, possiamo dire che si tratta di un aiuto fondamentale.
Durante i webinar, con PowerPoint, avere la vista regia su di un display esterno aiuta molto, come quando si lavora con Illustrator o Photoshop, avere uno spazio supplementare dove “parcheggiare” Pannelli e Anteprima. Con Microsoft Teams o Zoom un secondo display è molto comodo perché possiamo navigare in privato su questo mentre condividiamo solo lo schermo principale, così come, sempre durante un meeting, avere la visualizzazione dei contatti nel mentre che sul secondo schermo l’App mostra la schermata principale dove possiamo agire in privato per i commenti.
Il display si presenta molto bene, l’attenzione ai dettagli è alta e anche tecnologicamente si tratta i un prodotto avanzato, che grazie all’unico cavo diventa comodo in ufficio, fondamentale in viaggio.
Il prezzo è assolutamente concorrenziale e più basso di altri modelli simili nel mercato: chi ha solo un portatile e viaggia dall’ufficio alla cucina, passando per qualche Hotel, dovrebbe seriamente farci un pensierino.
Pro:
• Comodo in ufficio, fondamentale in viaggio
• Sta nelle borse per computer da 15″
• Si usa con un cavo solo
Contro:
• Se lo usate con uno smartphone o tablet, attenti al consumo
Prezzo:
• 158,61 Euro
• 175.39 Euro (con Touchscreen)
Vissles-M Touchscreen Monitor è disponibile a partire dal sito web della casa madre.