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Recensione Vernee Mars: bello, intelligente ma con qualche limite software

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Mentre si attende che Vernee rilasci sul mercato l’atteso Apollo 2, assente fisicamente all’ultimo MWC 17, la società prova a stuzzicare l’utenza con Vernee Mars, che prende spunto da iPhone 7, almeno sul lato B. Lo abbiamo messo alla prova ed ecco luci e ombre del terminale.

Estetica

A meno che non si tratti di un Mi Mix, di un LG G6 o di un Galaxy S8 è davvero difficile, al giorno d’oggi, restare stupiti dall’estetica di uno samrtphone Android. Si somigliano, eppure Vernee Mars ha nel fattore estetico uno dei suoi punti di forza. La parte frontale è completamente pulita, con un bel display da 5,5 pollici, con cornici ridotte. Nonostante la diagonale generosa il terminale sembra più piccolo di quello che è, si tiene bene in mano grazie a misure e peso davvero contenuti: 15,1 x 7,3 x 0,76 centimetri, per 161 grammi di peso. Questo, almeno, si legge nella scheda ufficiale, ma la nostra bilancia ha confermato le impressioni che abbiamo avuto tenendolo in mano, segnando un peso leggermente inferiore, di pochi grammi.

Molto bello anche sulla parte retrostante, con la disposizione delle antenne chiaramente ispirate ad iPhone 7, “nascoste” sulle cornici superiori e inferiori, con una piccola camera posizionata sull’angolo alto a sinistra, leggermente sporgente. L’altoparlante mono è invece posizionato sulla cornice inferiore, accanto al connettore USB-C, che impreziosisce il terminale.

Touch ID

La scelta Vernee che più ci è piaciuta, ma che purtroppo si rivela praticamente inutile, è il posizionamento del touch ID, che si trova sotto il pulsante accensione/spegnimento, sul bordo destro. L’idea di base è geniale: permette di non “affollare” il frontale, e fornisce un posizionamento ottimale, dato che il pollice finisce proprio in quella posizione quando di impugna il terminale. Purtroppo, anticipiamo subito, il lettore è molto impreciso.

Abbiamo tentato di registrare la nostra impronta in tutti i modi possibili e immaginabili, registrando perfino la stessa impronta su tutti e 5 gli slot consentiti da Android. Se nei primi minuti tutto sembra funzionare, nell’uso quotidiano il sensore riconosce circa 3 volte su 10 l’input.

Insomma, dopo poche ore abbiamo ritenuto necessario disabilitare lo sblocco con l’impronta. Che peccato. Non si comprende, anche a volersi informare sui forum tecnici, se sia un problema hardware, o di scarsa ottimizzazione software. Fatto sta che l’idea, almeno astrattamente, è da premiare, ma poi diventa inutilizzabile dal punto di vista pratico.

Caratteristiche tecniche

Archiviata la questione sensore impronte si passa alla scheda tecnica. Vernee Mars è un medio gamma, con un prezzo davvero competitivo, ma in linea con le specifiche offerte. Il cuore di questo smartphone è Helio P10 Mediatek, processore octa core a 2.0GHz a 64bit, coadiuvato da una GPU Mali-T860, affiancato da 4 GB di RAM e 32 GB di memoria integrata, espandibile fino a 128 GB sacrificando uno dei due slot SIM.

Lo schermo offre una diagonale da 5,5 pollici, con risoluzione Full HD, tecnologia in-cell a 5 punti di tocco. Si tratta di una buona unità, molto luminosa (forse persino un po’ troppo), che si legge bene in qualsiasi condizioni di luce. La reazione ai tocchi non è eccellente, e quando si digita molto velocemente sulla tastiera si potrebbe perdere qualche lettera: nulla che una tastiera stile Swiftkey non possa correggere.

Il terminale, nonostante qualche piccolo lag, risulta assolutamente utilizzabile per qualsiasi operazione, e i 4 GB di RAM aiutano anche nel caso in cui si faccia un massiccio uso del multitasking. Si naviga bene, si utilizzano tutte le app social e di messaggistica; insomma, Vernee Mars permette di utilizzare a pieno l’ecosistema Android.

La ricezione è nella media, non abbiamo riscontrato zone prive di campo, così come l’audio con microfono e vivavoce risulta apprezzabile. Se il volume è sufficiente, la qualità del suono non è comunque eccelsa, si sente priva di profondità, e con toni tendenti al freddo.

Fotocamera

Sono 13 i megapixel sul posteriore e 5 MP sull’anteriore. Le foto non risultano totalmente insufficienti, ma sono un po’ altalenanti. Provando ad effetuare più scatti di un soggetto, alcune vengono mosse, altre invece no. Insomma, il sensore non è molto affidabile e per ottenere fotografie soddisfacenti è consigliabile effettuare più scatti. Segue una galleria fotografica scattata con il terminale, senza modifiche di post produzione.

La camera anteriore, invece, non offre poi molti spunti, e sarà sufficiente giusto per qualche selfie della domenica. Il software mediatek, inoltre, inizia ad essere particolarmente datato, con una camera piuttosto lenta nello scatto e suoni di sottofondo non più modernissimi. Anche in questo caso, siamo riusciti a migliorare la situazione scaricando Open Camera, gratuita su Google Play Store.

Batteria

Discorso a parte merita la batteria. I 3.000 mAh sono un po’ pochi, certamente per la mancanza di ottimizzazione software che pesa in negativo sull’autonomia, con fenomeni di battery draining casuali.

Ad essere completamente sinceri, dopo i primi giorni di utilizzo, il nostro consumo energetico si è stabilizzato, portandoci sempre a fine giornata, anche con utilizzo intenso. Per fare ciò abbiamo impostato la luminosità a un livello basso, con opzione di “luminosità adattiva”. Da notare, comunque, che anche a livelli di luminosità minimi, il display risulta comunque molto luminoso, leggibile e godibile, ragion per la quale siamo riusciti a ottenere un buon compromesso tra consumi e luminosità.

Sistema operativo

Vernee Mars arriva a casa con Android 6.0 pre installato, ma bastano due soli aggiornamenti per portarlo alla versione di Nougat 7.0. Restano, però, alcune applicazioni particolarmente datate, come la Galleria, la Camera, il Calendario. Per risolvere completamente la situazione è necessario andare a scaricare la nuova suite di app Google, come Foto, Messaggi Android e Google Calendar. Inoltre, abbiamo modernizzato la UI generale installando, sempre da Play Store, e senza alcuna modifica, il launcher Pixel Google, che funziona perfettamente e non incide in alcun modo sull’autonomia.

Conclusioni

Vernee Mars è un terminale esteticamente piacevole, che non fa rimpiangere i top di gamma, almeno da questo punto di vista. Peccato, però, che una scarsa ottimizzazione software lo penalizzi sotto alcuni aspetti. In particolare il produttore riuscisse a risolvere i problemi evidenti con il lettore di impronte digitali sarebbe difficile non raccomomandarlo nel rapporto tra prezzo e prestazioni ed estetica.

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PRO

  • Esteticamente piacevole
  • Schermo di buona qualità
  • Accativante rapporto tra prezzo e qualità

CONTRO

  • Alcuni aspetti funzionali risentono di un software non ottimizzato
  • Reparto foto solo sufficiente
  • Lettura impronte digitali imprecisa

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