UMI non è un marchio sconosciuto ai fan Android e in diverse occasioni ha saputo sfornare smartphone dalle caratteristiche top, o quasi. Con UMI Fair, però, il brand ha fatto delle scelte completamente diverse, che possono riassumersi in uno smartphone davvero elegante e ben costruito, all’apparenza premium, ma con una scheda tecnica discreta, che nel quotidiano mostra i suoi limiti, comunque giustificati se si pensa al prezzo di 103,99 euro, spedito direttamente da Amazon, con tutte le garanzie che ne conseguono.
Box di vendita
UMI Fair costa davvero poco e il risparmio è evidente sin dalla confezione di vendita: tra le più minimali e grezze che si siano mai viste in questo mercato. Una piccola scatola in cartone contiene il terminale, un cavo di ricarica USB-MicroUSB e un adattatore da muro. Null’altro. Dovendo contenere i costi, comunque, è un bene che il produttore abbia deciso di risparmiare sulla scatola prima che su altre cose.
Estetica
Tralasciando la confezione di vendita, lo smartphone è bello da vedere, elegante, rifinito e dal peso veramente ridotto: solo 120 grammi. Al tatto, sebbene l’evidente presenza di plastica, si ha una sensazione piacevole, per via di una cover posteriore gommata, molto ben rifinita e che si incastra perfettamente al resto del dispositivo, tanto che si faticherà a rimuoverla. Le cornici laterali, invece, sono realizzate in alluminio, materiale pregiato che non ci si aspetterebbe di vedere su un dispositivo budget come UMI Fair. Curato in ogni minimo dettaglio estetico, il terminale non ha davvero nulla da invidiare ad altri concorrenti dal costo più elevato. Particolarmente pulito sul frontale, dove svetta soltanto il display da 5 pollici, con capsula auricolare e fotocamera quasi invisibili, senza alcun tasto fisico, che invece vengono riprodotti virtualmente a schermo.
Sulla parte posteriore, oltre alla camera su cui si dirà in seguito, anche il touch ID per lo sblocco del terminale tramite impronta digitale. Funziona bene, circa 7 volte su 10 (all’accensione è richiesto il PIN per il primo sblocco), e il posizionamento sulla parte retrostante permette di sbloccare con comodità lo smartphone quando lo si prende in mano. Insomma, anche questo elemento sembra sorprendere in considerazione di un prezzo di vendita davvero tra i più bassi. La cornice in alluminio che avvolge il dispositivo è molto curata, priva di sbavature e scricchiolii. Anche i tasti laterali restituiscono una piacevole sensazione alla pressione, risultando ben incastonati nella cornice e sempre reattivi. La costruzione, pertanto, risalta e rende il terminali particolarmente piacevole al tatto e gradevole alla vista.
Estetica promossa davvero a pieni voti, senza alcuna riserva.
Caratteristiche Tecniche
Ovviamente, UMI Fair è un budget phone, tra i più economici sul mercato. Ed allora è lecito aspettarsi un taglio considerevole nelle caratteristiche tecniche. Il display è un’unità IPS 5 pollici, con risoluzione HD e una densità di pixel per pollice pari a 295. Non è male, anche in considerazione della presenza del Miravision, che permette di ritoccare contrasto, luminosità ed altri aspetti, mediante software. Insomma, con un po’ di pazienza si riesce a trovare una configurazione adatta alle proprie esigenze e al proprio occhio. Il display, dunque, risulta essere soddisfacente, considerato il prezzo di vendita.
Dove, invece, UMI Fair rivela la sua natura di telefono economico è la CPU, la RAM e la memoria interna. Il processore quad core con clock a 1GHz non esalta e riesce a muovere discretamente lo smartphone solo nelle operazioni basilari. Con UMI Fair si riesce tranquillamente a telefonare, gestire la posta, guardare video e navigare in rete, leggere i messaggi, la posta ed effettuare chat su Whatsapp o Messenger. Quando, però, si chiede qualcosa in più, come l’utilizzo di applicazioni più pesanti, inizieranno a manifestarsi rallentamenti e incertezze. A scanso di equivoci teniamo a precisare che UMI Fair rimane sempre utilizzabile, ma di certo non è un fulmine quando si aprono più finestre e si tenta di compiere operazioni più avanzate. Complice sicuramente anche la RAM da 1 GB, che riesce a gestire tranquillamente Android Lollipop, ma non a fare miracoli quando si chiede uno sforzo in più. Per chi ama i numeri, tutto questo si traduce in un punteggio mediocre su Antutu, pari a poco più di 13000 punti.
Ed ancora, dove effettivamente poteva essere fatto di più, senza poi innalzare tanto il prezzo, è la memoria interna: solo 8 GB. Grazie alla micro SD e all’app Foto di Google è possibile risparmiare davvero tanta memoria, ma i GB su memoria interna effettivamente disponibili all’utente, al netto del sistema operativo, sono davvero pochi. Insomma, pensare di installare giochi e applicazioni pesanti diventa quasi un miraggio, anche perché il rischio è quello di gravare ulteriormente sul terminale trovandosi ad avere a che fare con altre incertezze nell’utilizzo.
Insomma, dal punto di vista tecnico UMI Fair presenta le naturali conseguenze di un prezzo così basso: ufficiente in un utilizzo standard, sofferente durante l’utilizzo più avanzato. Un plauso, invece, va fatta alla personalizzazione del sistema: è praticamente un Android Lollipop 5.1 stock, con pochissime variazioni, tra le quali quelle più evidenti alle icone. Tra gli smartphone cinesi fino ad oggi testati, le icone di questo UMI Fair sono quelle meglio disegnate, che a tratti richiamano la cyanogenmod.
Nessun problema da rilevare, invece, dal punto di vista della ricezione e della parte telefonica (il terminale è dual SIM). UMI Fair supporta anche la oramai nota banda 800, utile per il 4G in Italia senza problematiche. L’audio in capsula è buono, così come buono è il suono che riceve il nostro interlocutore. Anche l’audio vivavoce è apprezzabile, molto più corposo di altri terminali low budget.
Reparto multimediale
Il sensore Sony da 13 megapixel riportato nella scheda di questo UMI Fair faceva ben sperare. In effetti, per un terminale da 100 euro siamo di fronte a scatti più che discreti, ma di certo non paragonabili ad altri smartphone più costosi. Come sempre vi lasciamo ad una piccola galleria scattata direttamente con il terminale; gli scatti non sono molto incisi, con colori un po’ slavati
Eppure in notturna sembra difendersi molto bene, riuscendo ad illuminare sufficientemente il soggetto in primo piano, senza abbagliare o alterare i colori, proprio come nell’esempio che riportiamo in basso. Poco da dire, invece, sulla camera anteriore, dove l’effetto nebbia è ancora più marcato, con foto che risultano non troppo nitide e fedeli.
Conclusioni
In tutta onestà UMI Fair si pone al pubblico come uno smartphone elegante, molto bello esteticamente, ma con ovvi limiti hardware. Il prezzo di 100 euro lo rende assolutamente un valido acquisto per quanti pensano ad un utilizzo standard, senza voler troppo calcare la mano. Consigliato come esperienza primo cellulare, per una mamma o un papà che desiderano un terminale bello da vedere, o anche come secondo telefono in cui mettere un secondo numero.
Costa 103,99 euro su Amazon nella diversa colorazione bianca e nera; si acquista direttamente da qui.
[usrlist Design:4 Facilità-d’uso:4 Prestazioni:2.5 Qualità/Prezzo:4]
PRO
- Esteticamente elegante
- Leggerissimo
- Rifiniture pregiate
- Prezzo bassissimo
CONTRO
- Nelle operazioni più pesanti non manca qualche lag
- Solo 8GB di memoria
- Difficile trovare cover compatibili