Piccolo e bianco, il QNAP TS–351 sembra un po’ il pupazzo di neve Olaf nel film Frozen: non ce ne vogliate, ma nell’ambiente piuttosto austero dei NAS da ufficio, il TS–351 è un modello un po’ insolito, anche se con diverse sorprese all’interno.
L’abbiamo provato per qualche settimana in diverse situazioni e con diverse configurazioni di dischi, e possiamo o darvi un piccolo resoconto di quali sono le sue particolarità anche se chi è del settore e conosce un po’ QNAP le può in gran parte già immaginare.
QNAP TS–351, la recensione
Cambio a freddo
La prima particolarità è data dal cambio dei dischi a freddo, nel senso che non ci sono slot a cassetto e per cambiare un disco è necessario smontare il case in plastica, protetto da tre viti posteriori che si aprono con una moneta da 10 centesimi.
Una volta aperta l’armatura, scopriamo subito una delle particolarità più importanti, che già in fase di colloquio con QNAP ci aveva stuzzicato: gli alloggi per i dischi meccanici sono tre (diversamente dal pensiero comune che vede gli alloggi a numeri pari nei NAS) più due slot per unità SSD M.2 (PCIe Gen2).
Il NAS è condito da una porta USB-A 3.0 anteriore più altre due posteriori, un connettore HDMI, Jack audio analogico e un solo connettore Ethernet RJ–45: soluzioni di espansibilità che come vedremo offrono diversi spunti, non solo per il passaggio dati ma che noi avremmo ben visto accompagnati da (almeno) un USB-C e un secondo connettore RJ–45 per creare uno switch virtuale.
Le slitte si popolano di dischi grazie a prese a molla, ottime per chi non ha destrezza con le viti (sempre più costruttori stanno optando per questa soluzione) ma che comportano l’impossibilità di montare dischi SSD da 2,5″ (a meno di non ricorrere a slitte ausiliari vendute da QNAP).
Gli slot M.2, così come la ram, sono montati all’interno e in fase di montaggio dei dischi sono facilmente raggiungibili: a questo proposito non possiamo non notare che la dotazione di base parte da 2GB di RAM che per una macchina come questa sono risicate, per cui consigliamo chi è interessato ad un upgrade di ram con almeno 4GB, ottimali per le situazioni multimediali e anche per la virtualizzazione.
Partenza
L’installazione è stata come sempre impeccabile, grazie soprattutto alla maturità di QTS 4.3.5, il sistema operativo che ben si presta ad ogni tipo di approccio: noi siamo partiti da Mac grazie a Qfinder che ha individuato il server nella rete e ci ha dato il via per il primo accesso, per poi seguire le istruzioni via web per tutti i passaggi e in una decina di minuti avevamo concluso le operazioni preliminari.
Volendo, però, tutto si può fare anche da smartphone e da tablet iOS e Android grazie alle App di QNAP, seppure da parte nostra riteniamo che la comodità di un ambiente Desktop in questo senso sia ancora impareggiabile.
Per quanto riguarda i dischi abbiamo eseguito varie prove, partendo dall’installazione con dischi singoli a quella in RAID: utilizzando due dischi Toshiba N300 da 8TB è possibile produrre due volumi distinti in JBOD da 8TB oppure modulando il RAID ottenere un volume da 16TB (Raid 0), oppure uno da 8TB con ridondanza (Raid 1): ma assecondando quelle che sono le caratteristiche del prodotto abbiamo optato per un set Raid 5 aggiungendo un terzo disco ottenendo uno spazio di poco più di 10 TB (il terzo disco era da 6TB) con ridondanza.
I dischi si sono rivelati ottimali per la macchina con un contenimento della temperatura interna buono: il TS–351 non sembra essere pensato per la silenziosità, perché la ventola tende a partire un po’ troppo spesso, fattore del tutto irrilevante in un ufficio, di conseguenza quel “grattio” qua e la dei dischi Toshiba che si ode quando si fa attenzione non è stato poi così sentito.
Ci ha stupito un po’ invece la preparazione del Set Raid 5 che per eseguire il pairing ci ha impiegato più di un giorno: ci aspettavamo un po’ meno, anche se c’è da dire che il disco ha offerto piena operatività dopo pochissimo, il tempo stretto di creare lo spazio per il download delle App necessarie a abbiamo potuto partire per l’esplorazione (si fa per dire, QTS lo conoscevamo bene, l’abbiamo visto questa estate con il QNAP TS–453B e con QNAP TVS–1282T3) delle peculiarità e potenzialità della soluzione offerta dal TS–351.
QTS 4
QTS ha mostrato la solita pulizia e potenzialità sia in ambito da ufficio che sotto il profilo multimediale con App pronte e molto versatili che qua e la hanno messo un po’ in difficoltà quella che è la nostra soluzione preferita di Plex.
Il sistema si è dimostrato molto duttile anche se nella scelta e nella configurazione iniziale di questo TS–351 abbiamo dovuto soffermarci un po’ di più del previsto, soprattutto per esplorare le particolarità di funzioni come gli snapshot e la gestione della ridondanza nei dischi.
Ci è piaciuta moltissimo la soluzione di virtualizzazione proposta, che in cinque clic è in grado di generare una immagine virtuale di un sistema operativo a scelta (Windows o Linux), fattore che può risultare fondamentale in alcune soluzioni lavorative e che può essere anche il primo motivo dell’acquisto.
Ci è piaciuta tantissimo anche la scelta dell’App Photo Station di optare per un database attivo sull’archivio, invece che come altri concorrenti per un server da costruire foto per foto, il che rende tutto molto più semplice.
Molto alto il numero delle App e dei servizi attivi, che spaziano dall’uso di Office alle soluzioni per sviluppare, da WordPress a diversi software per il backup dei dati o delle email, sino ad un (forse troppo) complesso sistema di allerta verso l’utente, una cosa che qualcuno di sicuro apprezzerà ma che molti invece guarderanno con più di qualche perplessità.
Considerazioni
Al pari dei fratelli di cui abbiamo parlato qualche mese fa, anche il QNAP TS–351 rappresenta una buona soluzione per l’archiviazione in ufficio, con un alto numero di servizi e una grande elasticità di configurazione, nonostante il numero dispari di dischi all’interno.
Inutile nascondere che gran parte del giudizio positivo è basato su QTS, che regge in modo eccellente l’hardware sottostante governandolo con maestria e offrendo nel contempo una pletora di App e software ideali tanto per l’utente domestico quanto per quello dell’ufficio, avanzato.
Non abbiamo parlato granché della sola parte di archiviazione, perché oramai è una qualità base sulla quale QNAP non transige ma che è diventata terreno comunque anche per marchi più blasonati: la differenza la fanno i servizi e l’elasticità di configurazione che qui con un RAID 5 a prezzi contenuti e due SSD per la cache sembra terreno molto fertile.
Pro:
• Consente il RAID 5 a prezzi tutto sommato contenuti
• Piccolo e compatto
• QTS è eccellente
Contro:
• La configurazione RAM di base non è sufficiente
• Ventola un po’ rumorosa
Prezzo: 400,00 Euro (per la versione senza dischi)
Gli utenti possono trovare TS–351 (qui il link alla scheda prodotto) nelle catene autorizzate da QNAP, oppure direttamente online.
Nel corso di questa recensione abbiamo utilizzato dischi Toshiba N300 da 8TB per NAS: è possibile acquistarli nelle versioni da 4TB, 6TB oppure 8TB.