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Recensione Trascend JetDrive 330, più dati dentro MacBook Pro 14 e 16 M1

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Il più grande errore che si possa fare nell’acquisto dei nuovi MacBook Pro di Apple è sottovalutare la dimensione dell’Hard Disk interno: da tempo Apple non permette più di sostituire l’unità di archiviazione interna e se raggiungete il volume massimo di archiviazione vi ritrovate a spostare continuamente archivi e dati valutandone ogni volta la possibilità che vi siano utili quando siete in mobilità.

La soluzione più ovvia è quella di un hard disk esterno ma se viaggiate tanto aumenta il peso complessivo da trasportare e in alcuni casi può risultare ingombrante e pericoloso (in caso di urto e distacco) da utilizzare in situazioni limite.

Bozza automatica

La soluzione a questo tipo di problema è presente sul mercato da anni e ne abbiamo provate diverse versioni qui su Macitynet ed sono i le schede SD “ridotte” che Trascend chiama JetDrive che possono essere inserite nello slot SD dei portatili con ingombro esterno praticamente pari a zero.

Peccato che Apple ad un certo punto abbia deciso di eliminare gli slot SD dai portatili! Tutto questo però fino al lancio dei nuovi MacBook Pro 14″ e 16″ con M1 Pro e M1 Pro max del 2021.

La ricomparsa dello slot permetterebbe di nuovo l’utilizzo dei Jet Drive 330 a patto che le dimensioni fisiche permettano l’inserimento e funzionamento della memoria di massa molto particolare. Come abbiamo visto ieri Trascend assicura che i due nuovi modelli sono perfettamente compatibili e noi abbiamo voluto sperimentarne l’efficacia con uno dei MacBook Pro M1 che gravitano intorno alla nostra redazione.

Per il nostro test abbiamo usato un modello da 16″ con M1 Pro che vede il Jet Drive 330 come una scheda SDXC formattata in ExFat formato che permette di accedere a tutti i 512 GB del modello che stiamo provando. Vi ricordiamo che le schede sono disponibili con taglio da 128 e 256 GB con identiche prestazioni.

La confezione di Trascend JetDrive 330 e la card

Se la confezione dovesse essere grande come l’accessorio scomparirebbe alla vista e così ci troviamo davanti ad una abbondante scatola in cartoncino ed un involucro di plastica a conchiglia che racchiude il Jet Drive e porta con se un piccolo manualetto. Come detto la card è formattata ExFat ed è pronta da subito per l’uso sul vostro Mac.

Recensione Trascend JetDrive 330, più dati dentro MacBook Pro M1

Anche se l’obbiettivo è quello di “scomparire” nello chassis deve essere sempre possibile l’estrazione soprattutto senza mezzi particolari e in questo si riesce se si dispone di unghie non cortissime o si usa un robusto foglio di carta per dividere la “corona” di appoggio della card sulla superficie laterale del portatile. Una volta inserita è comunque difficile estrarla per errore e tantomeno perderla durante uno spostamento o l’inserimento/estrazione di uno zaino.

Le prestazioni

Abbiamo già preannunciato che si tratta di una memoria con accesso non velocissimo: ovviamente non la utilizzerete per delle fonti video 4K su cui fare direttamente editing ma per gestire la parte del vostro archivio a cui accedete sporadicamente o che non richiede una banda elevatissima per l’accesso continuo: tipicamente dei brani musicali, immagini, video (pronti per la lettura) cataloghi e documenti in PDF.

Recensione Trascend JetDrive 330, più dati dentro MacBook Pro M1

Lo scopo come abbiamo detto è quello di liberare il ben più efficiente disco interno pur portandosi dietro una buona libreria o backup aggiuntivo che occupa praticamente zero spazio sulla scrivania.

Recensione Trascend JetDrive 330, più dati dentro MacBook Pro M1
Formattazione macOS Journaled

Nei nostri test di velocità abbiamo dapprima misurato le prestazioni con la formattazione ExFat poi con quella Journaled di macOS e le prestazioni sono rimaste sostanzialmente invariate. Tra l’altro non possiamo che confermare i dati di targa forniti da Trascend con entrambe le formattazioni. Abbiamo inoltre confrontato le prestazioni sia con il disco interno che con un doppio disco esterno in dotazione al proprietario del portatile e in uso ormai da anni: si tratta di un disco USB 2.0 tuttora pienamente funzionante.

I risultati sono stati impietosi: la velocità del disco interno di un MacBook Pro recente è qualcosa di straordinario e surclassa qualsiasi tipo di scheda SDXC mentre i vecchi Hard Disk tradizionali risultano molto più lenti della JetDrive 330. Ma come detto nell’introduzione la scheda non è un archivio su cui agire in fase di editing di grandi archivi video, foto o cache per il rendering, è un serbatoio su cui trasferire i dati a cui accedete a bassa velocità o che vi servono sporadicamente pur dovendoli portare sempre con se; è un serbatoio per liberare spazio prezioso sul disco principale che a sua volta userete per la cache di Photoshop o accedere in velocità a file video 4K o 8K senza essere costretti a girare in mobilità con un disco esterno appeso alla porta Thunderbolt.

Al lavoro

Sia nel modello da 128 GB che in quello da 256 GB e tanto più in questo da 512 GB l’utilità della Trascend T330 si amplia con l’uso giornaliero del portatile. Man mano che cominciate a produrre  dati, progetti, video o raccogliere documenti vi accorgete che il disco base del vostro portatile si restringe come capacità utile e la scheda SD a scomparsa vi permette di liberarvi di GB e GB di archivi che possono rimanere “dormienti” ed essere utilizzati alla bisogna in qualsiasi parte del mondo vi troviate.

In commercio esistono “chiavette” compattissime che resistono anche all’inserimento del portatile negli zaini più stretti ma nessuna è dotata di interfaccia USB-C diretta e nessuna è in grado di andare al di sotto dello spessore praticamente inesistente del Jetdrive.

Dobbiamo dire che utilizzando un MacBook 15 del 2018, notoriamente senza slot SD e con un disco SSD da 512 GB permanentemente vicino al limite della capienza abbiamo invidiato parecchio la soluzione installata sul MacBook Pro…

Qui sotto trovate tutte le JetDrive e i relativi MacBook Pro compatibili.

Recensione Trascend JetDrive 330, più dati dentro MacBook Pro 14 e 16

Conclusioni

Prestazioni non stupefacenti ma oneste e comodità eccelsa: con queste parole si può riassumere il valore di Trascend JetDrive 330.

Utilizzatelo per spostare gli archivi che dovete portare sempre con voi ma a cui accedete raramente, per la vostra libreria locale di Musica, per i film da vedere in viaggio, per liberare il vostro velocissimo disco interno per le operazioni di editing video più pesanti.

Il prezzo è commisurato all’utilità del prodotto che può diventare lo strumento con cui prolungare la vita del vostro portatile Apple e/o non farvi rimpiangere la dimensione del disco interno con cui l’avete scelto.

Transcend JetDrive Lite 330 (qui la scheda completa sul sito Trascend) sono in vendita anche su Amazon: i prezzi come dicevamo partono da 36,48 euro per la versione da 128 GB fino a 63,07 Euro per la più capiente da 256 GB. JetDrive è reperibile anche presso i negozi APR di Juice.

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