Del Tankstelle, il caricabatterie da muro a quattro porte prodotto dalla tedesca Equinux, abbiamo già parlato molte volte, esprimendo tutta la nostra ammirazione per la qualità di questo dispositivo che unisce costruzione impeccabile, materiali di prima scelta e specifiche perfettamente rispettate. Se il Tankstelle aveva un limite, questo era nelle porte “non smart”, ovvero in porte capaci di erogare un amperaggio specifico per ciascuna di esse. Ora con la terza generazione, il Tankstelle supera anche questo limite; offre infatti 4 porte intelligenti, in grado di dare la giusta energia, in rapporto al dispositivo che la richiede.
Il Tankstelle, che abbiamo provato in questi giorni era e resta un dispositivo compatto, specificamente studiato per essere collegato direttamente ad una presa. L’aspetto che colpisce maggioramente a prima vista è la qualità delle plastiche, eccellenti e superiori ad ogni concorrente, e il design, minimalista e moderno. Anche l’assemblaggio e la cura complessiva sono di alto livello; basta dare una occhiata, ad esempio, alle porte USB che sono rinforzate in metallo e agli spinotti, robusti e ben costruiti. Non siamo, dunque, di fronte ad un prodotto da pochi euro di quelli che si trovano nei negozi o anche on line e che soffrono di surriscaldamento o che si flettono anche quando vengono collegati ad una spina.
A proposito di spina è qui che abbiamo quello che possiamo considerare l’unico problema del Tankstelle. Come il 90% dei dispositivi di questo tipo, è studiato per esere infilato nelle prese a muro così come esse sono concepite per tutti i paesi dove è in uso la “Europlug”: in orizzontale. In Italia, invece, le prese sono montate quasi sempre in verticale e questo porta l’accessorio a coprire quelle che eventualmente si trovassero a fianco.
Dal punto di vista del fuzionamento poco o nulla da dire: il tankstelle fa quel che promette. Abbiamo collegato due iPad scarichi (uno al 10% della batteria e uno al 13%) e l’energia fornita da ciascuna delle due porte ha fornito 2,4 Ah (anzi qualche frazione di decimo di Ah i più). Complessivamente il dispositivo di Equinux offre fino a 4,8 Ah, quindi collegando altri dispositivi, le porte scalano l’intensità conseguentemente. In termini pratici collegando 4, tra telefoni, tablet o batterie, avremo al massimo 1.2 Ah da ciascuna di esse. Se collegheremo un iPad scarico, resteranno 2,4 Ah da dividere tra le altre porte.
In definitiva, il Tankstelle di terza generazione è un prodotto eccellente dal punto di vista dei materiali, capace anche di rispettare quel che promette in fatto di prestazioni. Sotto molti punti di vista è l’accessorio ideale per ricaricare dispositivi mobili occupando il minor spazio possibile, con l’unico limite (che per alcuni potrebbe anche non essere tale) della spina montata in orizzontale.
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