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Recensione sistema operativo per NAS Synology DSM 7, il cloud è ovunque

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Uscito in estate, il nuovo sistema operativo DSM 7 si propone a tutti i NAS Synology recenti, con importanti novità per quanto riguarda le funzioni e una attenzione all’interfaccia web da urlo.

L’abbiamo provato per voi, ecco alcune delle novità più interessanti.

Due anni e più di lavoro

Il nuovo sistema operativo Synology DSM 7 arriva a un anno e mezzo dall’annuncio pubblico, con quindi più di due anni di lavoro, che si vedono tutti perché la differenza tra il comunque buono DSM 6.x c’è senza dubbio.

Abbiamo voluto fare una carrellata veloce delle novità per un aggiornamento così tanto atteso dagli utenti di Synology, utilizzando come cavia un modello che abbiamo recensito da poco, il Synology DiskStation DS720+ ma il sistema operativo funziona su tutti i NAS attuali, e qualcuno anche più vecchiotto.

Per aggiornare a DSM 7 serve avere un NAS Synology e, da esso, aprire il Pannello di controllo su Aggiorna e ripristina e attendere che il sistema proponga l’aggiornamento da solo. Se il NAS non è collegato a internet, è possibile scaricare l’immagine disco del sistema operativo direttamente dal sito Synology, selezionando il modello corretto, e applicare l’aggiornamento manualmente.

DSM 7 è bello, prima che potente

Il primo approccio è quello della finestra di Log-in, che è stata rivista graficamente, anche se è ancora inibito l’utilizzo del nome “admin” che è ad uso esclusivo del sistema operativo (peccato, ci piaceva l’idea che questa scelta fosse dell’utente).

Sempre per il Log-in è aumentata la sicurezza e adesso è possibile utilizzare una App chiamata Secure SignIn, che in pratica permette di autorizzare l’ingresso di un utente solo se accompagnato dall’avvallo di un device mobile.

Tutta l’interfaccia è stata rivista, in meglio, sia con icone più curate, con nuovi sfondi che anche con effetti di transizione solitamente assenti in questo tipo di prodotti.

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L’interfaccia iniziale di DSM 7

Probabilmente Synology si è accorta che i NAS non sono più prodotti esclusivamente per ufficio ma che oramai fanno parte della quotidianità degli utenti consumer più evoluti, così come sono molto utili per chi fa smart working (anche per le leggi sulla privacy per chi ha partita iva).

Da quel che si nota sin dall’inizio è che la grafica di, praticamente, tutte le varie app e servizi e stata rivista, anche se in quelle classiche la maggior parte delle funzionalità, già buone, è rimasta invariata rispetto a DSM 6.

La dinamica dell’utilizzo è sempre la stessa, con un eccellente Centro pacchetti (uno store per App e servizi), anche se continua a mancare una app per il download dei file .torrent: in genere, l’attenzione di Synology è più per i prodotti interni che per quelli di terze parti.

Anche nell’uso mobile le app sono eccellenti, ma lo erano già prima: anzi, DSM ha una funzionalità integrata che arriva a rinunciare all’uso di Mac o PC già durante la fase di installazione, molto utile per gli utenti privati che a casa hanno solo smartphone o tablet.

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Tutte le risorse multimediali hanno la preview live, prima di scaricarle

DSM 7 è versatile, oltre che bello

Questo esame è stato effettuato tenendo in mente l’esperienza che può avere un utente privato, o un libero professionista, che lavora da casa e dei benefici che può ottenere nell’uso di un NAS con DSM 7, più che una azienda che ha richieste diverse e che spesso utilizza i NAS all’interno di cluster, con benefici intrinsechi abbassati e imposti dal sistema che comanda il cluster stesso.

In questa ottica la soluzione più interessante è data da Hybrid Share, che offre una soluzione estesa di funzionalità già presenti su servizi di cloud puro, ma qui molto più interessanti. In pratica il NAS diventa un contenitore virtuale di documenti che in realtà sono nel cloud, ma che il NAS ospita solo come cache locale, che cambia dinamicamente in base alle esigenze dell’utente.

Questo può diventare importate per utenti che operano a casa ma che necessitano di file fondamentali e spesso pesanti, aziendali, magari operativi su altri NAS Synology da altri utenti dislocati.

A controllo di questo la funzione Active Insight, che controlla con una consolle nel cloud, lo stato dei vari NAS dislocati, in modo che il responsabile IT di una azienda possa monitorare lo stato dei NAS dei dipendenti a casa.

C2, un vero e proprio cloud operativo

Sotto il cappello di C2 Synology propone una serie di interessanti servizi, sia per l’utente finale che per le aziende.

Specificatamente per l’utente singolo la proposta verte su C2 Password (gratuito sino a 100 MB di Secure Vault e 100 MB di trasferimenti), un servizio concorrente al più famoso 1Password che impara, ricorda, propone e ripropone tutte le varie password legati ai singoli servizi.

Sostanzialmente, se ci affidiamo ad un servizio come questo, possiamo richiamare le password registrate semplicemente richiamando il servizio, sia da browser che da app mobile: da quanto si evince il servizio è compatibile con Google Chrome, con Microsoft Edge e con Firefox. Niente Safari, ed è un peccato, ma probabilmente sarà compatibile anche con altri browser che usano Chromium (ad esempio come Opera o Brave).

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La finestra di Log-in, personalizzabile e con messaggio di benvenuto

La funzione C2 Backup, che dovrebbe arrivare presto, sposta l’idea di un backup locale, tra il computer e lo spazio su NAS con il cloud, ben più sicuro e controllato di una qualunque soluzione online.

Le informazioni su questa soluzione non sono molte, se non che i prezzi partono da 29,99 Euro all’anno per 300 GB sino a 99,99 Euro all’anno per uno spazio di 2 TB, senza un limite di client, anche se al momento non è chiaro se sarà disponibile anche per macOS.

Infine, C2 Storage è un servizio di backup per ottenere una copia totale e sincronizzata del vostro NAS, o di più NAS legati allo stesso account Synology. Se utilizzate il NAS come deposito primario, la soluzione è tutt’altro che da sottovalutare, perché a costi ragionevoli vi offrono una sicurezza molto ampia, che per ovvie ragioni di operatività neppure un RAID può offrire (il RAID ad ogni modo non è un backup in senso stretto).

C2 Storage parte da 9,99 Euro all’anno per 100 GB arrivando a tagli più grandi (nel sito si parla di 200 TB): ad esempio un taglio medio abbordabile di 4 TB costa 279.96 Euro all’anno.

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Plex, attualmente in beta per DSM, necessita di qualche accorgimento in più per funzionare correttamente, ma niente di impossibile

Synology Photo, l’evoluzione di Moments

Infine, quella che è l’evoluzione di Moments, adesso con un nome più intuitivo come Photo. Il servizio permette di raccogliere set di foto, raccoglierle in album e condividerle con chiunque, ottimizzando l’invio con un semplice link pubblico, anche con password, data di scadenza e anche sola visualizzazione o scarico degli originali.

Il sistema vede correttamente tutte le immagini rasterizzate più comuni (Jpeg, Tiff o Png) e anche qualche RAW in formato dng, anche se qui la creazione dell’icona ha qualche problema sulle dominanti di colore.

Infine, anche se il servizio di chiama Synology Photo, non è vietato includere qualche video da sfogliare: a fronte di diversi servizi online che propongono più o meno lo stesso risultato, Synology Photo può contare su uno spazio locale di ben altre dimensioni e può essere la soluzione ideale per condividere le foto delle vacanze con amici e parenti, oppure per condividere delle immagini business con un cliente, in modo del tutto gratuito.

Sempre in ottica foto e multimedia, permane la possibilità di usare Plex, anche se per la versione DSM 7 ancora in beta (ma dal canto nostro perfettamente funzionante, anche se serve un pizzico di attenzione in più in fase di configurazione iniziale).

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Conclusioni

Synology DSM 7 ci è piaciuto molto, perché è un sistema che offre una rinnovata freschezza ad un ambiente che era già uno dei migliori prima. Chi arriva adesso in Synology troverà un sistema potente, molto flessibile ma che mantiene una interfaccia molto semplice e alla portata di tutti, anche se la possibilità di personalizzazione, soprattutto dal punto di vista professionale, non manca (perché il sistema è lo stesso per gli utenti consumer quanto per quelli aziendali).

Chi invece migra dalla soluzione precedente vedrà lo sforzo per porre l’interfaccia più moderna e dinamica, unitamente ad una serie di soluzioni più avanzate spiccatamente dedicate ad un ambiente cloud.

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Synology DS720+, il NAS sui cui è stata fatta la prova

Pro:

• Interfaccia più moderna e flessibile
• Molti più servizi legati all’ambiente ibrido
• Photo è semplice e potente

Contro:

• I servizi più interessanti sono un po’ cari
• Manca un servizio dedicato per i Torrent

Prezzo:

Gratuito per i NAS compatibili, con qualche servizio aggiuntivo a pagamento

Synology DSM 7 è disponibile per tutti i NAS di Synology compatibili come upgrade gratuito, come ad esempio il Synology DiskStation DS720+.

Su macitynet trovate una intera sezione dedicata ai NAS e una guida ai 7 errori da non fare quando si compra un NAS.

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