Synology DiskStation DS218+ è un piccolo NAS adatto all’ambiente domestico, ma anche al piccolo ufficio, laddove due o quattro utenti lo utilizzano sia per l’archiviazione di documenti sia, oggi è doveroso, per i servizi che può erogare, per computer e mobile.
Nominalmente è l’erede del famosissimo modello DS216+, ne eredita forma e caratteristiche di mercato, ma si innalza in potenza e ovviamente in versatilità software.
DiskStation DS218+, la recensione
Pronto per l’ambiente Home (e SOHO)
In effetti ad oggi parlare di NAS per la sola archiviazione può sembrare riduttivo, in particolare quando si tratta di Synology, che grazie al DSM (qui in versione 6 ma sappiamo che sta per arrivare la nuova versione 7, probabilmente a primavera) offre una nutritissima serie di Applicazioni e servizi sia integrati sia gestibili attraverso il ricco App Store.
I servizi, in effetti, sono oramai il vero campo di battaglia sul quale ii vari NAS si scontrano: l’archiviazione, pur essendo ancora la necessità più gettonata, è oramai standardizzata e l’unica vera novità in questo senso è data dall’arrivo delle schede a 10 GbE, ma tipicamente solo sui modelli di fascia più alta.
Nel caso del DiskStation DS218+ invece la soddisfazione arriva da molteplici fattori: un hardware silenzioso, un sistema operativo più che evoluto, un App Store incredibile e una ampia elasticità di configurazione anche con solo due dischi.
Preparazione
Una volta fuori dalla scatola DiskStation DS218+ si lascia configurare molto bene: la gestione dei dischi interni si fa senza l’utilizzo dei cacciaviti tramite un sistema di prese a molla che bloccano il disco in posizione con un movimento rapido.
Per l’archiviazione abbiamo optato per due dischi Toshiba N300 da 8TB in configurazione RAID 1: la scelta di Toshiba si è rivelata molto buona soprattutto in termini di temperatura, che è sempre stata su livelli molto bassi anche quando, durante la fase iniziale, abbiamo messo in copia un archivio di quasi 6TB di dati.
Il contenimento della temperatura, leggiamo sul sito della casa madre, è uno dei punti a favore della meccanica di questi dischi: di contro, abbiamo notato qualche “grattatura” qua e la che in ambiente Home si sente, mentre nel piccolo ufficio è del tutto irrilevante.
Sotto il punto di vista della rumorosità del DiskStation DS218+ possiamo dire di essere nella norma per il settore: la ventola si percepisce, ma solo in un ambiente silenzioso, in pratica durante la giornata non da nessun fastidio, anche se non ci potete dormire di notte.
Ultimo punto, il pannello frontale, a pressione, che copre i vani dei dischi ma ha una funzione a nostro avviso puramente estetica, che però abbellisce il prodotto nel caso risulti bella vista come oramai è consuetudine per questo genere di prodotto.
Prima installazione
Abbiamo connesso il NAS alla rete Ethernet (una porta sola, era meglio averne due, anche considerando la fascia di mercato) e avviato la prima installazione. A questo punto DSM ha iniziato subito mostrando un grado di maturità eccezionale offrendo un ambiente molto semplice, tra l’altra gestibile anche totalmente da mobile attraverso le App.
Siamo sinceri nel dire che l’installazione di questo NAS, perlomeno nella sua versione più elementare, può essere effettuata anche da chi non ha esperienza, a patto di seguire pazientemente tutte le istruzioni passo passo.
Lo stesso si può dire per molte App, anche se poi è normale che per alcuni servizi più avanzati, per i quali magari l’ambiente Home non è pensato, serva un intervento più professionale.
Molto buono anche il sistema di Quickconnect per poter accedere al NAS sia da fuori che da dentro la propria rete.
Interfaccia e App Store
L’interfaccia di DiskStation DS218+, grazie a DSM 6 è molto bella e curata nei mimimi dettagli, fatto che chi è abituato all’ambiente Apple capisce e apprezza (e non vediamo l’ora di mettere le mani sulla versione 7).
L’amministrazione da browser è molto buona, con strumenti comodamente a portata di mano e anche la personalizzazione è ottimale: in un sistema così evoluto abbiamo apprezzato la presenza di diversi automatismi di configurazione per i quali sino a qualche anno fa servivano interventi umani che sono ancora possibili, ma solo su richiesta dell’utente.
L’App Store è pronto e disponibile: le App, alcune anche per Apple TV, sono molto buone e versatili. C’è praticamente di tutto, da una App per il backup della mail a una versione di Office, da una App per le note a diverse soluzioni multimediali sino a servizi più professionali per lo sviluppo e la virtualizzazione.
In pista
Tra casa e ufficio, il DiskStation DS218+ ha provato praticamente tutto: abbiamo installato subito Plex, ma anche le App ufficiali di Synology per il controllo multimediale. Per Plex, rispetto ad altri sistemi, va attivata qualche attenzione in più nella definizione dei permessi utente mentre per le App multimediali c’è qualche attenzione all’inizio per la definizione della libreria, ma poi tutto ha funzionato a meraviglia, come ad esempio la creazione del database dei film.
Per la trascofidifica dei file nessun problema, anche a 4K, mentre per la virtualizzazione i 2 GB standard sono in effetti pochi e consigliamo di acquistare un pacchetto di RAM aggiuntiva da 8 GB.
Nessun problema neppure per la condivisione dei documenti: da macOS Mojave abbiamo visto correttamente i volumi condivisi e anche Spotlight ha funzionato senza problemi sia in SMB che in AFP.
Sotto questo punto di vista è molto buona la crittografia AES a 256-bit delle cartelle condivise, attuabile in modo molto semplice ma che da una parte aumenta la sicurezza dei documenti archiviati in ambito office, dall’altra viene incontro alle esigenze della GDPR anche per i piccoli professionisti.
Dobbiamo dire però che spesso per la gestione di volumi di dati importanti, ma talvolta anche non importanti, ci siamo fidati dell’eccellente FileStation come File Manager e gestito i documenti in remoto via browser invece che da Finder, per tutta una serie di vantaggi, ma anche soprattutto per non dover intasare la rete inutilmente per operazioni che possono essere effettuate in locale.
Unico appunto, manca una porta HDMI per il collegamento diretto ad un display esterno, che in alcuni casi fa molto comodo, senza dover utilizzare un client come Apple TV per la riproduzione di file multimediali.
Considerazioni
Synology DiskStation DS218+ è un eccellente compagno di avventure per chi vuole un NAS pronto, capace e deciso in casa, che segua le cose da fare in totale tranquillità (anche se un update di RAM non è da sottovalutare) ma che sia una interessante finestra anche per il futuro, perché l’hardware secondo noi è ottimo per una finestra di vita più che rosea.
Il sistema operativo è eccellente, le App sono stabili e i servizi non si fanno mancare: buono per chi deve lavorare, terribilmente appagante per chi è curioso e vuole imparare.
Pro:
• Potente e versatile
• Sistema operativo capace
• Ottimi servizi a corredo
Contro:
• Sarebbe stato meglio avere una seconda porta Ethernet
• Manca la porta HDMI
• Il prezzo è un po’ pretenzioso in ambito Home
Prezzo: 347,70 Euro
Synology DiskStation DS218+ è presente nelle grandi catene di negozi di elettrodomestici, ma lo potete trovare, scontato, anche su Amazon.it al prezzo di 347,70 Euro, anche se consigliamo un update di RAM di almeno 4GB (D3NS1866L–4G) al costo di 75,64 Euro.
Per la prova abbiamo utilizzato due dischi TOSHIBA N300, il cui prezzo varia da 164,53 Euro per la configurazione da 4TB sino a 282,44 per quella da 8TB, oggetto di questo test.