Il periodo per considerare un disco SSD portatile non è dei migliori, dato che mezza Italia è a casa forzatamente, tuttavia le novità attorno al nuovo SanDisk SSD Portatile Extreme V2 non sono da sottovalutare.
Chi fa Smart Working in cucina o in divano magari sente l’esigenza di una unità di backup o per aumentare lo spazio del MacBook Pro: la scelta di SanDisk è interessante e anzi, dati alla mano è davvero strabiliante se paragonata a quella di un anno fa.
SSD portatile SanDisk Extreme V2, la recensione
Pensato per chi viaggia
L’unità di SanDisk rappresenta, nel catalogo del marchio, una versione più economica rispetto al modello SanDisk SSD Portatile Extreme Pro, che abbiamo recensito circa un anno fa.
Le differenze estetiche ci sono, anche se un occhio non attento potrebbe non notarle, ma è dal punto di vista tecnico che queste si fanno più evidenti.
La tipologia di memoria interna è diversa e diversa è anche la porta di connessione, Thunderbolt 3 nel modello Pro, USB-C in questo.
In entrambi i casi si tratta però di una unità pensata per la mobilità, seppure ovviamente si presenta bene anche sulla scrivania: diciamo che per chi sta comodamente in ufficio o in salotto forse la concorrenza con il cugino WD My Passport SSD si fa sentire, ma quando si esce non c’è storia, la grinta del nomade emerge.
Una anima USB, anzi USB-C
Nella scatola non c’è molto, a parte il disco, che noi abbiamo provato nel taglio da 1 TB, ma che è disponibile anche nel più piccolo taglio da 500 GB e in quello da 2 TB, un cavo USB-C e un adattatore USB-C/USB-A per chi ha ancora computer privi del nuovo connettore.
La superficie esterna è in gomma nera morbida, tranne che per la parte superiore, in plastica e quella dell’anello, anche essa in plastica ma più dura.
La gomma nella parte inferiore è forse l’unica zona negativa, più o meno: nel senso che la porosità della gomma tende a raccogliere e trattenere la polvere più del necessario (una superficie lucida non ha questo problema). Ma è solo un fattore estetico, niente relativo alle prestazioni.
Alla base un connettore USB-C 3.2 (nominalmente in grado di trasportare sino a 10 Gb/s), ma che con gli opportuni adattatori si connette anche a connettori USB-C 3.1 e USB-A sino alla versione 2.0.
L’unità arriva formattata in ExFAT, il che la rende idealmente utile sia su macOS che su Windows: una veloce riformattazione in APFS migliora le performance con macOS (ma la rende inutile su Windows, attenzione) anche se di poco.
La notizia più buona è che le nuove memorie NVMe oggi mostrano dati di velocità che sino a pochi mesi fa erano appannaggio del modello Pro (che a questo punto speriamo di provare al più presto).
Io sono velocità
Per quanto riguarda l’utilizzo, è chiaro che il SanDisk SSD Portatile Extreme V2 si presta tanto all’archiviazione quando al backup, anche se in questo secondo caso sarebbe davvero uno spreco (molto meglio per un backup una unità meccanica, tipicamente più economica).
Nel nostro caso l’unità è stata serbatoio di cataloghi interi di immagini ad alta risoluzione, sia in Jpeg che in RAW e di immagini vettoriali in formato AI (compatibile con PDF, in modo che il Finder possa renderizzare l’anteprima).
Collegato ad un Mac mini del 2018 (non abbiamo avuto ancora l’occasione di provare il nuovo Mac mini 2020 ma il risultato sarebbe stato identico) l’accesso ad una cartella con più di 10.000 immagini ha prodotto un rendering del contenuto della finestra in meno di un secondo. Lo stesso per quanto riguarda i file vettoriali.
Ma la vera bellezza è stata la possibilità di appoggiarci dischi virtuali di Parallels Desktop 16 e di usarli direttamente dal disco, invece che occupare la preziosa memoria interna del Mac mini (che, a conti fatti, costa molto di più): la virtualizzazione ha offerto prestazioni ottimali, e non abbiamo notato differenze rispetto all’uso diretto da disco interno.
L’unità, tra l’altro, seppure molto più veloce del cugino WD My Passport SSD scalda meno, con picchi che comunque non sono mai fastidiosi.
Considerazioni
Quando ci hanno presentato le nuove unità di SanDisk lo slogan era “più velocità” ma in effetti è stato uno stupore vederle all’opera.
SanDisk SSD Portatile Extreme V2 è piccolo, leggerissimo ma resistente, soprattutto perché il rivestimento in gomma attutisce gli urti e anche per via della forma, arrotondata che evita spigoli facili da rompere.
La velocità è davvero importante, se si pensa che ha praticamente raggiunto il modello Pro della versione precedente, a patto però di avere una porta USB-C 3.2 o Thunderbolt 3.
Pro:
• Veloce, piccolo, silenzioso
• La forma priva di angoli sta ovunque
• Il gancio è comodo in viaggio
Contro:
• La superficie inferiore in gomma porosa tende a raccogliere la polvere
Prezzo:
• 159,99 Euro (500 GB)
• 260,99 Euro (1.000 GB)
• 353,99 Euro (2.000 GB)
SanDisk SSD Portatile Extreme V2 è disponibile nei negozi della grande distribuzione, ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it. Su Amazon è disponibile anche la prima versione, identica nel design ma con memoria interna più lenta. Sempre su Amazon sono disponibili custodie da viaggio, sia singola che doppia.