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Recensione speaker Creative Pebble V3, il vino buono sta nella botte piccola

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Le nuove Creative Pebble V3 sono speaker per computer piccole, sferiche, contraddistinte da un prezzo davvero accessibile e un ottimo compagno per il vostro Mac… e non solo.
Chi come noi ha un Mac mini non ha esitato ad acquistarle (come soluzione al piccolo diffusore interno che è praticamente inutile), vediamo come si sono comportate.

Di chiara ispirazione

Chi ha qualche primavera sulle spalle ricorderà le vecchie Apple Pro Speakers, probabilmente il primo esempio di diffusori USB per PC create da Apple (esclusivamente) per i Power Mac G4 e l’iMac G4 (il vecchio modello a lampada): all’epoca se ne parlò molto e forse sono state l’ispirazione per questa nuova linea di Creative, di cui qui a Macitynet abbiamo già recensito la prima versione.

Questa nuova Creative Pebble V3 ne riprende il design, ma aggiunge qualche funzione interessante e ne rafforza la presenza del mercato, risultando attraente sia per quanti hanno un Mac, un PC o un altro device ma non desiderano uno speaker a batteria (di cui il mercato è pieno, questo l’ultimo che abbiamo recensito) o anche per chi ha un modello con diffusori integrati, come l’iMac, ma vuole qualche cosa di più gestibile, senza per questo investire una somma economicamente scomoda.

Recensione Creative Pebble V3, il vino buono sta nella botte piccola

Controllo via USB-C

I due diffusori, che sono elementi pressoché sferici, hanno un diametro di circa 12 centimetri (per 0,67 Kilogrammi in totale): sono collegati tra loro da un cavo e un secondo cavo parte da uno di essi per finire in un device con una porta USB-C. Nella scatola sosta per un connettore USB-C/USB-A per i computer più vecchi.

La connessione USB è comoda e comunque necessaria per l’alimentazione: i Creative Pebble V3 comunque si possono connettere anche ad altri dispositivi tramite Blutooth oppure in modo analogico tramite un cavo audio Jack stereo (non incluso nella confezione).

Tutta la parte di controllo è declinata in uno dei due speaker, dove risiede l’alimentazione, il controllo analogico del volume frontale, il tasto per il pairing del Bluetooth, il Led che mostra il funzionamento e il connettore Jack per il collegamento analogico (che data la cronica scarsità delle prese USB nei computer moderni, potrebbe essere una soluzione per risparmiare una porta).

Preparazione

Il collegamento al Mac è semplice, non servono driver e non ci sono App di supporto, una volta collegate macOS le vede subito e sono selezionabili dal pannello Audio.

Una piccola pressione prolungata del pulsante Bluetooth pone le Creative Pebble V3 in pairing mode e pronte per essere associate ad un device come un iPad o un iPhone.

Infine, un altro clic sullo stesso pulsante apre ad una connessione analogica via Jack stereo.

In tutti i modi, il cavo USB-C deve essere collegato, se non ad un computer ad un alimentatore da 30W (non incluso nella confezione ma reperibile facilmente): le casse non hanno una batteria integrata.

Quando i diffusori sono connessi via USB-C anche con l’audio è possibile attivare la funzionalità Gain, tramite un interrutore sotto la cassa principale, che migliora la qualità audio offrendo una maggiore amplificazione senza distorsioni aumentando la potenza acustica di 8W RMS e la potenza di picco fino a 16W.

Musica, maestro!

Creative Pebble V3 hanno due speaker full range da 2.25″ davvero sorprendenti per il rapporto qualità dimensioni: per il test abbiamo usato l’App Musica 1.2.140 con Equalizzatore spento e Gain sui diffusori attivi (con collegamento USB ad un Mac mini).

Siamo partiti subito forte con “Archangel” prima e “Star Sky” poi, entrambi degli Two Steps From Hell, passando per “Shout” dei Tears For Fears e “Everything Burns” di Anastacia & Ben Moody (colonna sonora del film “Fantastic Four”), giusto per capire com’è lo spirito guerriero del set di Creative, ed in effetti non ci ha dispiaciuto.

Ovviamente i bassi (localizzati nella parte posteriore delle sfere) sono contenuti, date le dimensioni, ma la corposita del suono non è male e riempie una stanza senza problemi.

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L’angolo di inclinazione a 45°. Noi l’avremmo fatto un po’ più verticale, ma anche così la risposta è più che buona

Komm, Süsser Too” cantata da Arianne (colonna sonora di “Evangelion: 2.22 You Can (Not) Advance”) e “Miserere“, con Zucchero e Andrea Bocelli ed infine la versione live di “Sweet Dreams” degli Eurythmics hanno offerto una panoramica interessante sulla capacità di suonare canzoni melodiche e pop che è forse la qualità migliore di queste Creative Pebble V3.

Infine, con “Unchain My Heart” di Joe Cocker e una versione acustica di “My Immortal” con una ispiratissima Amy Lee come lo era nei primi tempi degli Evanescence ci ha sorpreso per la capacità dei duffusori di reggere anche brani fortemente vocali e difficili come questi, con un dettaglio impressionante, considerata la fascia di mercato a cui sono proposti.

Oltre alla musica, non ci siamo fatti mancare un paio di sessioni di gioco a Diablo III, dove il sistema non ha sfigurato, certo si tratta di una sessione stereo per un gioco un po’ datato (ma ancora molto seguito, anche nella community italiana) e forse per i titoli più moderni con audio a 360° serve altro, ma se come chi scrive siete un giocatore della domenica, non avete di che lamentarvi.

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Le Apple Pro Speaker, modello che una ventina di anni fa accompagnava alcuni modelli di Power Mac G4 e iMac G4, una icona rimasta nei ricordi degli utenti più vecchi

Considerazioni

Quando si recensisce un prodotto o un software, è bene iniziare la valutazione partendo dal costo del prodotto, perchè al di la della qualità e delle funzionalità, il prezzo è sempre uno degli aspetti più importanti, se non il vero e proprio ago della bilancia.

Capito questo, possiamo dire che le Creative Pebble V3 sono un prodotto davvero straordinario, che non possono ovviamente competere con prodotti professionali come le Genelec G One o più verticale come le Nommo Chroma di Razer (giusto per citare due dei prodotti più interessanti che possono accompagnare un computer desktop) ma che possono offrire una chiara e ampia copertura musicale per tutte, o quasi, le esigenze di ascolto di un utente medio.

Lo spazio contenuto, la tripla connessione, la facilità di installazione sono caratteristiche benvenute che accompagnano una qualità sonora molto buona, a cui manca una profondità impossibile da ottenere con queste dimensioni e con la fascia di mercato appoggiata ma che riescono comunque a dare ampie soddisfazione all’utente medio, le cui esigenze sono spesso sottovalutate.

Recensione Creative Pebble V3, il vino buono sta nella botte piccola

Pro:

• Importante rapporto prezzo prestazioni
• Piccole ma importanti
• Tripla connessione

Contro:

• Manca qualche cosa sui bassi
• L’angolo di ascolto non è regolabile

Prezzo:

• 32,99 €

Creative Pebble V3 è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre oppure lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it nei colori Nero oppure Bianco.

REVIEW OVERVIEW

Design
Facilità d'uso
Prestazioni
Qualità/Prezzo

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