Qualche settimana fa abbiamo messo alla prova le Soundcore Anker Liberty Air, auricolari che provano a sfidare AirPods alla metà del prezzo. In prova questa volta le Liberty Air 2, modello più evoluto, che costano di listino 50 euro in più, ma che in promozione si trovano spesso a meno di 100 euro. Fattore forma identico quasi al predecessore, con una diversa colorazione, questa volta con effetto grigio pietra.
Come sono fatti
Soundcore Anker Liberty Air 2 sono praticamente identici al precedente modello, ragion per la quale il fattore forma non sarà elemento determinante nella scelta. Cambia leggermente il colore, che anziché bianco latte, è grigio pietra, con qualche piccolo inserto rosso. Da questo punto di vista si tratta di gusti, ed è impossibile stabilire in modo universale quale modello sia esteticamente migliore. Se siete amanti delle colorazioni completamente bianche, e volete un prodotto per quanto più possibile simile ad AirPods, allora il primo modello è quello che gli si avvicina di più.
A livello di forma, invece, Liberty Air 2 è identico al predecessore. Si distaccano dalla AirPods di Apple perché in-ear, con i soliti gommini in silicone di svariate misure da inserire all’interno della cavità auricolare. Propongono, comunque, una forma allungata, proprio come gli auricolari Apple.
Come il primo modello, a livello di materiali, sono davvero ben fatti, curati sotto tutti i punti di vista, e in mano, sebbene leggerissimi, si percepiscono comunque come di fascia alta. La sensazione di materiali premium viene leggermente attenuata nel case, che comunque è ben costruito, e si avverte in mano come più robusto rispetto al primo modello, verosimilmente per il rivestimento con il pattern grigio effetto pietra.
Soundcore Anker Liberty Air 2 propone un packaging curato esattamente come il primo modello, e questo aiuta nella sensazione di prodotto curato sin dall’apertura, dunque ancora una volta lontano da auricolari low cost da poche decine di euro. All’interno del piccolo cartone, che si apre come un libro, sono presenti auricolari e cover, protetti da una plastica completamente trasparente. Poco più sotto, invece, uno scompartimento che nasconde i diversi gommini in silicone, di svariate misure, che permettono di indossare gli auricolari al meglio. Oltre ai manuali, poi, è presente anche il cavo di ricarica del case, che questa volta propone un ingresso USB-C per la ricarica, anche se il case è compatibile con la ricarica wireless Qi.
A proposito del case, segnaliamo anche che questo secondo modello “sta in piedi” su una superficie piana senza alcun problema, mentre il primo modello, sebbene riesca nella stessa “impresa” fatica un po’ per via della forma non incavata sulla parte bassa. Si tratta di una piccola differenza, che unica al supporto per la ricarica Qi e al connettore USB-C, rendono questa custodia senza dubbio migliore rispetto al primo modello.
Quanto agli auricolari, sono piccoli, leggeri, come detto ben ben fatti, con una plastica liscia al tatto, che lasciano una sensazione di una periferica non certamente economica. Dal punto di vista della fattura e dell’estetica, AirPods rimangono più originali, particolari e più ricercati, ma queste Soundcore Anker Liberty Air 2 non hanno certo nulla da invidiare.
Estetica promossa a pieni voti, come del resto quella del primo modello. A voi scegliere quale colorazione piace di più: da notare che il secondo modello propone anche una leggera differenza estetica sulle plastiche degli auricolari stessi. In basso una foto confronto.
Come di indossano
Sull’argomento potremmo rinviare completamente alla recensione del primo modello di Liberty Air, perché altrimenti rischieremmo di ripeterci passo passo. Infatti, da questo punto di vista questo secondo modello si indossa esattamente come il primo: comode, anche per sessioni medio lunghe, purché si trovi il gommino della esatta misura, per adattarsi al meglio al padiglione auricolare. Questo assicurerà anche un migliore ascolto, con una maggiore sensazione di isolamento acustico.
Controlli
In modo simile alle AirPods, gli auricolari dispongono sul padiglione esterno di un piccolo pulsante soft touch, grazie ai quali controllare musica e chiamate. Questi comandi sono pienamente personalizzabili, a differenza del primo modello, caratteristica davvero importante, che li rende ancor più versatili e adattabili alle proprie esigenze. E’ possibile decidere di personalizzare il doppio tocco di ciascun padiglione auricolare, o anche la pressione prolungata di 2 secondi. Da tenere in considerazione che i comandi si personalizzano attraverso l’app Soundcore disponibile gratis in App Store per iOS e Android, e che tale personalizzazione funzionerà soltanto quando i due auricolari sono abbinati allo smartphone, non anche quando se ne utilizza uno soltanto.
Durante le chiamate, invece, con un doppio tap sul touch destro/sinistro si risponde/chiude la chiamata, mentre premendo il touch destro per due secondi si rifiuta la chiamata. Il pannello soft touch è un’ottima soluzione per la gestione multimediale degli auricolari, senza necessità di toccare lo smartphone, e risulta senza dubbio più elegante rispetto ad altre soluzioni con tasti meccanici. C’è però da dire che questo sistema soft touch non previene, anzi aiuta, i tocchi involontari, soprattutto quando si indossano gli auricolari, e quando si decide di toglierli.
Primo abbinamento e successivi
Anche in questo caso ripetiamo il consiglio che vi avevamo dato per il primo modello: caricate il case prima dell’abbinamento iniziale, così da non aver alcun problema di sorta. Sarà poi sufficiente estrarre gli auricolari dalla custodia, avviare il menù bluetooth dello smartphone, e procedere all’accoppiamento. Successivamente, gli auricolari si collegheranno all’ultimo dispositivi abbinato, semplicemente estraendoli dalla confezione. Il pairing è sempre rapido e preciso, e non ci ha mai dato modo di rimpiangere il sistema di abbinamento AirPods con iPhone, sicuramente più sofisticato.
Come suonano
Dopo aver provato le Soundcore Anker Liberty Air, che ci avevano davvero stupito in positivo, ci aspettavamo molto da questo secondo modello. In parte le attese sono state ripagate. Anzitutto, rimane quanto di buono avevamo ascoltato con il primo modello, con un suono corposo, pieno, avvolgente, e soprattutto ben bilanciato ed equilibrato sotto tutti i punti di vista.
Anche in questo caso non abbiamo mai rilevato distorsioni, nemmeno al massimo volume, che comunque rimane non altissimo come nel precedente modello. A livello complessivo, per farla breve, il suono ci è sembrato molto vicino a quello delle prime Liberty Air, senza quel salto in avanti evidente. Attenzione, però, non intendiamo dire che queste Liberty Air 2 siano identiche per qualità sonora al primo modello: qualche piccola differenza c’è, ma non è così marcata come ci aspettavamo. La differenza la fa, soprattutto, l’applicazione, che consente di giocare con l’equalizzatore, per modificare completamente l’esperienza di suono, e adattarla alle diverse categorie musicali.
Oltre all’equalizzatore, che effettivamente fornisce una marcia in più a questo secondo modello, è presente anche la tecnologia HearID, che grazie ad un test di poco più di 5 minuti, permette di regolare alla perfezione gli auricolari alle differenze fisiologiche degli utenti. L’app Soundcore analizza il profilo uditivo dell’utente e crea in modo intelligente un’impostazione audio adatta. Per farlo, per ciascun auricolare invia suoni di intensità differente, e l’utente dovrà mantenere la pressione fino a quando il rumore viene percepito, rilasciando il dito nel caso in cui non si percepisca più il rumore.
Nel nostro caso, dopo aver impostato il profilo HearID, non abbiamo notato un particolare cambiamento nel profilo sonoro. Magari perché il profilo di default risultava simile al risultato del nostro profilo HearID.
L’audio in chiamata rimane limpido e cristallino come il precedente modello. Anche in questo caso promuoviamo in toto la periferica. Nel complesso la chiamata è molto buona con l’audio dell’interlocutore che si ottiene nell’auricolare in modo chiaro e pulito; anche il microfono fa un buon lavoro e durante le nostre prove siamo sempre riusciti a portare a termine una conversazione telefonica hands free, senza dover far ricorso allo smartphone.
Autonomia
Il produttore assicura 28 ore di autonomia grazie alla custodia di ricarica e 7 ore di riproduzione con una singola carica. Durante i nostri test abbiamo verificato che, a volumi medi, le cuffie ci hanno consentito un ascolto di circa 6 ore, un dato che dunque si avvicina a quello reale. Anche il case, effettivamente, consente di ricaricarli per 2 volte e mezza, con i tre LED che indicano lo stato di carica residua del case che sembrano più precisi rispetto al primo modello.
Conclusioni
Soundcore Anker Liberty Air 2, nel complesso, ci sono piaciute parecchio, come il primo modello. In più, rispetto a queste, godono di un case di ricarica wireless, di controlli soft touch personalizzabili, e della possibilità di equalizzatore tramite app. Si tratta di caratteristiche che, effettivamente, valgono quei 50 euro in più richiesti rispetto al primo modello. Spesso, peraltro, si acquistano in offerta a 99 euro, prezzo al quale non c’è davvero motivo di preferire la prima versione. A parità di prezzo, quindi, non possiamo che consigliarvi questo secondo modello; se invece trovate le prime Liberty Air a 50 euro meno, valutate se vi interessano, o meno, le caratteristiche aggiuntive si queste Air 2.
PRO
- Buona qualità sonora
- Buona autonomia
- Case con chiusura magnetica ben fatto
- Disponibili anche in nero
- Case con ricarica wireless
- Controlli soft touch personalizzabili
CONTRO
- suono buono, ma simile al primo modello
- nessuna riduzione attiva del rumore
Prezzo e disponibilità
Soundcore Anker Liberty Air 2 si acquistano su Amazon a 149 euro, disponibili al momento in cui scriviamo solo nella colorazione nera.