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Recensione smartwatch Amazfit GTS: l’anello di congiunzione tra Amazfit Bip e Amazfit GTR

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C’è un protagonista che svetta più degli altri nella categoria degli smartwatch fitness. E’ Amazfit, che nel corso dei mesi scorsi ha rilasciato diversi indossabili, tutti particolarmente riusciti, in grado di soddisfare le diverse esigenze degli utenti.

Tra gli ultimi arrivi Amazfit GTS, lo smartwatch per il fitness, che non disdegna affatto il reparto notifiche, e che da un certo punto di vista sembra strizzare l’occhio all’Apple Watch.

Chiaramente ispirato ad Apple Watch 5, anche se di certo non si tratta di un clone, Amazfit GTS propone uno schermo leggermente allungato, con una diagonale da 1,65 pollici, dunque abbastanza ampio da accogliere a schermo numerose informazioni, pur non risultando particolarmente ingombrante al polso.

Giusto per capirsi, lo smartwatch è più minimale e all’occhio meno invasivo di un GTR da 47 mm. Lo schermo è tra i principali pregi di questo indossabile, anche grazie alla tecnologia del pannello OLED, con angoli leggermente arrotondati, che conferiscono maggiore eleganza e un look complessivamente più morbido.

Recensione Amazfit GTS

Lo schermo è protetto da Gorilla Glass 3, dunque con elevata resistenza ai graffi: si tratta di un secondo pregio di non poco conto, tenuto in considerazione che l’orologio è spesso soggetto a potenziali urti.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

Ancora sullo schermo, risulta essere particolarmente luminoso, dunque leggibile e adatto anche a letture sotto la luce diretta del sole. Ha una risoluzione di 348×442, con  una densità di pixel pari a 441 ppi. Nel complesso si tratta di un’ottima unità, sotto tutti i punti di vista: il display è definito, leggibile, luminoso, con una buona capacità di adattarsi automaticamente ai cambi di luce, e soprattutto è in grado di fornire numerosissime informazioni a schermo.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

Il display offre diverse opportunità al software. Ed infatti, basta accendere l’orologio con la watch faces di default, per comprenderne le potenzialità. A schermo vengono visualizzate una miriade di informazioni, come l’ora, il meteo, il battito cardiaco, i passi percorsi, le calorie consumate. Peraltro,  in modo simile a quanto accade su Apple Watch, è possibile personalizzare l’ordine e la tipologia di informazioni visualizzate a schermo, come quando sullo smartwatch Apple si sostituiscono le complicazioni. Il risultato è davvero ottimo: una interfaccia ben organizzata, e tante info sempre visibili sullo schermo.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

A livello visivo, nel complesso, è un orologio che nulla ha da invidiare ad altri competitor, e che riesce anche ad essere originale, posizionandosi a metà tra un Amazfit Bip e un Apple Watch, anche se più sottile e leggero.

A differenza del citato Amazfit, questo GTS ha una struttura più nobile, fatta in alluminio, e pesa appena 25 grammi, quindi particolarmente leggero, adatto ad essere indossato tutto il giorno senza che dia il minimo fastidio. E’ ben progettato, e ben costruito, come del resto tutti gli smartwatch Amazfit. L’attenzione al dettaglio si traduce in una costruzione pulita, senza alcuna sbavatura o imprecisione.

Se vogliamo, l’elemento che più stona in questo “contesto” è il cinturino. E’ in silicone, adatto certamente ad un utilizzo sportivo, ma la qualità poteva essere migliore: non p troppo traspirante, e anche se nella stagione invernale lo si sopporta senza alcuna fatica, siamo pronti a scommettere che in estate sarà necessario sostituirlo.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

Tra le caratteristiche tecniche, segnaliamo la presenza del BT 5.0, una batteria da 220 mAh, in grado di assicurare un’autonomia di 14 giorni, mentre a livello di certificazione il GTS propone la dicitura 5ATM, quindi impermeabile fino a 50 metri. Assente, purtroppo, il modulo NFC, che dunque non consente all’orologio di essere utilizzato per i pagamenti mobili. Presente, invece, il GPS+GLONASS, che assicura al GTS di essere un fedele compagno per l’attività quotidiana, potendo l’orologio tracciare le attività sportive, senza necessità di abbinare lo smartphone.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

Il sistema operativo è pressoché identico a quello in forza al GTR e al Verge, con possibilità di apprezzare nei menù le seguenti voci:

  • Stato, per leggere rapidamente i dati sulle attività giornaliere;
  • Battito, per tracciare il battito cardiaco (opzione che si può raggiungere anche tramite slide dalla home)
  • Esercizio, per tracciare le diverse attività fisiche (corsa, camminata, tapis roulant, ciclismo indoor e outdoor, nuoto in mare e in piscina, ellittica, alpinismo, sci, trail run, e pesi);
  • Attività, registro che tiene traccia degli allenamenti;
  • Meteo, di cui è possibile tenere traccia tramite “complicazione” sulla watch faces;
  • Musica, per il controllo della musica su smartphone,
  • Notifiche
  • Sveglia

Ancora, l’orologio offre la funzione PAI, acronimo per Personal Activity Intelligence, che indica l’attività personale dell’utente, grazie al monitoraggio della frequenza cardiaca. Questo vuol dire, anzitutto, che per sfruttare il PAI è necessario attivare il monitoraggio della frequenza cardiaca “ogni minuto”, riducendo così l’autonomia dello smartwatch.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

Così facendo il PAI offrirà all’utente  informazioni immediati sulle condizioni del corpo: studi di settore hanno confermato che il mantenimento del PAI sopra il punteggio di 100 espone il corpo umano  a minori rischi legati a malattie cardiache, diabete di tipo 2 ed ipertensione.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

Purtroppo, risultano assenti microfono e altoparlante, quindi il GTS non è in grado di assistere l’utente durante le conversazioni telefoniche. Ancora, è assente la possibilità di rispondere alle notifiche in entrata.

Come su tutti gli altri modelli di smartwatch Amazfit, è presente un hub notifiche funzionale, dove vengono mostrate le notifiche in entrata su smartphone da qualsiasi app, quindi con possibilità di leggere dal polso i messaggi in entrata da WhatsApp e da tutte le altre app di messaggistica più utilizzate. Purtroppo, non è possibile rispondere in alcun modo, né tramite risposte pre impostate, né tantomeno tramite emoji o messaggi vocali.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

Naturalmente non manca il sensore per il battito cardiaco, che funziona bene come sui modelli GTR e Verge, anche se inizialmente, alla presentazione in Cina del dispositivo, si era ipotizzata la presenza della funzionalità ECG.

Purtroppo, evidentemente, il GTS non gode dell’hardware necessario. Ad ogni modo, i dati restituiti sul battito cardiaco risultano sempre verosimili, così come precisi sono quelli relativi al calcolo dei passi effettuati, e conseguentemente delle calorie bruciate.

L’app di riferimento è Amazfit, disponibile per iPhone e Android, mentre al momento non è possibile collegarla a Mi Fit. Fortunatamente, nel corso degli ultimi mesi, l’app Amazfit è stata migliorata, tanto da essere in linea con Mi Fit.

La schermata principale dell’app consente di prendere immediatamente visione dei passi effettuati durante il giorno, così come delle ore di sonno, della frequenza cardiaca registrata e del peso, nel caso in cui l’utente abbia collegato una bilancia Xiaomi.

Ancora, grazie all’app è possibile prendere visione dell’esercizio registrato dall’orologio, delle calorie bruciate, e del tempo speso a fare esercizio fisico. L’applicazione Amazfit non è di certo la più completa e complessa quando si tratta di app fitness, ma è comunque sufficiente a fornire un diario complessivo di tutte le funzionalità offerte dal GTS.

Conclusioni

Questo GTS è, probabilmente, la pedina che mancava all’interno di una scacchiera perfetta allestita da Amazfit. E’ l’anello di congiunzione tra il Bip, modello entry level, e il GTR. Del primo riprende le forme, mentre del secondo l’eleganza e alcune caratteristiche tecniche. Al polso è un orologio da poter tenere 24 ore su 24, anche se ci si poteva aspettare di più dal cinturino, comunque intercambiabile.

Recensione Amazfit GTS, l’anello di congiunzione tra il Bip e il GTR

E’ ben costruito, si percepisce immediatamente come un prodotto di fattura premium, e non come uno smartwatch low cost. Il display è di qualità, ed è il pezzo forte di questo dispositivo.

PRO

  • Display ottimo
  • Estetica e assemblaggio
  • Autonomia
  • rapporto qualità prezzo

CONTRO

  • Niente altoparlante e microfono
  • Non si può rispondere alle notifiche
  • Cinturino non all’altezza

Il prezzo è quello giusto: meno di 130 euro. Al momento in cui scriviamo si acquista a 122 euro direttamente a questo indirizzo.

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