Macitynet mette alla prova il drone SJRC F11, che sembra prendere ispirazione dal più blasonato Mavic Pro di DJI. Con quest’ultimo condivide fattore forma, oltre al fatto di essere pieghevole, mentre non mancano caratteristiche tecniche importanti, come GPS, ritorno automatico alla base, modalità seguimi, e altre ancora. Ecco il video della nostra prova.
Come è fatto
SJRC F11 è un drone dalle dimensioni importanti. Non che sia troppo ingombrante e poco trasportabile, ma non si tratta di un drone che sta sul palmo di una mano. E’ simile al Mavic PRO di DJI, ma grazie alle quattro braccia pieghevole riesce ad essere trasportato in uno zaino di piccole dimensioni.
La batteria è posizionata sul dorso del drone, è a sgancio rapido, ma non necessità di essere rimossa per poterla ricaricare. Ed infatti, è presente una porta microUSB, che serve proprio a ricaricarla, accessibile anche quando è installata sul drone. Si tratta di una comodità, perché F11 non necessità di particolari caricabatterie, essendo sufficiente un comune cavo microUSB.
Caratteristiche
Gode di quattro motori brushless, che consentono al drone di essere rapido e sempre reattivo durante gli spostamenti in volo. I motori brushless, inoltre, assicurano una maggiore longevità e non necessitano di manutenzione. In volo il rumore è moderato, anche se di certo si fa sentire, non essendo silenzioso come gli ultimi esemplari di casa DJI.
Sul muso anteriore è presente una telecamera che registra video a 1080p, a 25 fps, con un angolo di visione ampio da 120 gradi. La camera è incastonata nel corpo del drone, quindi protetto dalle plastiche della scocca, non sporgente.
E’ possibile cambiare dal telecomando la sua inclinazione, elemento davvero gradevole, che solitamente non è presente nei droni di questa fascia di prezzo. A livello di costruzione il drone è ben progettato, anche se al tatto le plastiche non sembrano della migliore qualità.
Stando alla lettura della scheda tecnica il drone ha un range di controllo di 1200 metri, ma così non è. Durante i nostri test siamo riusciti ad allontanarci di circa 200/300 metri, non di più. Peraltro, ci trovavamo in una zona di campagna alquanto isolata, sicuramente lontano da interferenze di qualsiasi genere.
Il collegamento tra radiocomando e drone, per quel che concerne la trasmissione del flusso video, avviene tramite la connessione WiFi, che ha ovviamente i suoi limiti: basta allontanarsi di qualche centinaio di metri per avere già qualche lag. Insomma, F11 non gode certamente dei sistemi avanzati dei competitor più blasonati, ma riesce comunque a restituire immagini di volo piacevoli.
Il GPS funziona bene, il drone rimane stabile in volo, e soprattutto riesce a tornare alla base con un semplice click sul pulsante apposito. Si tratta di una protezione anche per chi è alle prime armi, e vuole far rientrare alla base il drone senza doversi preoccupare di fare altro. In una sola occasione abbiamo riscontrato un atterraggio un po’ “brusco” del drone, mentre solitamente la discesa in terra, per l’atterraggio automatico, è avvenuta in modo graduale e impeccabile.
Tra le funzioni di volo avanzate quella “Seguimi”, grazie alla quale il drone seguirà automaticamente il soggetto inquadrato. Sebbene funzioni, non è molto affidabile, soprattutto quando il soggetto inquadrato passa dietro alberi o anche dietro ad altri soggetti: in più occasioni il drone ha cambiato completamente target e non è stato comunque più in grado di seguirci a dovere.
Tra le altre modalità, anche quelle che permettono di avviare scatti e registrazione mediante gesti delle mani: anche in questo caso, non sempre il sistema si è rivelato impeccabile e preciso. Si tratta, allora, di opzioni presenti, ma non principali.
Molto buona, invece, l’autonomia, che sulla carta è dichiarata a 25 minuti. La batteria da 2500 mAh non è riuscita a mantenere in volo il drone per il tempo dichiarato, ma ha superato i 20 minuti circa. In ogni caso, il tempo di volo cambia a seconda delle condizioni atmosferiche e dello stile di guida.
Telecomando e app
Il telecomando è ben progettato, e anche comodo da impugnare. Non solo presenta un dock per lo smartphone sulla parte posteriore, ma sul fondo propone anche due prolungamenti che rendono l’impugnatura ancor più facile e comoda. Dal telecomando è possibile scattare foto e registrare video, così come impostare la velocità del drone e l’inclinazione della fotocamera.
L’app è semplice e di facile utilizzo, con la schermata principale che lascia spazio al flusso video trasmetto in live streaming dalla camera del drone, con le numerose opzioni di volo presenti sulla parte alta.
Come sempre, vi lasciamo ad un filmato che mostra le esatte qualità della camera del drone. Siamo ben lontani da quanto apprezzabile con un Mavic Pro, ma in ogni caso la camera restituisce scorsi apprezzabili. Si tratta di immagini per lo più condivisibili sui social, o da guardare su smartphone o tablet. La stabilizzazione software è presente, anche se non su tre assi, e non manca un piccolo effetto jello. Nel complesso, in ogni caso, si tratta di immagini godibili. Giudicate voi.
Conclusioni
SJRC F11 ha dalla sua le dimensioni compatte, i motori brushless e un’ottima autonomia di volo, il tutto condito con un modulo GPS valido che permetterà il rientro a casa in totale sicurezza nel caso di perdita di segnale o di pericoli vari.
La qualità video non è eccezionale, ma è godibile soprattutto per la visione su smartphone o tablet, e quindi adatta ad una condivisione sui social. Facile da guidare, e anche da trasportare, è un buon punto di partenza per quanti volessero accostarsi al mondo dei droni per la prima volta.
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PRO
- Motori brushless
- Autonomia
- Facilità d’uso
- Modulo GPS
CONTRO
- Qualità video solo sufficiente