Satechi USB-C Pro HUB è un HUB Thunderbolt 3/USB-C pensato per i MacBook Pro soprattutto, data l’affinità di Design con il portatile di Apple. La particolarità più importante è senza dubbio il fatto di operare direttamente, senza cavi, una scelta operativa, più che di stile.
Per il resto una connessione molto capace che porta velocità e una larghezza di banda più efficace specie nel video. L’abbiamo provato per qualche settimana, vediamo com’è andato.
Form Factor
Chiunque oggi acquisti un MacBook Pro oppure Air (soprattutto) deve fare i conti con HUB esterni, adattatori, lettori di schede e porte di alimentazione, perché il minimalismo di Apple è bello da vedere, ma poco si sposa con la praticità del lavoro quotidiano.
Un adattatore USB può essere una scelta economica, ma già dopo qualche utilizzo ci si accorge che serve qualche cosa di più per ottimizzare le (sempre) poche porte a disposizione (e seppur di meno, il discorso vale anche per computer Desktop).
Le soluzioni in questo ambito sono moltissime: possiamo avere un HUB senza alimentazione con un cavo snodabile (come ad esempio il Caldigit SOHO Dock), pratico ma che per funzionare bene ha bisogno di una scrivania su cui appoggiarsi, oppure una soluzione più potente, come il Caldigit TS3 Plus, sicuramente uno dei migliori HUB, ma che per propria natura non può funzionare in mobilità.
Ci sono anche soluzioni molto particolari, come il Satechi Type-C Aluminum Stand & Hub for Mac Mini (anche nella sua recente versione per Mac mini M1) che però sono strettamente legati ad un modello di computer.
Per questa recensione abbiamo optato per il nuovo Satechi USB-C Pro HUB, la cui forma è particolare (non necessitano di un cavo ma collegandosi direttamente al Mac) ma che diversamente da molti altri HUB offre una porta Thunderbolt 3 da non sottovalutare.
Fuori dalla scatola
Dentro la scatola l’HUB e… nient’altro, d’altra parte non è che serva nulla: lo si collega ad un MacBook Pro ed è pronto.
Le dimensioni parlano di un piccolo parallelepipedo di 11.43 x 2.79 x 1.02 cm al peso di 39.6 grammi: sostanzialmente è un accendino un po’ più alto e molto leggero, volendo ci sta anche in tasca dei pantaloni, trovandosi a suo agio in qualsiasi borsa o zaino.
Da un lato sono presenti i due connettori USB-C da mettere sul MacBook Pro (noi l’abbiamo testato su un modello da 13″ del 2018 ma lo standard è identico a tutti i MacBook con almeno due prese USB-C/Thunderbolt attualmente in commercio), da usare per comunicare.
Non abbiamo dati in merito da parte del costruttore, ma probabilmente una delle due porte è utilizzata per il passaggio dati e l’altra per l’alimentazione, oltre al fatto che l’aderenza dell’HUB con due porte è migliore rispetto ad una sola.
Quasi tutto su un lato
I connettori sono tutti quasi su un lato, a parte quello HDMI che invece è ospitato da solo sul lato corto. Il numero non è da sottovalutare: due porte USB-A a 5 Gbit, 1 USB-C a 5 Gbit, 1 porta Thunderbolt 3 a 40 Gbit, 1 porta HDMI capace di reggere un display 4K a 60 Hz e un lettore di schede SD e MicroSD.
Una curiosità: la porta Thunderbolt 3 (la prima in alto) è tale, anche se nel sito è riportata come porta USB-C. Collegando il MacBook Pro ad un Mac mini via Thunderbolt 3 in Target (Modalità di destinazione, disponibile da Preferenze di sistema>Disco di avvio), il display mostrava solo il simbolo Thunderbolt. Questo aspetto è avallato anche dal passaggio dati, che Satechi dichiara sino a 40 Gbit, tipico di Thunderbolt 3.
Ci sono delle attenzioni da considerare nell’utilizzo del Satechi USB-C Pro HUB: per il collegamento di un video esterno, i MacBook Pro con M1 sono supportati solo in duplicazione schermo, le due porte USB-A supportano la ricarica di Device esterni, ma solo uno alla volta, mentre il costruttore sconsiglia l’uso di lettori ottici CD/DVD (incluso il Superdrive). Durante le nostre prove, l’HUB ha alimentato correttamente un iPhone (via USB-A) e supportato l’utilizzo di un disco meccanico da 2,5″ (il WD_Black P10), non avendo a disposizione un lettore CD o DVD esterno.
Infine, la differenza tra le due porte veloci è notevole (una Thunderbolt l’altra “solo” USB-C), ma solo per dischi molto veloci, in particolare per quelli Thunderbolt 3 (come il G-Technology G-Drive Mobile SSD), mentre per i dischi più “accessibili” come l’SSD portatile SanDisk Extreme V2 la differenza non è sentita.
Come funziona
Data la bella stagione, abbiamo utilizzato l’HUB portatile per diverse “missioni” in giro per Milano sempre collegato al nostro MacBook Pro, anche nello zaino (ma attenzione, il nostro zaino Razer Rogue 15.6 Backpack V2 ospita il portatile in verticale, con l’HUB nella parte superiore, per le borse con tasca orizzontale serve più attenzione).
Una volta tirato fuori il portatile dallo zaino, la praticità dell’HUB è palese, perché si inizia subito a lavorare: altri HUB devono essere staccati prima di alloggiare il portatile in borsa.
Utilizzando prevalentemente un disco SSD via USB-C la differenza tra le porte non è risultata determinante (ma potrebbe diventarlo con altri accessori) e ad ogni caso, l’HUB ha supportato l’utilizzo di un disco, due chiavette USB-A (una con illuminazione) e una scheda MicroSD all’interno, senza battere ciglio tutte contemporaneamente.
Chi scrive non utilizza l’alimentatore ufficiale di Apple, preferendo per qualche cosa di più versatile, e abbiamo scoperto che l’alimentazione può passare indifferentemente tra i due connettori USB-C, il che è un grande vantaggio quando state lavorando e non dovete scollegare un disco per collegare l’unità di ricarica, potendo usare l’altra porta.
Infine una menzione per l’uscita video: molti degli HUB USB-C economici hanno una uscita video HDMI che permette sino a 30 Hz, mentre qui il 4K è garantito a 60 Hz, che visivamente si trasforma in un segnale più morbido e meno sfarfallato (che poi è l’unica soluzione se volete giocare).
Considerazioni
Questo HUB esterno, che sul sito di SATECHI si trova al prezzo standard di 99 Dollari, lo potete avere a 89 Euro su Amazon.it, un prezzo un po’ alto per un classico HUB USB-C, ma del tutto proporzionato per un modello Thunderbolt 3, molto più capace sia in velocità di trasferimento dei dati (il doppio) sia per la connettività video, che passa da un segnale da 30 Hz (utile solo per il Finder e Office) a uno da 60 Hz (con cui ci potete fare tutto, soprattutto la parte multimediale).
Il Satechi USB-C Pro è un accessorio molto importante e utilissimo, nato per essere la spalla ideale di un MacBook Pro, sia per quanto riguarda il design sia sotto il punto di vista delle prestazioni.
Qualche attenzione nei collegamenti è d’obbligo, ma niente di così apocalittico, e con il vantaggio di poterlo lasciare sempre collegato, anche nello zaino (verticale), perché alcune volte quei 10 secondi contano davvero.
Pro:
• Design interessante e comodo
• Potente grazie al Thunderbolt 3
• Uscita video a 60 Hz
Contro:
• Attenzione a come lo mettete in borsa
• Su Mac M1 solo duplicazione video
• Prezzo importante
Prezzo:
• 89,00 Euro
Satechi USB-C Pro è disponibile direttamente dal sito web della casa madre oppure lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it in tre colori diversi.