SanDisk, marchio molto cono0sciuto in ottica memorie a stato solido e accessori per mobile, ci riprova con il Wireless Charger Sync 10W, un device che unisce un caricabatterie per iPhone o Android ad un sistema di backup via Bluetooth per conservare i propri dati in locale.
I miglioramenti rispetto alla prima versione sono evidenti soprattutto nell’affidabilità e nella velocità: noi l’abbiamo messo alla prova, evidenziando le differenze con il primo modello, per chi già lo possiede e anche per chi vuole un caricabatterie con qualche funzione in più.
Dimensioni importanti
SanDisk Wireless Charger Sync 10W nasce dall’evoluzione della prima SanDisk iXpand Wireless Charger del 2019, che a sua volta era l’evoluzione della base di ricarica con backup (ma senza carica a induzione) di due anni prima.
Esteticamente, questa evoluzione è tutta all’interno, anche perché la base appare identica al precedente modello, che già si distingueva per il design molto in stile Apple, anche le dimensioni sono effettivamente importanti.
Dal punto di vista costruttivo abbiamo una base ellittica di circa 18 cm di lunghezza per 10 di larghezza e 2 di profondità. La parte superiore è coperta con una gomma di colore bianco morbida e viscosa, adatta a trattenere il telefono durante la ricarica evitando che si sposti. La parte sottostante è sempre di gomma viscosa (per evitare che la base si sposti con un semplice tocco) con una cintura di plastica bianca.
In uno dei lati corti trovano posto il connettore per l’alimentazione (con alimentatore esterno) e il connettore MicroUSB (ci aspettavamo una USB-C) per il collegamento ad un computer e il recupero dei dati in modo sicuro. In aggiunta a questo, nella parte inferiore trova posto un piccolo pulsante di reset, utile ad esempio se si cambia proprietario e abbinamento.
Come backup
Una volta posizionato il SanDisk Wireless Charger Sync 10W, basta scaricare l’App nello smartphone e seguire le istruzioni per completare la fase di installazione, nella quale si abbina caricabatterie e telefono.
Una volta eseguite le operazioni di ruotine, la base è pronta per operare: per attivarla basta posizionarci il telefono sopra e il backup parte subito, la prima volta mettendoci un po’ di più mentre dalla seconda è molto più veloce.
Il device avvisa anche l’utente che le operazioni di ricarica e di backup possono aumentare la temperatura dello smartphone, anche se prova alla mano l’aumento di temperatura è contenuto. La base inoltre bilancia in modo automatico la potenza tra la ricarica e il backup a seconda delle necessità.
Il backup copia le foto, i video e i contatti dal telefono alla base: per il recupero ci si affida all’app, che funziona molto bene. Su questo punto serve sottolineare che, rispetto alla prima versione, adesso tutto funziona in modo perfetto, mentre nella prima versione qua e la qualche intoppo c’era stato, parzialmente recuperato dai numerosi aggiornamenti, mentre qui evidentemente SanDisk è intervenuta anche sull’hardware, perché nelle nostre numerose prove non c’è mai stato problema alcuno.
Il funzionamento è regolato da un piccolo LED posto nella parte opposta dei connettori che avvisa dello stato in base al colore e alla pulsazione.
Come caricabatterie
La funzione caricabatterie non è secondaria a quella di backup e come detto si integra in modo del tutto naturale. Anche qui i miglioramenti sono evidenti, con una ricarica molto più veloce di prima.
Con un iPhone 8 la ricarica è passata dal 7% al 44% in trenta minuti (come si vede nello screen), mentre nel vecchio modello si raggiungeva il 35% in 41 minuti.
Come dicevamo nella fase iniziale lo smartphone propone una temperatura più alta, ma l’incremento è contenuto e non abbiamo notato disagi di alcun tipo: durante la fase di test il caricabatterie è rimasto a fianco del Mac mini senza problemi.
La carica funziona anche con una cover: noi abbiamo provato con una cover in gomma senza problemi, mentre potrebbe esserci qualche limite con cover in metallo o altri materiali che impediscono l’induzione.
Buona la seconda
La seconda incarnazione del SanDisk Wireless Charger Sync nasce sotto una buona stella con risultati ottimi sia sotto il punto di vista del backup, del tutto automatico e silenzioso, sia sotto il profilo della ricarica a induzione, ora veloce, per tutti gli Android di fascia medio alta e gli iPhone dal modello 8 in poi.
La funzione di backup automatico è molto comoda: iPhone ad esempio ha una funzione di backup automatica via iCloud che però da una parte si attiva solo sotto rete Wi-Fi, dall’altra necessita di un incremento di spazio via iCloud a pagamento.
SanDisk Wireless Charger Sync invece propone una funzione via hardware, sicura e silenziosa, per la quale tra l’altro, una volta impostata l’App la prima volta, non dovete proprio fare null’altro perché si attiva ed esegue in modo del tutto automatico.
Il costo è più alto di un normale caricabatterie wireless, ma contiene una memoria a stato solido interna, nel nostro caso da 256 GB e un sistema software da non sottovalutare.
Se vi serve un sistema di backup hardware per il vostro smartphone e non avete un computer a disposizione, la soluzione di SanDisk è più che consigliata, come lo è anche per chi cerca un caricabatterie wireless da mettere sul comodino, ma con qualche funzione in più.
Pro:
• Carica veloce, molto meglio del modello precedente
• Design interessante, anche se le dimensioni sono importanti
• Sistema di backup foto e contatti integrato
Contro:
• Il costo è importante
Prezzo:
• 160,99 Euro (modello da 256 GB)
• 114,99 Euro (modello da 128 GB)
SanDisk Wireless Charger Sync 10W è disponibile a partire dal sito della casa madre oppure lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it.