Piccolo, discreto e con un design che sta bene sulla scrivania, il nuovo SanDisk Desk Drive Desktop SSD è la risposta di SanDisk (e di Western Digital, dello stesso gruppo) agli utenti che vogliono un prodotto per il backup veloce, ma anche molto capace in termini di spazio, finalmente ad un prezzo accettabile.
Due connettori
La scatola che ospita il SanDisk Desk Drive Desktop SSD è di cartone serigrafato, con una grafica moderna ma allo stesso tempo semplice: al suo interno un sagomato grezzo di cartone ospita il disco vero e proprio, l’alimentatore (poi vedremo perché), un cavo USB-C/USB-C, e due adattatori, uno per l’alimentazione italiana e un secondo per la connessione ad una porta USB-A (ma sarebbe un peccato).
Il disco da solo misura 99,2 mm x 99,2 mm x 40,2 mm per un peso di 268 grammi (nel taglio da 8 TB), ma non lasciatevi ingannare dalla piccola forma (un po’ bizzarra) che sembra un uovo tagliato sopra e sotto, il disco è un modello Desktop, non è mobile (per quello c’è l’ottimo SSD portatile SanDisk Extreme V2).
La superficie è in plastica liscia grigio scuro, quasi nero, tagliata a metà da una striscia di colore arancione, un accostamento di colori tipico dei modelli di fascia media di SanDisk.
Gli unici vezzi sono il logo SanDisk nella parte superiore (in leggero rilievo) e i due connettori nella parte posteriore, uno USB-C (3.2 Gen 2×1) e uno per la carica energetica.
La dipendenza dall’alimentatore, lo ammettiamo, ci ha lasciato un po’ perplessi: siamo abituati a vedere dischi SSD anche di 4 TB che usano solo il cavo USB-C sia per i dati che per l’alimentazione, ma a domanda diretta SanDisk ci ha rassicurato, dicendo che l’alimentazione offre una maggiore stabilità dell’unita SSD (probabilmente M.2) interna, in particolare per il taglio da 8 TB.
L’alimentazione è un po’ una scocciatura, ma se è per la stabilità è la benvenuta: e comunque per una unità desktop l’alimentazione è una costante, anche per tagli inferiori.
8 TB di spazio a velocità SSD
Per la recensione abbiamo ricevuto l’unità con il taglio più grande, da 8 TB di spazio, un modello davvero molto generoso: la capacità è infatti la più grande novità, soprattutto guardando il mercato.
Volendo equiparare l’offerta, l’unico modo pare quello di costruirsi una unità in casa, acquistando una memoria M.2 da 8 TB e un case in grado di contenerla, operazioni molto semplici sulla carta, ma che in realtà non offrono l’affidabilità del SanDisk Desk Drive SSD, ad un prezzo sicuramente superiore.
Con un dato, allarmante, di 328 milioni di TB di data creati ogni giorno nel mondo, è normale che le esigenze di spazio si allarghino, e anche se 8 TB sembrano tanti oggi, in un mondo che oramai si sta stabilizzando sul 4K per i video anche personali, arriverà presto la necessità di chiedere più spazio locale, considerato anche il costo.
In termini di velocità, il disco sé è comportato molto bene: i 1.000 MB/s teorici sono stati avvicinati da dati molto confortanti, come si vede nello screenshot poco più sotto, con prove ottenute con un MacBook Pro con M3 Pro.
Durante tutta l’attività il disco si è scaldato (il test è stato condotto nel mese di Luglio a Milano, quindi con temperature decisamente alte), ma la temperatura non è mai risultata eccessiva, di contro, il disco è davvero silenzioso e non produce alcuna vibrazione, fattori che non sono affatto da sottovalutare nella scelta di una unità Desktop che, tipicamente, sta accesa tutto il giorno.
Acronis in omaggio
Una volta iniziato ad usare il disco, si copre subito la prima sorpresa: per tutti quelli che acquistano il disco, c’è il software “Acronis True Image per Western Digital” disponibile per Windows e macOS, sbloccato e utilizzabile su questa e su tutte le unità SanDisk e Western Digital.
L’App, una versione ad hoc del classico software Acronis, è pensata per le classiche operazioni di base: backup incrementale, ripristino, clonazione di un disco e scansione dei file e quarantena per i malware.
Le operazioni sono semplici, e c’è un manuale in PDF anche in italiano che guida in tutte le fasi, passo passo.
Ovviamente l’utente è libero di usare altri tipi di software, a scelta personale, partendo da Time Machine (incluso in macOS) a software di terze parti (qui ci troviamo molto bene con Get Backup Pro 3).
Acronis True Image per Western Digital si è dimostrato comunque capace, anche se il funzionamento è elementare e la gestione dell’archivio, in un formato non aperto, è una scelta che deve essere fatta con attenzione.
Conclusioni
Con SanDisk Desk Drive Desktop SSD ci troviamo, nel mentre che sono scritte queste righe, di fronte ad un modello abbastanza singolare nel mercato: pensato per gli utenti consumer che vogliono archiviare foto, video e file di ogni genere sino al professionista che invece fa dell’archivio la propria ricchezza.
Soluzioni di questo tipo nella stessa fascia di mercato non ne esistono e come detto, specie per il taglio da 8 TB, serve costruirsi una unità in casa, con minore stabilità operativa, caratteristica molto importante. Oppure andare su soluzioni più professionali, ma con costi molto più importanti.
Il prezzo, inferiore ai 500 Euro per il taglio piccolo da 4 TB e appena sopra gli 800 Euro per quello grande da 8 TB è sicuramente ottimo e stabilirà un confronto interessante con la concorrenza futura, che sicuramente non tarderà, ma che al momento manca di un prodotto simile per capacità, velocità e prezzo.
Pro:
• Ottimo rapporto prezzo prestazioni
• L’alimentazione aumenta la stabilità
• Silenzioso, privo di vibrazioni, velocissimo
Contro:
• L’alimentazione costringe ad una presa in più
• Il backup del software a corredo usa un formato non standard
Prezzo:
• 447,99 € (4 TB)
• 807,99 € (8 TB)
SanDisk Desk Drive SSD è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it nella versione da 4 TB e 8 TB.
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