Quando si parla di Realme non nascondiamo le alte aspettative. Questo perché, nel tempo, il brand è stato uno tra quelli che più è riuscito a soddisfare il rapporto qualità prezzo. Smartphone come Realme GT Master Edition, o Realme Gt 2 Pro, hanno in passato colto completamente nel segno, proponendo all’utenza, rispettivamente, medio e top di gamma, a prezzi più che giusti. Con realme 11 Pro Plus 5G l’intento dell’azienda è piuttosto chiaro: impressionare dal punto di vista estetico, senza dimenticarsi del reparto multimediale. Ecco il perché.
Salteremo i convenevoli, come ad esempio l’unboxing, che invece potrete apprezzare a questo indirizzo. Classico pack giallo e dotazione piuttosto completa, con pellicola pre applicata, cover trasparente che non guasta, e caricatore da ben 100 W.
Estetica
Mai come in questo caso è davvero doveroso dare uno sguardo all’estetica. Oltre che nella classica versione nera, più classica e tradizionale, realme 11 Pro Plus 5G è disponibile anche nelle varianti in pelle, Beige e Verde oliva, quest’ultima in prova. I gusti personali non si discutono certamente, ma certamente il dispositivo è uno dei più particolari disponibili al momento sul mercato. Sia la versione beige, che quella verde oliva, mostrano una cura per i particolari non indifferente, con un inserto al centro che simula la chiusura di una cerniera lampo.
Il retro è rifinito in modo egregio: è come avere una back cover in pelle, che non appesantisce l’estetica, e che invece si sente proprio parte del terminale stesso. Perché, in effetti, lo è. Il touch and feel è ottimo, possibilmente incrementa l’esperienza d’uso, con una presa forte e salda, che renderà la presa molto più sicura, rispetto ad altri smartphone con retro liscio.
La collaborazione con l’ex designer GUCCI, Matteo Menotto, è assolutamente promossa a pieni voti: realme 11 Pro Plus è un terminale perfettamente riconoscibile e si distingue davvero dalla massa di smartphone al momento presenti sul mercato. Messo a “testa in giù”, il dispositivo si farà certamente riconoscere.
La parte anteriore, invece, presenta un pannello da 6,7 pollici, che compre praticamente l’intero frontale, con cornici assolutamente ridotte ai lati, ma anche sui bordi inferiore e superiore. La camera punch hole sulla parte alta dello schermo è l’unico elemento che si nota. Il display curva leggermente ai lati, cosa che potrebbe infastidire gli amanti del design flat, ma questo permette di avere un’impugnatura piuttosto comoda, anche per via del retro in pelle che migliora il grip complessivo. Il tutto, considerando anche che il terminale ha delle dimensioni piuttosto generose: ancora una volta, lo spessore ridotto a 8,7 mm, e il peso tutto comatosi contenuto a 189 grammi, aiutano a tenerlo bene in mano.
Nel complesso, pur non dimenticandoci che siamo di fronte ad un medio gamma, sembra di avere per le mani un dispositivo particolarmente premium.
Display
Anche all’accensione del display la sensazione è quella di un top di gamma. Pannello AMOLED curvo, risoluzione Full HD+ (che non ci stancheremo di dire essere più che sufficiente per uno smartphone), frequenza di aggiornamento di 120 Hz, gamma di colori DCI-P3 al 100% e una buona luminosità, con picco di 950 nits. Quello che manca, scavando un po’ più in profondità, è una protezione Gorilla Glass. State attenti, dunque, ad utilizzarlo sempre con la pellicola, per evitare graffi.
Lo schermo offre diverse modalità di colore, che potranno accontentare davvero tutti. Da quella vivace, con tonalità già accese, a quella brillanti, per chi ama i colori davvero saturi. C’è anche la modalità Naturale, che in confronto alle prime due sembra davvero più riposante per gli occhi, mentre la modalità Cinematografica, consigliata per la riproduzione di contenuti multimediali con tonalità più fedeli.
Anche in questo caso, il display viene promosso a pieni voti, ma sappiate che sarà più delicato rispetto ad altri con protezione Gorilla Glass. Nel nostro utilizzo piuttosto massiccio, in ogni caso, non abbiamo riscontrato alcun danno al display, neppure quando abbiamo messo il dispositivi all’interno di zaini e borse.
Scheda Tecnica
- Software: Android 13 con Realme UI 4.0
- Schermo: AMOLED curvo FHD+ da 6,7 pollici con frequenza di aggiornamento di 120Hz
- CPU: SoC MediaTek Dimensity 7050
- GPU: Mali-G68 MC4
- RAM: fino a 12 GB
- Archiviazione: fino a 1 TB
- Telecamere posteriori:200MP+8MP+2MP
- Fotocamera anteriore: 32 MP
- Batteria: 5000 mAh
- Ricarica: 100W
- Misure: 161.6 x 73.9 x 8.7 mm
- Peso: 189 grammi
- Connettività: 5G, 4G LTE, Bluetooth 5.3, WiFi 802.11 a/b/g/n/ac/6, USB-C
Uso quotidiano
Il Realme 11 Pro+ è il primo smartphone in prova con il chipset Dimensity 7050 5G di MediaTek. Non è esattamente un nuovo chipset, in quanto è praticamente un Dimensity 1080 rinominato. Per capirci, lo stesso all’interno del Realme 10 Pro+, un piccolo miglioramento rispetto al chip Dimensity 920 5G all’interno del Realme 9 Pro+.
Si tratta di un chipset con un processore octa-core con due core di prestazioni Cortex-A78 con clock a 2,6 GHz e sei Cortex-A55 con clock a 2,0 GHz. La GPU è Mali-G68 MC4 e il chipset è ancora costruito sul processo a 6 nm.
Nell’uso quotidiano realme 11 Pro Plus 5G funziona bene, fluido, veloce e reattivo. A primo impatto il terminale restituisce una buona sensazione anche sulle prestazioni, mostrandosi solido e non prestando il fianco a particolari problematiche.
Navigazione web, uso dei social, delle app di messaggistica, tutto fila liscio. Anche l’uso di app di produttività, come le mail, software per la scrittura, l’utilizzo dei PDF, l’uso di app per la creazione di documenti. Non c’è nulla che ci abbia mostrato incertezze.
Il problema arriva se siete utente appassionati ai numeri. Aprendo una qualsiasi app per i benchmark vi crollerà il mito. Lo abbiamo messo a diretto confronto con uno Snapdragon 7 Gen 2: non c’è paragone, realme 11 Pro Plus 5G è, sulla carta nettamente inferiore, con risultati davvero distanti in ogni categoria analizzabile.
Insomma, la lettura dei dati numerici deluderà, ma nell’uso quotidiano realme 11 Pro Plus è attrezzato per gestire attività pesanti e giochi occasionali senza intoppi e senza lag.
Fotocamera
Non è solo il “lato B” ad attirare di questo terminale, ma anche la configurazione tripla delle camere posteriore, dove svetta un sensore principale da 200 MP, che offre capacità di zoom 4X senza perdita di qualità. Al suo fianco, anche un sensore ultrawide da 8MP e un obiettivo marco da 2MP.
A differenza del processore, la qualità delle fotografie di questo realme 11 Pro Plus è nettamente superiore rispetto a quella del suo predecessore. Il sensore principale da 200 MP fa uso del sensore Samsung HP3 e propone un’apertura f/1.69, con supporto OIS. Le immagini scattate con questo sensore sono assolutamente orrire, ricche di dettagli, nitide e riescono a catturare i colori in modo accurato.
Anche gli scatti in condizioni di scarsa illuminazione risultano comunque buoni, con un buon grado di dettaglio.
La fotocamera principale salva le foto da 12,5 MP nella sua modalità predefinita. Già questi stati, come sopra accennato, sono ottimi: non c’è rumore, e sia il contrasto, che la gamma dinamica risultano assolutamente promossi.
Quando si scatta con zoom 2X, le immagini mantengono pressoché tutti i dettagli, mentre lo zoom 4x non ci sembra mantenere la promessa iniziale “senza perdita di qualità”. In quest’ultimo caso è visibile del rumore nella foto, non troppo, mentre i colori rimangono realistici.
Quanto agli scatti da 200 MP, risultano leggermente artificiali, come se venissero corretti da algoritmi complessi. In quest’ultimo caso le foto con zoom 4X sono piuttosto utilizzabili. Vi lasciamo alla galleria fotografica per le immagini scattate a 200 MP.
La modalità Ritratto è impostata sullo zoom 2x e i ritratti sono assolutamente buoni. La resa del soggetto è buona, il dettaglio è accettabile, i colori sono realistici e la gamma dinamica è ampia, potenziata dall’Auto HDR. In questo caso, però, il consiglio è quello di scattare in condizioni di luce ideale per evitare ritratti escono rumorosi.
Anche la camera ultrawide restituisce, in condizione di luce ottimale, scatti piuttosto soddisfacenti, anche in considerazione della fascia di prezzo del terminale. Nulla da dire, invece, sulle foto macro da 2MP, che come al solito deluderanno su questi tutti i fronti.
La modalità notte, per gli scatti in notturna, è presente, ma solo sulla fotocamera principale con zoom 1x, oltre che su quella ultrawide. Questa modalità aiuta ad ottenere foto nettamente più luminose, con una piacevole saturazione del colore e una pressoché totale riduzione del rumore.
Video
Quanto ai video Realme 11 Pro Plus riesce a catturare filmati con tutte le telecamere tranne che con la macro. La fotocamera principale registra video fino a 4K a 30 fps, o 1080p fino a 60 fps. Il sensore ultrawide e selfie sono limitati all’acquisizione video 1080p@30fps.
C’è anche un’opzione Ultra stabilizzata disponibile sul Realme 11 Pro Plus, che utilizza la fotocamera principale a 1080p@60fps e ritagli piuttosto evidenti, in modo da poter ottenere filmati stabilizzati, simili a quelli di un’action cam.
I video 4K della fotocamera principale sono buoni e offrono dettagli importanti, zero rumore e un’ampia gamma dinamica.
Autonomia e ricarica
Se la prima notte ha mostrato una scarica della percentuale della batteria anomale, nei giorni a seguire e per tutto il testo, la batteria si è completamente assestata su buoni risultati. Uso particolarmente intenso, per quel che riguarda la produttività e il gioco casual nel corso della giornata, ci ha portato a sera sempre con un margine del 20% di autonomia.
In ogni caso, non preoccupa più di tanto l’autonomia, considerando il supporto alla ricarica cablata da 100 W. Questo fa sì che il terminale si carichi praticamente del 50% in 10 minuti. Una carica completa avviene, invece, in circa mezz’ora.
Conclusioni
Questo realme 11 Pro Plus è il terminale perfetto per chi ricerca un design particolare, ovviamente nelle versioni in pelle vegana. Il prezzo è assolutamente competitivo se si guarda all’estetica così ricercata. Anche il reparto multimediale è assolutamente promosso per la fascia di prezzo media, così come la ricarica super veloce sarà un valore aggiunto per tutti coloro che non hanno molto tempo da dedicare alla presa elettrica.
Non è il terminale più veloce sulla carta, ed anzi i test di benchmark vi deluderanno. Sappiate, però, che nel quotidiano il terminale funziona egregiamente. Quello che non ci è piaciuto è l’enorme quantità di bloataware preinstallata, ossia software di terze parti, come giochi e app, che fortunatamente possono essere rimossi manualmente.
E’ destinato a tutti coloro che ricercano un design accattivante e un buon camera phone ad un prezzo accessibile.
PRO
- Esteticamente valido
- La cover posteriore in pelle ha il suo perché
- Ricarica 100W
- Fotocamera primaria di livello
CONTRO
- Sulla carta il processore non mostra i muscoli
- Fotocamera Macro e Selfie discutibile
- Niente certificazione IP67
- colmo di bloataware
Su Amazon lo acquistate a partire da 479 euro direttamente a questo indirizzo.