A cavallo del 2019 e 2020 Razer ha presentato, incluso questo nuovo Razer Viper Mini, ben tre modelli di Viper: il primo a filo, un secondo wireless e questo modello più piccolo, che potrebbe essere ideale per chi ha mani più minute ma anche per chi semplicemente cerca un modello più contenuto che stia nello zaino.
Anche se a prima vista il modello sembra una versione più piccola del Viper a filo, in realtà ne è un po’ l’evoluzione, ereditando alcuni aspetti del modello Ultimate, e risultando per cui un eccellente compromesso tra tecnologia e fascia di prezzo.
Razer Viper Mini, la recensione
Filo di cotone
La scatola è abbastanza austera, con dentro il mouse, un piccolo (inevitabile) libretto, l’elegante foglio di presentazione e gli adesivi e basta introdurre il connettore USB nel Mac per poterlo usare al volo.
Con Windows 10 il mouse scarica e installa, previa autorizzazione, i driver Synapse 3.0 al volo, mentre su Mac il mouse funziona bene ma con solo le funzioni standard.
La prima cosa che si nota preparandolo è il cavo di collegamento (con connettore USB 3.0, qui una tiratina d’orecchi a Razer per il poco coraggio verso USB-C) in tessuto simil cotone morbido, che rende molto difficile la presenza di nodi e che sta bene sulla scrivania perché non è mai d’ingombro.
Più fratello degli altri
La forma del Razer Viper Mini è uguale a quella del Viper e del Viper Ultimate, se non in piccoli dettagli, ma come abbiamo detto all’inizio, sostanzialmente si tratta di un modello di mezzo, che eredita alcune chicche dal fratello maggiore Ultimate, ma restando nella fascia di prezzo del modello Viper a filo.
La dimensione è di quasi 11,8 cm di lunghezza per 5,3 di larghezza, pochi millimetri in meno degli altri fratelli più grandi, quindi il nome Mini ci sta ma si tratta di poca roba, non è sicuramente un nano.
Il peso però è diminuito, 61g invece che 74, il che ne fa uno dei più leggeri mouse a filo da gioco nel mercato, se non il più leggero tra quelli della stessa fascia di prezzo.
Il peso in effetti è quello che stupisce di più, specie se usato (come è consuetudine per un mouse del genere) con un tappeto tattico da gamer (noi abbiamo usato questo) che ne ammorbidisce il movimento e aumenta la precisione.
La forma è ambidestra, per cui ottimi per chi è mancino, e non pretende mani grandi, le signorine sono le benvenute, così come i più piccoli.
8.500 motivi per usarlo
Il sensore ottico a 8.500 dpi è molto buono, unitamente alla leggerezza del prodotto e ai piedini in PTFE (0,8 mm di spessore), un materiale che favorisce il movimento rapido ma non lede la precisione.
Il processore interno non è al livello del Viper Ultimate, alla fine si attesta in una categoria inferiore, ma resta comunque molto valido e una interessantissima alternativa nei mouse a filo e ovviamente superiore, e non di poco, a tutti i mouse commerciali.
L’illuminazione Chroma appare sul dorso, nel marchio, ma anche nella parte sottostante dietro, sincronizzata con quella del logo, sino a che non si interviene con i driver.
Il Razer Viper Mini ospita sei pulsanti Hyperesponse programmabili in modo indipendente, con Switch ottico Razer, certificato sino a 50 milioni di clic (per chi non è del mestiere, si stima che una persona normale produca un numero di clic dai 70 ai 100 milioni in tutta la sua vita, chi gioca sta su valori un po’ più alti): al di la della vita, molto lunga, piace molto il clic ottico che oltre ad essere preciso (ed evita clic involontari) offre un rumore metallico piacevole e singolare.
Il pulsante superiore permette lo switch al volo della risoluzione (livelli predefiniti: 400/800/1600/3200/6400), un fattore che a noi è piaciuto meno di quello adottato negli ultimi mouse dove il pulsante era posto nella scocca sotto, perché può capitare di toccarlo per sbaglio con un cambio di velocità spesso inopportuno.
Infine la rotella, gommata e tattile da gioco, è molto precisa e utile, non solo in ambito gamer, ma per chiunque utilizzi Applicazioni di precisione.
Come funziona
Provato su un tappetino per gamer, il mouse è leggerissimo, non tanto piccolo (chi scrive arrivava da un Basilisk Ultimate, molto più grande) e veloce, tuttavia resta ferma la sensazione di precisione data da un chip interno di tutto rispetto (lo scalino verso il Basilisk Ultimate o il Viper Ultimate si sente ma solo in mani esperte).
Il cavo è molto buono, non si intreccia mai e offre una morbidezza utile quando si hanno molti fili: infine la bellezza dell’effetto Chroma qui è presente, ma non ingombrante, seppure in un mouse a filo Razer poteva di certo osare un po’ di più.
I piedini in PTFE offrono una ottima superficie, e questo è forse il miglioramento più eclatante rispetto al Viper precedente, non solo esteticamente, ma anche come sensazione durante l’uso, con tappetino o senza.
Manca come già evidenziato, un connettore USB-C, ci si aspettava più coraggio da parte di Razer nel 2020, oppure un adattatore nella confezione, dato che nel mondo gamer l’uso dell’USB-C e Thunderbolt è oramai naturale.
Considerazioni
Per chi vuole un mouse preciso, non ingombrante, a filo (per non intercorrere in problemi di batteria, pairing o interferenze) questo nuovo Razer Viper Mini è una ottima soluzione, ad un prezzo senza dubbio interessante, mettendo sul piatto le potenzialità e la bellezza del design.
Speriamo che con il tempo Razer cambi idea e torni a proporre i driver anche per Mac, per poterlo personalizzare meglio, tuttavia anche nella sua forma base questo Viper è già un ottimo prodotto per chi gioca, o comunque per chi ha bisogno di un mouse con rotella.
Pro:
• Design elegante e aggressivo
• Tecnologia sopraffina
• Piccolo e molto leggero
Contro:
• Mancano i driver specifici per Mac
Prezzo:
• 49,99 Euro
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Della stessa famiglia fa parte anche Razer Viper Ultimate: anche di questo potete approfondire l’argomento dando un’occhiata alla nostra recensione.