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Recensione Razer Ouroboros, il mouse per chi gioca sul serio

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Negli ultimi anni i videogiochi hanno avuto una crescita tale da divenire, sempre più spesso, un fenomeno di costume all’interno della società: si pensi al Wii, alle infiltrazioni nel mondo di Hollywood da parte di titoli puramente videoludici (Tomb Rider, Prince of Persia, le saghe di Silent Hill e Resident Evil) ma anche ad eventi che ormai non sono più confinati in una nicchia, come ad esempio le WCS di Starcraft, un raduno mondiale che raccoglie migliaia di giocatori da tutto il mondo mettendo in palio centinaia di migliaia di dollari.

Da qui si evince che giocare, per alcuni, non è solo uno svago ma una attività da prendere sul serio, così come la competitività (che sta alla base del gioco) e il raggiungimento di alcuni obiettivi: in ambiente Mac, chi vuole adottare alcune tecnologie per prepararsi al meglio ha un solo nome, Razer, ditta americana che propone tastiere, mouse e cuffie pensate per i giocatori, compatibili con OS X e Windows e progettate secondo il modo di vivere il computer di chi gioca sul serio.

Abbiamo avuto modo di testare per alcuni giorni Ouroboros (129 euro su Amazon), punta di diamante dei mouse proposti da Razer, e con l’occasione di metterlo sotto torchio con alcuni titoli: seppure non può essere per tipologia e prezzo un prodotto per tutti, è indubbio che questo mouse offra un salto di qualità notevole verso qualsiasi mouse concorrente, anche se va, come dire, domato prima di poterne assaporare tutte le qualità. Vediamo com’è andata.

razer Ouroboros 03Fisicità
La costruzione di Razer Ouroboros è curata nei minimi dettagli: la forma è inusuale e piacevolmente aggressiva, il taglio pronunciato di alcune parti non compromette l’usabilità ma rende l’aspetto decisamente in linea con l’ambiente dei videogiocatori, spesso abbastanza incline alla spettacolarità. Anche la confezione, un cubo in vetro trasparente con al centro il mouse sorretto dalla base (che poi è quella che va collegata al Mac per la trasmissione wireless del segnale e per la ricarica) è appariscente e di sicuro la più importante e bella che chi scrive queste righe ha mai visto per un mouse.

Una volta aperta, tutti gli accessori sono nella parte inferiore. Le plastiche che caratterizzano la scocca sono molto robuste e la vernice superiore è satinata, il che garantisce una presa solida e ferma in qualsiasi situazione; la forma è importante e perfettamente sagomata, ma una serie di plastiche accessorie permettono al mouse di trasformarsi, a seconda delle esigenze dell’utente, da prodotto per destri ad uno per mancini, sino ad una forma ibrida. Le plastiche in oggetto sono agganciate ma facilmente rimovibili, due comodi blocchi nella parte inferiore del mouse evitano uno sgancio inopportuno durante il gioco. La parte posteriore è caratterizzata da una vite, che controlla l’altezza del pannello posteriore del mouse, dove appoggia il palmo: questo garantisce una migliore presa, adeguandosi nella forma alle preferenze dell’utente, che può utilizzare il mouse Ouroboros con le dita, oppure appoggiando anche il palmo.

Infine il peso: il mouse è abbastanza leggero (da 115 a 135 grammi, a seconda della configurazione delle plastiche) con il baricentro verso il basso: tuttavia durante l’utilizzo la presa è salda è l’impressione è che il mouse offra un peso superiore, il che garantisce una maggiore precisione. Le gomme nella parte inferiore offrono il giusto attrito in tutte le superfici: abbiamo utilizzato Ouroboros su una superficie in legno antico e su una in laccato, con gli stessi buoni risultati; sebbene Razor venda anche tappetini da acquistare a parte, non abbiamo avvertito la necessità di usarne uno.

razer Ouroboros 04
Razer Ouroboros nel suo alloggio di ricarica, che funge anche da antenna wireless

Precisione
Il mouse integra un sensore ottico capace di lavorare a una risoluzione di 8200 dpi, un valore davvero importante, che può essere variato in base alle esigenze di gioco o del personale uso del mouse a risoluzioni inferiori agendo semplicemente con i tasti superiori. La rotella per lo scorrimento di pagine e menu, che è propria di una gomma sagomata con piccoli pallini, per aumentare in modo sensibile la percezione della rotazione cieca, risulta essere molto precisa ed efficiente: pur non essendo motorizzata, ha un pieno controllo sullo scorrimento, utile anche al di fuori dei giochi.

Il mouse integra 11 tasti programmabili caratterizzati dalla tecnologia Hyperesponse: anche se il nome scelto dal costruttore può sembrare un po’ altisonante, qualità e funzionamento lo giustificano appieno, perché permette all’utente di capire perfettamente quando il tasto è premuto o meno. Anche durante le azioni più concitate possiamo accarezzare il tasto da premere all’infinito (attendendo il momento giusto) senza per questo provocare un clic involontario. Durante l’utilizzo, il clic dei mouse, leggermente metallico, è piacevole.

Una volta acceso, una gradevole luce verde traspare da alcuni led posti nelle pieghe delle plastiche, sia per vedere il mouse al buio sia per una piacevole impressione con amici e colleghi: come molti mouse per videogiocatori l’utilizzo può essere sia tramite cavo mini-USB che via Wireless, utilizzando la base di appoggio e ricarica, che fa anche da antenna di trasmissione per il mouse. Quest’ultima in particolare è propria di una gradevole luce verde (ottima per trovare la base di ricarica del mouse al buio) ma anche di un cavo mini-USB con copertura in tessuto intrecciato, in modo da non subire eventuali e sgradevoli attorcigliamenti.

La durata delle batterie, ricaricabili, è stimata in 12 ore continue di gioco, valore che per evidenti limiti di età non siamo stati in grado di verificare: fattori come la luminosità dei led verdi e probabilmente la sensibilità portano il mouse a consumare di più ma una pratica icona, illuminata, sopra il mouse riporta costantemente lo stato di carica della batteria. E’ comunque possibile utilizzare batterie standard di tipo AA (o ricaricare il mouse utilizzandolo a filo).

Synapse 2.0
Tutte le particolarità sin qui descritte dal mouse trovano la loro naturale evoluzione all’interno del driver proprietario di Razer: Synapse 2.0. Prima di parlare di Synapse è necessario sottolineare che come tutti i prodotti compatibili con Mac, anche il mouse Ouroboros funziona perfettamente anche senza driver e risponde al pannello Mouse nelle Preferenze di Sistema: tuttavia è con Synapse che molte delle qualità del prodotto emergono chiare. L’App è molto potente e permette di interfacciarsi verso il mouse per modificarne ogni dettaglio via software: ad ogni pulsante può essere associata una particolare funzione, anche specifica per App (le funzioni cambiano dinamicamente in base all’App in uso), oltre che delle vere e proprie macro di pulsanti, da attivare all’occorrenza (queste molto utili in alcuni giochi).

Ogni set di comandi può essere esportato e importato e, tramite l’icona presente nella barra del menu, attivato a scelta al volo (il nome del nuovo set appare in sovraimpressione per un paio di secondi dopo l’attivazione). All’interno dell’App è possibile personalizzare tutto, dalla precisione del sensore alla sua stessa calibrazione, come il controllo della carica alla possibilità di stabilire lo stato automatico di stop del mouse, in modo da risparmiare energia. Ovviamente il pannello dell’App registra il mouse ma consente l’utilizzo e la calibrazione anche di altri prodotti Razer compatibili.
razer Ouroboros 06Conclusioni
Abbiamo provato il mouse per un paio di settimane in praticamente qualsiasi situazione: dall’utilizzo con Word e Photoshop allo sterminio di Zerg in Starcraft, alle avventure nel mondo di Sanctuarium di Diablo sino alle profondità delle caverne di Torchlight, passando di tanto in tanto per qualche schermaglia con qualche titolo in prima persona. L’elevata qualità del mouse è emersa, anche se è indubbio che le vere potenzialità sono nella profonda configurazione via software, nella possibilità di cambiare al volo configurazione, anche all’interno dello stesso gioco, in base se si tratta di una sfida o di una passeggiata tra alieni o zombie.

Messo sotto stress, avremmo gradito una durata di batteria maggiore, ma forse il led che riporta la carica condiziona un po’: la fisicità della forma è però sempre risultata appropriata e non siamo mai incappati in clic involontari o in scarsezza di precisione anche se, è necessario sottolinearlo, serve un po’ di tempo prima di dominare bene la ricchezza delle funzioni del software e la precisione del sensore.

Razer ha prodotto un mouse davvero notevole e adatto a chi, nei giochi, chiede quel qualche cosa in più che l’hardware del Mac da solo non può dare (Il Magic mouse non è assolutamente adatto ai videogiochi): ci piacerebbe che anche altri grandi nomi di periferiche seguissero la strada di Razer proponendo prodotti compatibili con Mac, considerando che non solo App Store è pieno di titoli interessanti ma anche, da anni, la piattaforma Steam oramai propone una serie di titoli pienamente adatti a O SX, tra i quali sicuramente molti gioveranno in prestazioni e piacere nell’utilizzo di un prodotto pensato per loro come il mouse Ouroboros.

Pro
Ottima fattura, elementi costruttivi ineccepibili
Forma e impugnatura modificabili a seconda delle preferenze o dei giochi
Precisissimo, pensato per i videogiocatori

Contro
Il costo è importante, seppur giustificato

Prezzo e disponibilità
Il mouse Ouroboros di Razer è disponibile in al prezzo di listino di 149,90 euro. È già disponibile scontato su Amazon al prezzo di 128,69 euro.

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