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Recensione speaker Razer Nommo V2 Pro, eccellenti in tutto, ma manca un controllo importante

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Nonostante il mercato brulichi di modelli di cuffie per gioco, musica e film, è indubbio che l’offerta di speaker per computer rimanga sempre interessante per praticità e ricchezza di opzioni. Razer ha attive diverse proposte, di cui queste nuove Razer Nommo V2 Pro sono l’ultima nella linea temporale.

L’offerta verte in tre modelli simili, noi abbiamo provato il modello Pro, quello più ricco, e ne siamo rimasti molto colpiti, con un solo, unico problema.

Cuffie o Speaker?

Per chi sta davanti ad un monitor per parecchie ore al giorno per lavoro, per gioco o per diletto, il supporto audio è fondamentale, e spesso quello standard del computer non basta, vuoi perché comunque nei portatili è pur sempre “costretto” dalle dimensioni o perché in alcuni modelli (come Mac mini o Mac studio) è praticamente assente (con un solo speaker di dimensioni ridotte di servizio).

A questo punto l’investimento deve andare in una direzione esterna: cuffie, auricolari o speaker. Di modelli di cuffie ce ne sono tantissime (a noi piacciono molto le nuove Razer BlackShark V2 Pro 2023), ma tenerle addosso tutto il giorno non è semplice: lo si fa per lavoro, ma se non abbiamo esigenze di call o streaming, può diventare pesante, specie d’estate quando fa molto caldo.

La soluzione degli auricolari è più semplice, ma se non usate un modello a filo (come Razer Moray) il problema della batteria non è da sottovalutare, perchè una carica difficilmente supera le due o tre ore (e poi serve tempo per ricaricarle).

La soluzione Speaker esterni è invece comoda, versatile, non impegna fisicamente l’utente e spesso è la migliore, specie se siete a casa, accompagnata da accessori come un Microfono (come il Razer Seiren V2 Pro) e webcam (come la Razer Kiyo Pro Ultra) per completare la postazione anche per il broadcast.

Recensione Razer Nommo V2 Pro, eccellenti in tutto, ma manca un controllo fondamentale
Il nuovo sistema Razer Nommo V2 Pro qui nelle sue parti essenziali: il Subwoofer, i due satelliti e il telecomando

La confezione: ecologia e praticità

La confezione che arriva è in cartone grezzo con, all’interno, un incastro di scatole che suddividono i vari componenti del sistema audio: ma non abbiano paura i nostri lettori, la messa a punto del sistema è molto semplice, oltre che facilmente accompagnata dalle grafiche presenti all’interno della scatola.

Una volta estratte le varie parti, che si compongono dei due satelliti (dimensioni abbastanza contenute di 130x184x181 mm l’uno) e un Subwoofer cubico (il cui ingombro è di 265x300x265 mm), non resta che posizionare i cavi di collegamento, l’alimentatore (esterno per i satelliti e interno per il Subwoofer) e attivare il tutto.

Da notare che i due satelliti sostano bene al di sotto dei due Monitor da 27″ a cui li abbiamo affiancati, che sono l’LG 27UL850 e l’AOC Q27P3CW. L’abilità di sostare sotto i display non è fondamentale, ma permette di risparmiare spazio a chi, con molti accessori presenti, è sempre a caccia di spazio risparmiato.

A corredo della versione Pro (e assente nelle versioni più economiche) c’è anche un telecomando wireless molto bello e utile, che in pratica funziona da unica interfaccia per tutto: il telecomando, per il quale esaminiamo i dettagli tra poco, funziona con due batterie stilo (incluse).

I satelliti sono realizzati on plastica rigida opaca, con finiture lucide, offrono una inclinazione non regolabile e mostrano, nella parte posteriore, un enorme LED colorato a 16 milioni di colori appena sopra i connettori USB e per l’alimentazione.

Il Subwoofer è invece un cubo in legno, con superficie satinata, privo di illuminazione: l’alimentatore è interno e la connessione è Wireless, mentre la posizione ideale indicata è entro 3 metri dall’altoparlante destro.

Installazione

Razer Nommo V2 Pro non ha bisogno di una vera e propria installazione, nel senso che molte delle pratiche sono automatizzate per migliorare l’esperienza utente nella fase di più delicata.

La connessione al computer (Mac o PC, anche se con sostanziali differenze, come vedremo) può avvenire in modo cablato, con cavo USB-C/USB-A incluso, oppure in modo wireless via Bluetooth 5.3, con uno switch che, nel modello Pro da noi provato, è alla base del telecomando.

La connessione tra i satelliti e il Subwoofer avviene in modalità wireless con sync già attivata di default, basta alimentare il Subwoofer e questo funziona, senza nessun intervento umano.

Dei due satelliti, connessi via cavo, uno fa da Master (con i controlli) e uno semplicemente da Slave (quindi solo da satellite comandato dal primo), anche se a parte i cavi sul retro, non c’è nessuna differenza visibile oppure operativa, dato che i due satelliti non presentano interruttori di nessun tipo (perlomeno nel modello Pro).

Su Mac Razer Nommo V2 Pro è visto nativamente una volta collegato via USB oppure via Bluetooth senza problemi, e utilizzato come periferica esterna: cambiando il volume sul telecomando, questo lo cambia al Mac normalmente.

Su Windows invece la situazione è ben diversa: grazie ai driver Synapse 3.0 è possibile personalizzare molti degli aspetti del sistema audio in modo verticale, grazie ad esempio alla presenza di un equalizzatore, della possibilità di attivare THX (di proprietà di Razer dal 2016) alla gestione dell’illuminazione RGB, tutt’altro che scontata.

Abbiamo parlato dell’uso via Bluetooth con Mac, ma è chiaro che via Bluetooth è possibile abbinare qualunque tipo di device, da uno smartphone ad un tablet, sino ad arrivare alle varie consolle come Nintendo Switch o Playstation 4 e 5.

Recensione Razer Nommo V2 Pro, eccellenti in tutto, ma manca un controllo fondamentale
La famiglia Razer Nommo V2 al completo: al modello Pro al centro (con Subwoofer e telecomando) fa capolino la versione normale (con solo Subwoofer) e la versione X a destra (con solo i due satelliti)

Come funzionano

Razer Nommo V2 Pro segue cronologicamente altri modelli di Razer di cui abbiamo parlato anche in queste pagine: il vecchio sistema Razer Nommo Chroma aveva i satelliti più grandi ma mancava del Subwoofer che invece c’era nel Razer Nommo Pro, che era più grande in tutto e aveva anche le uscite analogiche e ottiche (che qui mancano). Questo per dire che nonostante il suffisso “V2” nel nome, questo modello di Speaker non sostituisce i modelli precedenti, posizionandosi (per prezzo e caratteristiche) in una fascia intermedia, anche se essendo più recente ha funzioni hardware più evolute.

Altri sistemi audio più recenti della stessa casa come il Razer Leviathan V2 che non usano satelliti ma un unico sistema intergrato, offrendo una valida alternativa con un design e spazio occupato profondamente diverso.

Una volta posizionato il sistema audio Razer Nommo V2 Pro si lascia usare in modo molto semplice e nel modello da noi testato in pratica si fa tutto tramite il telecomando.

Recensione Razer Nommo V2 Pro, eccellenti in tutto, ma manca un controllo fondamentale
Il telecomando, presente nella sola versione Pro, è davvero comodissimo per le regolazioni del volume e il Mute al volo

Questo permette di accendere, spegnere e attivare il Mute con la pressione della parte superiore, così come regolare il volume ruotando la ghiera (il tutto con una mano sola), così anche selezionare la fonte audio (USB o Bluetooth) tramite il piccolo pulsante alla base, che però poteva essere più grande e visibile.

Nota interessante: il sistema si ricorda l’ultima fonte utilizzata e la ripropone alla successiva accensione, funzione che si nota grazie al colore del piccolo LED a fianco del pulsante che indica la risorsa attiva (Verde per USB, Blu per Bluetooth)

Su PC Windows la situazione è più interessante: via USB è possibile regolare molti parametri come l’equalizzazione (tramite preset o personalizzata, a quanto ci è sembrato non è possibile creare preset nuovi), attivare la modalità THX e gestire l’illuminazione e il timing dello stand-by.

Alcuni parametri “passano” dalla modalità USB a quella Bluetooth, come ad esempio il timer per lo stand-by, altri invece sono totalmente ignorati.

Magnifica illuminazione ma…

L’unico problema da noi rilevato, per così dire perchè non è un problema ma più una scelta di design, è che pare impossibile gestire l’illuminazione quando in Bluetooth (qualunque sia la risorsa), che è fissa nel modello a Scrobo (che Razer chiama “Effetto Chroma a spettro alternato”), con colori che pulsano e cambiano a ritmo di musica, un effetto bello per i più giovani ma non proprio ideale per gli utenti più classici.

Il punto è che l’illuminazione non solo non si può cambiare, ma neppure togliere: non essendoci una App a supporto (come invece c’era per il modello Razer Nommo Pro) pare non ci sia modo di contenere l’effetto.

Via USB invece gli effetti di illuminazione sono molto più interessanti e diversificati: la parte luminosa è comunque molto appariscente, specie se vicina ad un muro che riflette il colore, se la stanza non ha altre fonti di luci l’illuminazione provoca un effetto davvero incredibile.

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Il LED posteriore RGB, con effetto Chroma certificato Razer, permette di retroilluminare la scrivania e se avete un muro vicino, l’effetto si spargerà nella stanza

Ricordiamo che, sempre su Windows, gli effetti LED possono essere parametrizzati: non solo è possibile sincronizzarli con altri device Razer (come la tastiera Razer Blackwidow V4 Pro o il mouse Razer Basilisk V3 Pro, giusto per citare due accessori con molte luci RGB), per ottenere un effetto omogeneo, ma i preset si possono abbinare anche ai vari giochi, in modo che, automaticamente, avviando un gioco (se compatibile) questo mostri una illuminazione ad hoc (ritornando allo stato normale una volta chiuso il gioco).

Su Mac invece, anche via USB, l’effetto fisso è di una luce che cambia colore lentamente passando tutto lo spettro di tonalità, bella (e per chi scrive molto meglio dell’effetto Scrobo) e morbida, ma resta un po’ il rammarico per l’impossibilità di modificarla, chissà che Razer non cambi idea adesso che Apple ha promesso molti più strumenti per sviluppatori di giochi in macOS Sonoma.

L’illuminazione RGB è utile anche come feedback visuale per alcuni compiti: ad esempio i satelliti mostrano una illuminazione di colore verde all’accensione per un paio di secondi, prima di prendere il preset stabilito e un colore rosso in fase di spegnimento.

Recensione Razer Nommo V2 Pro, eccellenti in tutto, ma manca un controllo fondamentale

Musica, gioco e film

Il sistema Razer Nommo V2 Pro nasce, come tutti i prodotti Razer, per soddisfare la natura di giochi, che è poi anche l’ambito più difficile perché è quello che le difficoltà maggiori. I dati tecnici parlando di una risposta in frequenza di 40 Hz – 20 kHz, driver full range 2 x 3″ e driver del subwoofer (rivolto verso il basso) 1 x 5,5″. Caratteristiche molto buone e di prima fascia per un sistema Speaker da scrivania.

Il risultato è senza dubbio eccellente: abbiamo provato gli speaker con diversi titoli, partendo dal nuovo Diablo IV (che pare sarò giocabile, anche se non ufficialmente, anche su Mac) e passando per Overwatch, Starcraft e Torchlight, tutti giocati con una immersione davvero impressionante.

La parte del leone la fa il Subwoofer che, se posizionato sapientemente (serve qualche prova per ottimizzare la resa e l’ingombro), apre ad una inaspettata tridimensionalità delle frequenze più basse.

Tutto ciò condito dalla sorpresa che, nonostante il sistema sia un 2.1 e non qualche cosa di più “tridimensionale”, su Windows il sistema software virtualizza un apparato 7.1 e alcuni effetti come i rumori, i sibili, un segnale audio direzionale secco arrivano con una precisione incredibile, e spesso ci siamo chiesti se uno scricchiolio venisse dal gioco o dalla stanza accanto (il che è allo stesso tempo bello ma inquietante).

Nei film ci siamo affidati alla modalità THX, che secondo noi è la migliore specie per i film d’avventura dove ci sono inseguimenti, sparatorie e scene i lotta con molti effetti speciali (per titoli come “John Wick”, “Mission Impossibile” oppure “Fast & Furious”) mentre nel parlato delle commedie romantiche forse è meglio usare uno dei preset fuori da THX.

Per la musica il preset omonimo è migliorabile, con i bassi forse troppo presenti, meglio gestire l’equalizzazione alzando un po’ le tonalità più alte per rendere alcune frequenze più cristalline, anche se qui conta molto il gusto personale e il tipo di musica che si ascolta.

Se la vostra passione sono le colonne sonore oppure artisti come Hans Zimmer, Alan Silvestri, Two Step from Hell o Audiomachine, allora questo sistema vi restituirà grandi soddisfazioni, non è un sistema Hi-Fi ad alta risoluzione, ovviamente (perché staremmo su altre cifre e dimensioni) ma offre comunque un risultato “imperioso”.

Recensione Razer Nommo V2 Pro, eccellenti in tutto, ma manca un controllo fondamentale
Foto di famiglia: il satellite del modello Razer Nommo Pro (sinistra) a confronto con quello delle Razer Nommo Chroma (al centro) e delle nuove Razer Nommo V2 Pro (a destra)

Conclusioni

Razer Nommo V2 Pro è, ad oggi, secondo il modesto parere di chi scrive, probabilmente il migliore dei dispositivi per audio da computer disponibili sul mercato, sia in ottica gaming che business, tanto per Mac quanto (e soprattutto) per PC Windows, così come per atri device, anche considerato il prezzo, non proprio popolare.

E questo considerando il design (che comprende la forma, l’usabilità e l’illuminazione RGB) ma anche la resa sonora, che è pensata per i giochi ma che con un pizzico d’attenzione e personalizzazione rende molto bene anche nel resto.

Il prezzo è importante, ma non è una novità per Razer, marchio che pone spesso la qualità anche a fronte di soglie d’acquisto più alte e farà felici sia gli utenti Mac, che quelli mobile che, maggiormente, quelli Windows che hanno (ahimè) diverse opzioni di personalizzazione in più, in un prodotto che a parte il vezzo delle luci, offre il meglio di quanto il mercato oggi possa chiedere in questa fascia, e in particolare per chi gioca.

Recensione Razer Nommo V2 Pro, eccellenti in tutto, ma manca un controllo fondamentale

Pro:

• Probabilmente il miglior sistema audio per computer Desktop
• Funzioni specifiche per gamer
• Doppia interfaccia
• Telecomando wireless (solo modello Pro)

Contro:

• Driver solo per Windows
• LED RGB non gestiti in Bluetooth
• Prezzo importante nella versione Pro

Prezzo:

• 449,99 € (Razer Nommo V2 Pro su Amazon, con telecomando wireless e Subwoofer)
• 289,99 € (Razer Nommo V2 su Amazon, con Subwoofer)
• 169,99 € (Razer Nommo V2 X su Amazon)

Razer Nommo V2 Pro è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it. Resta comunque ancora a listino il modello Razer Nommo Pro (499,99 €), leggermente più costoso ma con qualche funzione in più.

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