Nommo Pro è un sistema 2.1 di Razer per l’audio multicanale di casa: pensato per il gaming, settore dove Razer è diventato oramai un marchio di riferimento, offre caratteristiche ideali anche per un piccolo home theater e per l’ascolto musicale.
In realtà di Nommo Pro qui su Macitynet ne avevamo già parlato in occasione del lancio al CES di Las Vegas a gennaio, tuttavia il prodotto ha tardato un po’ ad arrivare nel nostro paese, preceduto dalla versione Nommo Chroma, di cui abbiamo già scritto.
Razer Nommo Pro, la recensione
Grande è meglio
Quando arrivano le Nommo Pro sono contenute in uno scatolone davvero grande e imponente: d’altra parte tra imballaggio di protezione e casse vere e proprie non potrebbe essere altrimenti; dentro la confezione, sempre impeccabile come è tradizione di Razer, trovano posto i due satelliti, il Sub, un Control Pod e i cavi di supporto.
La prima cosa che si nota, durante la fase di spacchettamento, è la cura per tutti i materiali: la superficie liscia dei satelliti è dolcemente accompagnata da quella porosa del Sub e dal dolce look Hi-tech del Control Pod, ma quello che di più ci ha stupido è stata la natura dei cavi di collegamento, molto belli e pregiati.
Quello che si capisce subito in fase di installazione e che questo tipo di altoparlante deve essere capito a fondo prima di goderne di tutte le qualità, il che significa varie prove di posizionamento e di collegamento e la versatilità per farlo non manca.
Le caratteristiche tecniche
Tecnicamente parlando si tratta di un sistema di altoparlanti gaming full range 2.1 con certificazione THX (Razer ha acquisito il marchio THX a fine 2016) e tecnologia Dolby Virtual Surround Sound, 2 tweeter con cupola in seta da 0,8 pollici (1 per altoparlante), 2 driver di gamma completa da 3 pollici (1 per altoparlante) e subwoofer rivolto verso il basso.
La risposta in frequenza è di 35–20 000 hz e, come oramai è standard della casa, anche in questo caso è presente la tecnologia Razer Chroma, qui appena sotto i due altoparlanti.
La compatibilità è piena con Mac e PC e, come vedremo, anche con device Android e iOS: i requisiti minimi parlano di Windows 7 o Mac OS X 10.9 o superiore ma sostanzialmente funzionano (al minimo) anche con qualsiasi sistema via cavo Jack audio da 3,5 mm.
Unico neo di tutto, se vogliamo trovarlo, è che i cavi di connessione tra i due satelliti e il Sub sono forse troppo corti: ad esempio provate su una TV da 55″ Haier U55H7000 il Sub è stato posizionato subito accanto alla TV e non sotto al mobile come sarebbe stato naturale, per il fatto che il tutto mancava di una decina di centimetri. Forse è un caso limite, ma qualche centimetro in più avrebbe giovato, anche se il pregio dei cavi avrebbe pesato sul prezzo finale.
L’intreccio delle uscite (e entrate)
L’intero sistema è comandato dal Sub, che ospita tutti i connettori e cavi di entrata (alimentazione) e uscita (audio e connessioni digitali), anche se per ovvi motivi il controllo è demandato in primis al Control Pod, un piccolo satellite di circa 6 cm di diametro che ospita al suo interno il controllo di accensione e spegnimento, il volume, la selezione dell’uscita e il tasto per il pairing Bluetooth.
Si perché possiamo usare Nommo Pro come dispositivo di uscita audio partendo da un Mac o PC tramite la porta USB, oppure anche via Jack audio (analogica), ma anche tramite l’uscita ottica oppure Bluetooth 4.2.
Abbiamo connesso Nommo Pro in wireless facilmente sia al Mac (con macOS 10.13 su un iMac del 2015) che ad un iPhone 8, il che facilita molto il posizionamento e l’uso delle porte USB, che restano la strada migliore ma talvolta poco pratica.
Il control Pod offre un comodo comando per tutte le funzioni fondamentali, tra cui anche il controllo dell’audio, spesso demandato a quest’ultimo invece che a quello del Mac, con cui si sincronizza se via USB anche se in questo caso abbiamo trovato l’escursione troppo corta, con salti di audio forse troppo repentini.
Controllo remoto
Nommo Chroma era controllato nelle sue funzioni tramite i driver Synapse 2.0 ma la recente evoluzione di questi ultimi (ora solo per Windows, che peccato Razer!) rischiava di tagliare fuori gli utenti Mac da questa prelibatezza.
Per fortuna in Razer sanno che oramai chiunque ha uno smartphone in tasca (magari un Razer Phone) ed è sembrato più logico spostare il controllo in remoto, oltre che con il Control Pod.
Ed ecco che sono quindi arrivate le App per iOS e Android che, una volta connesse via Bluetooth al Control Pod, lo sostituiscono in toto, aumentandone le possibilità di intervento.
L’App infatti permette di accendere e spegnere il sistema, di selezionare la porta di uscita, il sistema audio (THX, DOLBY, NORMALE), il tipo di equalizzazione, il tipo di illuminazione Chroma, l’autospegnimento e il comodo tasto Mute.
Il tutto in una interfaccia abbastanza semplice che è sostanzialmente l’evoluzione di quella già vista su Nabu e su Hammerhead che si focalizza soprattutto sull’usabilità più che sull’impatto.
La soluzione, onestamente, ci è piaciuta molto anche se, in tutta onestà, ci sarebbe piaciuto avere tutti i controlli anche sul Control Pod.
Come si sente
Esaurita la didattica delle connessioni e del funzionamento, più lunga di quanto ci aspettavamo quando abbiamo iniziato l’esame, passiamo a quella più centrale dell’audio.
Abbiamo provato Nommo Pro in varie situazioni: con un iMac 27 con i satelliti sia laterali allo schermo (USB) che dietro all’utente (Bluetooth), così come a fianco alla TV (ottica) oppure anche su una scrivania più larga, con il nuovo MacBook Pro (Bluetooth/USB).
La prima nota positiva è che in nessun caso, neppure via Bluetooth abbiamo risentito di disfunzioni dell’audio che è risultato sempre limpido e omogeneo.
Per quanto riguarda i vari set, possiamo dire che per i giochi che abbiamo provato (Torchlight 2, Diablo III, Starcraft II, Tomb Rider e Overwatch via Parallels) a noi sono piaciute di più le Nommo pro in versione THX, con bassi molto profondi (talvolta in grado di far tremare il tavolo se il sub vi si appoggia sopra) e una ricreazione dell’ambientazione molto buona (lode a Blizzard per Diablo III, il titolo che di più ci ha impressionato in questo senso).
Per quanto riguarda i film meglio Dolby, altrimenti i bassi THX coprivano troppo alcuni parlati mentre per la musica ci siamo sbizzarriti sulle equalizzazioni della modalità che noi definiamo “normale” (in realtà sembra che un nome non ce l’abbia).
Qui sicuramente c’entra molto il gusto personale e la capacità di valutare il ritorno audio in base alla costruzione della stanza, e anche noi abbiamo dovuto fare alcune prove di posizionamento dei satelliti per capire meglio come ottimizzare il tutto.
C’è da dire che il Subwoofer è molto importante e i bassi sono molto curati, rendendo i suoni molto corposi, tanto che nelle sessioni musicali abbiamo volutamente contenuto la risposta.
L’unica nota riguarda i tweeter, forse sottotono rispetto al resto.
Nommo Pro contro Nommo Chroma
Non è un paragone che regge sotto nessun punto di vista, ma lo mettiamo lo stesso perché qualche lettore, in particolare vedendo il prezzo (499 Euro per le Nommo Pro e 169 Euro per le Nommo Chroma con addirittura un prezzo entry level di 110 Euro per le Nommo in edizione normale) potrebbe pensare che i prodotti siano simili.
Questa somiglianza è, a dire il vero, solamente estetica: Nommo Chroma offre 2 driver full range da 3 pollici con risposta in frequenza di 50–20.000 Hz, porta USB o analogica e controllo manuale, Nommo Pro offre 2 driver full range da 3 pollici con 2 tweeter da 0,8 pollici e 1 subwoofer con risposta in frequenza di 35–20.000 hz, connessione USB/Analogica/Ottica e Bluetooth, controllo analogico e wireless.
Sostanzialmente due prodotti che sono destinati a soluzioni diverse: audio interessante orientato al computer per giochi e musica il primo, soluzione audio multicanale polivalente per giochi, musica, film adattabile a qualsiasi device in casa, con controllo wireless.
Considerazioni
Nommo Pro è un prodotto completo, (molto) versatile e con una risposta audio corposa, certificata e piena. Più di tutto è un prodotto che offre grandissime soddisfazioni sia dal punto di vista visivo (come tutti i prodotti Razer, che non passano inosservati) che da quello più smart, con le diverse possibilità di connessione, facilmente sequenziabili tramite le App per smartphone.
Nel mercato esistono prodotti simili che fanno in parte quello che riesce a fare Nommo Pro, ma non con la stessa immediatezza e completezza, e ovviamente se includiamo l’aspetto videoludico, qui molto curato, ci si rende conto di avere di fronte un prodotto quasi unico nel suo genere.
Il prezzo sostanzialmente è allineato alla concorrenza, anche se a vedere i dettagli Nommo qualche cosa in più ce l’ha.
Pro:
• Controllo tramite App
• Uscita ultima con switch facilitato (analogico e digitale)
• Il Sub garantisce bassi potenti e corposi
• La qualità dei cavi è pregevole
Contro:
• Il suono predilige i bassi
• Alcuni cavi un po’ corti
Prezzo: 499,00 Euro
I lettori possono trovare Nommo Pro partendo dal sito ufficiale Razer o direttamente alla pagina del negozio online, in attesa che il prodotto arrivi anche su Amazon.it