Quel che non manca sul mercato sono i mini NAS che permettono di essere gestiti come file server per i dispositivi mobili. Connessi via Wi-Fi ad un cellulare o un tablet, grazie ad un’applicazione, questi accessori diventano a seconda dei casi un sistema per vedere film o foto senza usare memoria interna, oppure una sorta di disco fisso esterno, su cui riversare contenuti che acquisiamo proprio con il cellulare. Il QGenie di Qnap (su Amazon a 122 euro) fa tutto questo, ma, come abbiamo potuto constatare durante una nostra prova, ha le carte in regola per essere il sistema definitivo, perchè aggiunge alle funzioni standard una serie di peculiarità tecniche e funzionali che lo rendono adatto all’uso di un vasto numero di utenti, non solo quelli che usano telefoni e tablet.
Qgenie uguale ma anche diverso
Qgenie, visto il DNA di Qnap, una azienda specializzata in file server, Nas, sistemi di rete, di base è proprio un NAS portatile. Non approfondiremo che cosa fa un simile accessorio perchè in commercio esistono decine se non centinaia di prodotti in questa categoria; molti li abbiamo recensiti anche qui su Macitynet. In più il loro funzionamento è abbastanza intuitivo. In sintesi: usando una specifica applicazione, oppure anche una interfaccia Web, un Mini NAS riproduce contenuti sul dispositivo mobile o memorizza contenuti acquisiti dal dispositivo mobile.
Qgenie per questa funzionalità, usa Qfile, un’app decisamente sopra la media (come vedremo) che si scarica da App Store e da Google Play. Ha anche una porta USB, grazie alla quale, come altri concorrenti, può leggere chiavette USB e anche dischi autoalimentati. L’uscita da 1,5A sulla porta USB è interessante sia perchè consente di collegare memorie ad alte richieste di energia (cosa che non tutti sono in grado di fare) sia di ricaricare phablet e tablet.
La seconda importante peculiarità di Qgenie è la memoria interna da 32 GB. L’accessorio può quindi essere usato come un disco esterno o come una vera e propria memoria Flash, un surrogato di una chiavetta USB. Anche se la capacità è ridotta, è pur sempre sufficiente ad installare sul disco un sistema operativo di emergenza, oppure a fare il back up per documenti importanti.
La terza interessante peculiarità è la porta SD (non una Micro SD come altri concorrenti), utile per espandere la capacità della memoria di un iPhone o un cellulare Android o di un tablet, ma anche per un fotografo. Ad esempio chi scatta foto, mentre è lontano dallo studio, potrà usare il Qgenie per spostare immagini da una scheda SD su un disco tascabile o un penna USB senza usare un computer. Basterà avere un iPad o un iPhone per gestire la copia da un supporto ad un altro. Potremo anche trasferire le foto dentro alla memoria del Qgenie o nel rullino di un dispositivio mobile per vederle con più comodità.
Il Qgenie ha anche uno schermo Oled monocromatico che fornisce differenti informazioni a seconda della modalità selezionata e della pressione di un tasto. Potremo sapere la capacità interna residua, quella dei dispositivi connessi, l’IP della LAN e della WLAN.
Infine Qgenie è un sistema tascabile per la connettività. È in grado di fare da punto di accesso Wi-Fi, ripetendo un segnale di un hotspot (e moltiplicando gli accessi disponibili se questi sono limitati) e di collegarsi anche un router usando un cavo. Grazie alla porta USB può usare un dongle USB per rete cellulare e creare un hot spot Wi-Fi.
La configurazione e l’uso come NAS e server file
La configurazione di Qgenie può essere attuata da Web (collegandosi alla rete Wi-Fi che esso genera) o usando l’applicazione; è anche disponibile un’applicazione Mac, QnapFinder che però non ci è parsa nè più utile nè intuitiva dell’interfaccia Web. Tralasciamo di descrivere nel dettaglio come funziona la prima funzione; ci limitiamo a dire che tutta l’interfaccia via browser è completamente tradotta in Italiano ed è molto intuitiva. L’app è però anche più comoda e trasparente dell’interfaccia Web.
Qfile è infatti molto ben costruita, solida dal punto di vista della programmazione (anche se per ora non compilata per iPhone 6 e 6 Plus) e molto veloce. Contrariamente ad altre app che sono a seconda dei casi inaccettabili dal punto di vista dell’interfaccia o maldestramente programmate (quando non tutte e due le cose insieme), il programma iOS per Qgenie è davvero molto utile e funzionale.
Una volta completata la configurazione, che è totalmente guidata, l’applicazione accederà a Qgenie consentendoci di vedere una serie di cartelle all’interno delle quale saranno potremo collocare i documenti siano essi video che foto che documenti. QGenie è in grado di importare video e foto dal dispositivo mobile, spostandoli su un supporto esterno o di fare anche il contrario. Quindi, dopo avere collegato una penna USB o, come accennato sopra, una scheda SD, potremo vedere contenuti in streaming sul dispositivo mobile. Qfile integra un media player capace di leggere filmati AVI (non solo quelli supportati da iOS) o foto; legge anche documenti di Word e PDF e altri formati comuni, il tutto senza ricorrere al supporto di app esterne. Ovviamente potremo mandare i file alle applicazioni installate che sono in grado di gestire gli stessi file se Qfile non fosse in grado di aprirle o se preferissimo le funzioni di queste ultime.
La cosa che ci ha colpito in questa fase del test è la velocità, sia quella di trasferimento che di consultazione. Altri prodotti che abbiamo messo alla prova nei mesi scorsi, sono risultati largamente inferiori da questo punto di vista. Anche immagini molto grandi, una decina di Mega, vengono aperte rapidamente se il supporto è abbastanza veloce. Questo avviene anche grazie ad un sistema di cache che memorizza temporaneamente le immagini e i documenti che vogliamo vedere. La cache ha dimensioni regolabili che sceglieremo dalla interfaccia di Qfile; per default sono 500 MB, ma potremo anche stabilire che la cache occupi interamente la memoria di Qgenie
Qgenie impressione anche per la capacità di gestire in fase di copia e di trasferimento dei file. In pratica non c’è nulla che non potremo fare: trasferire i file, copiarli, creare cartelle, cancellare, scaricarle nell’SSD interno, spostarle da un supporto all’altro (ad esempio da una chiavetta USB ad una scheda SD). Potremo anche molto facilmente mandarli per email; Qfile è infatti in grado di richiamare Mail e precompilare un messaggio. Il tutto avviene in maniera davvero molto intuitiva, grazie ad icone che rappresentano le funzioni che svolgono con grande chiarezza.
Accesso ad Internet
Come accennato potremo usare il Qgenie per accedere ad Internet e potremo farlo anche qui con la massima flessibilità. Il dispositivo di Qnap trasforma una rete cablata in rete Wi-Fi, oppure moltiplica gli accessi di una singola rete Wi-Fi, funzione molto utile ad esempio in un albergo dove abbiamo una sola password ma la necessità di collegare il computer e uno smartphone. L’accessorio è capace anche di operare in connessione passante; questo significa che potremo usarlo come Nas e nello stesso tempo accedere ad Internet. In pratica: colleghiamo un iPhone o un iPad (o anche un Mac) alla rete generata dal Qgenie per vedere foto o video o usarlo per trasferire file, e il Qgenie, collegato resta collegato Internet, e trasferisce la connessione al nostro dispositivo.
Non manca la possibilità di creare una rete Guest con fino a 20 dispositivi totali collegati, un grande numero in considerazione della tipologia del prodotto. Infine alla porta USB potremo collegare uno smartphone o un dongle per rete cellulare.
Anche nella modalità punto di accesso wireless siamo stati colpiti dalla estrema efficienza, dalla semplice configurazione e dalla velocità. Nessun problema neppure alla connessione: in altre prove con prodotti di altri marchi abbiamo avuto difficoltà più o meno gravi determinate dalla ridotta resistenza ai disturbi radio e frequenti errori di collegamento. Con il Qgenie nonostante l’ambiente dove abbiamo svolto il test fosse affollato di reti Wi-Fi (cinque differenti) e di client (tre iPad, tre iPhone, due MacBook, diversi iMac), la connessione e la riconnessione alla rete Wi-Fi generata dal Qgenie sono state istantanee.
Usare lo slot SD per back up in mobilità
Lo slot SD consente, come abbiamo detto poco sopra, anche di usare il Qgenie per fare il back up di una scheda mentre si è in trasferta e non si vuole portare con sè un computer. Una delle situazioni che possiamo immaginare è quella in cui si trova un fotografo che vuole salvare progressivamente le foto che sta scattando per metterle in sicurezza, senza portarsi un computer, ma solo un Hard Disk o per metterle su un iPhone o un iPad, magari per vederle su uno schermo più grande e definito o per un editing “al volo”. Per questo ci basterà collegarsi al Qgenie con il dispositivo mobile e una volta lanciata l’app, spostare i file da un supporto all’altro. Come accennato la memoria interna è ridotta, ma se si scatta in Jpeg la quantità di foto che potremo riversare su di essa non sarà certo irrilevante, anche se i file saranno molto pesanti. In ogni caso potremo anche usare delle economiche chiavette USB per fare la stessa cosa oppure un vero e proprio disco USB; grazie a Qfile infatti possiamo spostare i file dalla scheda SD ad un altro supporto collegato alla porta corrispettiva.
La velocità delle operazioni dipende, principalmente dal supporto “madre” usato. A titolo di esempio per copiare 16 GB (circa 800 elementi) da una Lexar 400X alla memoria interna del Qgenie abbiamo impoiegato 7 minuti e 3 secondi.
Altre funzioni
Qgenie fa anche altre cose oltre oltre che gestire contenuti a favore di dispositivi mobili, espanderne la capacità di memoria, fare da Nas mobile da sistema di backup. Come accennato è anche una batteria per la ricarica. La capacità è ridotta (3000 mAh), ma Qnap non ha lesinato sulla circuiteria. Il Qgenie è uno l’unico Nas portatile tra quelli che abbiamo visto ad essere in grado fornire 1,4A costanti ad un iPhone 6 Plus (con batteria al 17%), quindi ricaricandolo più velocemente del caricabatterie Apple incluso nella confezione. Grazie all’uscita da 1,5A massimo, è in grado eventualmente di ricaricare anche un iPad.
Ovviamente con solo 3000 mAh non potremo fare moltissimo, ma è possibile ricaricare in gran parte un iPhone 6 Plus (nel nostro caso l’abbiamo portato da 0 al 75%) o interamente un iPhone 6. Ovviamente a quel punto, senza batteria, le funzioni NAS saranno azzerate, ma nel contempo avremo recuperato una giornata di lavoro sul nostro telefono o magari gli avremo dato uno spunto per arrivare fino alla fine della giornata.
Come accennato in apertura, il Qgenie è anche un disco SSD. Al suo interno si trovano (probabilmente) delle memorie Nand, simili a quelle che abbiamo nelle memorie USB. La velocità è comunque buona per la tipologia del dispositivo: 40 Mbps in scrittura e 140 in lettura secondo Disk Speed Test. Abbiamo fatto anche una prova nel “mondo reale” con una cartella di 4,5 GB con 4800 elementi, la copia dal desktop al Qgenie è avvenuta in sette minuti e quindici secondi. All’inverso, quindi in lettura, la copia è avvenuta in 37 secondi. È interessante notare che una volta montato sulla scrivania il Qgenie, potremo anche usarlo come lettore di schede SD, una funzione utile per tutti coloro che hanno una macchina priva di questo slot.
Una funzione piuttosto nascosta, ma comunque utile e che si gestisce direttamente da Qfile, è il back up della rubrica di iPhone (o un cellulare Android). In questa modalità, l’applicazione legge , appunto, la rubrica e la salva sulla memoria interna del dispositivo. Una volta che dovessimo averne bisogno, potremo recuperare i nostri preziosi contatti e reinstallarli sul cellulare. Il sistema è anche in grado di fare back up programmati della rubrica, con cadenze regolari
In conclusione
Il Qgenie è un prodotto eccellente, un vero tuttofare da viaggio che non deve mancare nella borsa di chi vuole essere un “power user” con i dispositivi mobili Apple e Android. La sua funzione base, quella di NAS da viaggio, utile per ampliare la memoria di un dispositivo o di ospitare file, è solo la punta dell’iceberg di una lunga serie di fuzionalità tutte implementate in maniera impeccabile: è veloce come sistema di accesso e hotspot, funziona come disco fisso collegato via USB ed è anche una discreta batteria di emergenza. Tra gli utenti ideali di questo accessorio ci sono i fotografi digitali che potranno sfruttare la flessibilità del sistema di connessione, copia e back up offerto dalla porta SD grazie alla quale potranno mettere in sicurezza, con il solo uso di uno smartphone e di un disco esterno USB, il proprio prezioso lavoro. La vera punta di diamante di Qgenie è l’applicazione, che nella versione iOS da noi provata è molto solida e funzionale, completissima, con la sola pecca di non essere stata ancora adeguata all’interfaccia dei nuovi iPhone.
Il Qgenie è in vendita tra gli altri da Amazon ad un prezzo di 120 euro
Pro
– Multifunzione a tutto campo
– Veloce nella riproduzione dei contenuti rispetto ad altri concorrenti
– Eccellente implementazione della funzione NAS
– Estremamente flessibile come punto di accesso
– Alcune funzioni inusuali, come possibilità di fare back up di schede SD
– Applicazione di supporto solida e intuitiva
Contro
– Più caro di altri concorrenti