Non è facile distinguersi nella pletora di caricabatterie USB in circolazione, ma il Portapow Crystal (18,75 euro su Amazon) ci riesce. La differenza rispetto a tutto quel che troviamo nell’offerta dei sempre aggressivi, nel rapporto qualità prezzo, rivenditori cinesi, balza subito all’occhio quando si apre la scatola di questo accessorio disegnato da una società britannica che evidentemente non si accontenta di ribrandizzare quel che trova già pronte sul mercato.
Il Portapow Crystal, prima di tutto è davvero piccolo. È probabilmente uno dei più piccoli alimentatori da muro a 4 porte tra quelli che abbiamo visto nel corso degli ultimi mesi. La sua vocazione “nomade”, segnata dalle dimensioni, è ulteriormente sottolineata dalle 4 differenti spine che potremo usare per adattarlo alle diverse prese che troveremo nei principali paesi del mondo. Nessun altro alimentatore tra quelli che abbiamo provato adotta questa soluzione che lo rende molto comodo per il viaggio. Peccato che non ci sia nella confezione anche un sacchettino per il trasporto.
Il design è davvero curato. La plastica è di eccellente qualità, segnata da una tessitura a rombi che, nonostante sia lucida, la rende poco propensa a prendere le impronte digitali. Le prese USB sono molto vicine, ma questo non rende difficile l’inserimento, perché sono allineate a file di due; l’inserimento dei cavi USB è molto preciso, con la giusta resistenza e guardando all’interno si notano contatti in rame, il che garantisce una rendimento più elevato. Ciascuna porta, caso anche questo più unico che raro, quando entra in funzione segnala che sta mandando corrente ad un accessorio con l’accensione di un LED specifico e coperto da una plastica di differente colore. Altri alimentatori o non hanno nessun LED o ne hanno uno per tutte le porte. Infine la cura costruttiva si nota quando si agganciano le varie spine; il caricabatterie risponde con un “clack” preciso e un dente a molla trattiene la spina.
Il Portapow è un alimentatore da 21W con 4.1A in uscita, una potenza che al momento potrebbe apparire ridotta rispetto ad altri prodotti concorrenti con magari tre volte queste prestazioni, ma si deve tenere conto delle minuscole dimensioni e del fatto che ha 4 porte e non cinque o sei; questo ci porta ad assolvere Portapow per non avere puntato su una potenza più alta, preferendo miniaturizzazione e qualità costruttiva in generale. Delle 4 porte solo una fornisce gli ampere standard tipici di un tablet (2.1) ed è a questa porta che dovremo collegare l’iPad. Le altre tre porte forniscono 1A, quanto un alimentatore classico che troviamo nella confezione di un iPhone 6 o 6 Plus. I test che abbiamo svolto ci dicono che, comunque, il, Portapow è in grado di alimentare tranquillamente su ciascuna porta 4 differenti dispositivi senza alcun limite determinato, tipico delle porte tarate per dispositivi specifici (alcuni alimentatori forniscono 0,45A agli iPhone anche se sono nominalmente da 1A). In termini pratici potremo ricaricare 4 iPhone o Android a 1A, oppure un iPad e due iPhone o Android ad 1A senza cali di potenza rispetto alla potenza nominale. Se collegheremo tre cellulari e un iPad, ciascuna porta verrà limitata proporzionalmente nella potenza fornita.
In conclusione, il Portapow Crystal è stato davvero una bella sorpresa. È piccolo, leggero, tascabile, e offre spine universali. Da questo punto di vista rappresenta un ideale alimentatore da viaggio per una famiglia che ha più telefoni da ricaricare, magari accanto ad un iPad. Messo in servizio, è in grado di ripristinare da zero la batteria di 4 dispositivi in qualche ora, sostanzialmente in un tempo non di molto superiore quello che si otterrebbe da 4 diversi alimentatori, senza le complicazioni che occorrono quando si devono portare in giro spine, spinotti e adattori. Ha qualche limite sulla potenza, ampiamente ripagato dalla cura costruttiva e da una ingegnerizzazione razionale e originale. Costa 18,75 euro (più spedizione), un prezzo onesto e ampiamente giustificato da quel che offre.
