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Recensione Poco M3 Pro 5G, un miglioramento notevole dal modello standard

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A mezzo anno di distanza dal lancio di POCO M3, il brand ha lanciato una versione aggiornata, che non poteva non chiamarsi M3 Pro. Se la variante standard si proponeva come un entry level del mondo 4G, questo nuovo terminale, invece, abbraccia il palco entry level dei telefoni 5G. Il prezzo è davvero competitivo, solo 159 euro, e non manca di qualche arma davvero interessante.

Se si guarda al design, l’aspetto di questo M3 Pro è davvero diverso da quello del fratello minore. La principale differenza può essere riscontrata, anzitutto, nel modulo camera posteriore. La scelta fatta in M3 era davvero particolare, e altrettanto può dirsi di quella effettuata sul modello Pro.

L’obiettivo propone ancora una configurazione a tripla fotocamera verticale, ma il grande design rettangolare nero è stato rimosso. L’M3 Pro propone un nuovo look nella cover posteriore, con una lunga fascia verticale nell’angolo in alto a sinistra, e il logo POCO all’interno.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Quanto ai materiali, M3 Pro 5G non fa un grosso passo in avanti rispetto ad M3, proponendo sempre materiali plastici sul retro, questa volta con un rivestimento a specchio, che sembra restituire la sensazione di un dispositivo in vetro più pregiato, anche se in realtà non lo è. Purtroppo, si tratta di una vera e propria calamita per le impronte. Per quanto continuerete a pulirlo, non riuscirete mai a farlo brillare veramente.

Recensione Poco M3 Pro 5G

A livello estetico, il design posteriore di M3 Pro 5G può, o non può piacere, ma di certo non negarsi che il team POCO provi sempre e comunque ad offrire qualcosa di diverso rispetto alla concorrenza. Il sensore di impronte digitali è ancora sul lato del terminale, anche se diverso da quello del POCO M3, e sembra anche funzionare meglio.

M3 Pro è dotato di un jack per cuffie da 3,5 mm e, soprattutto, del sensore IR, che permette di controllare TV e apparecchi IR, oltre a disporre di NFC, che non è presente nella versione standard dell’M3. Peccato solo che proponga un singolo altoparlante, naturalmente giustificabile alla luce del costo del terminale.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Display

M3 Pro 5G aggiorna anche lo schermo. Sebbene si tratti ancora di una unità LCD 1080p, la frequenza di aggiornamento aumenta sino a 90Hz, con una modifica sostanziale anche al form factor, che non è più a goccia, ma con la camera frontale “incastonata” sulla parte frontale dello schermo. La dimensione del foro non è tra le più piccole, ma nel complesso si tratta di una buona soluzione, anche perché riduce le ombre proprio in prossimità del foro, rispetto a quanto non facesse M3 standard.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Di default lo schermo è impostato a 60 Hz, ma il consiglio è quello di abilitare subito i 90 Hz. La differenza è assolutamente tangibile, e ben visibile sin dallo scroll dei menù. Un piccolo nei del display è, probabilmente, la luminosità, che tende sempre ad essere inferiore rispetto a quel che servirebbe, e sotto la luce diretta del sole non riesce davvero a brillare.

Inoltre, guardando lo schermo con un leggera inclinazione (ad esempio quando lo smartphone è adagiato sulla scrivania e lo si guarda trasversalmente), sembra che la luminosità si riduca sensibilmente.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Nel complesso è certamente un buon display, sempre guardando al prezzo davvero competitivo. Peccato che non vi siano funzioni di Always On, per via della tecnologia LCD, che significa anche perdere i Super Wallpaper integrati nella MIUI.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Prestazioni e Hardware

Vera novità, che ha certamente causato hype attorno al terminale, è la presenza di un nuovo processore, esattamente Dimensity 700 SOC MTK, uno dei chip 5G entry-level disponibili sul mercato, che ha comunque un processo produttivo a 7 nm.

Stando ai test, per gli amanti dei numeri, ha fatto registrare nelle nostre prove Geekbench 5 un punteggio single core di 541 e nel test multi-core 1586. Si tratta di un punteggio effettivamente non sbalorditivo, ma se ci allontaniamo dai dati numerici, l’utilizzo quotidiano non è affatto male. Anzi.

Recensione Poco M3 Pro 5G

A differenza del fratello M3 standard, che in effetti non nascondeva troppo lag e rallentamenti nell’interfaccia, questo M3 Pro è molto più fluido in tutto. È un terminale che consente di sfruttare l’intero ecosistema Android senza particolari problemi.

Il passaggio dall’una all’altra app è sempre reattivo, così come l’utilizzo di social, app per la messaggistica, browser per la navigazione. In questo senso, M3 Pro è un grosso passo in avanti rispetto al fratello minore. Questa fluidità maggiore viene certamente coadiuvata dal display a 90 Hz, che in alcuni frangenti rende lo scroll dei menù davvero reattivi.

Recensione Poco M3 Pro 5G

A livello gaming, invece, non mostra i muscoli. Permette di giocare praticamente a qualsiasi titolo presente sullo store senza problemi, ma non si potrà comunque avviare PUBG con grafica HDR e frame rate elevato, anche se quest’ultimo può superare i 30 fps se si attiva la grafica con dettagli bassi o medi.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Quanto al sensore di impronte digitali, funziona meglio di M3, ed è assolutamente utilizzabile, anche se non risulta tra i più veloci e reattivi. Il Face ID è presente, ma perde qualche colpo, in condizioni di luce non ottimale.

Fotocamera

M3 Pro 5G propone una fotocamera principale da 48 MP, affiancata da un obiettivo con profondità di campo e un obiettivo macro. Non esiste un obiettivo ultra grandangolare. Le foto propongono una intensità HDR moderata, mentre i colori tendono a risultare molto saturi quando la AI è attivata, soprattutto nel caso in cui si inquadrino fiori o frutta.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Il controllo delle alte luci con l’IA attiva non è molto buona, e in generale lo stesso può dirsi delle foto notturna con AI attiva. Insomma, meglio disattivare questa modalità in molti scatti.

In generale, gli scatti sono sufficienti, considerando che si tratta di un terminale nella fascia di prezzo di poco superiore a 150 euro. Il meglio lo si ottiene con condizioni di luce ottimale, mentre una piacevole sorpresa sono i ritratti, con le informazioni sulla profondità di campo che vengono processate sempre in modo corretto, anche quando si scatta una foto a soggetti diversi dalle persone.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Per quanto riguarda il video, l’M3 Pro supporta la registrazione 1080P e 720P a 30 fps, con stabilizzazione dell’immagine.

Vi lasciamo, come di consueto, ad una galleria di immagini scattata con il terminale:

Autonomia

POCO M3 Pro propone una batteria da 5000 mAh, con ricarica rapida a 18 W, anche se in confezione è presente un caricabatterie da 22,5 W. Purtroppo, la ricarica è davvero lenta: occorre mezz’ora per portare la batteria a poco più del 30%, mentre con un’ora di ricarica non si arriva nemmeno al 70%. In totale, occorrono due ore per una ricarica completa. Ad ogni modo, si riuscirà certamente a coprire un’intera giornata di utilizzo medio, senza alcun problema.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Conclusioni

Rispetto all’M3, M3 Pro è un terminale molto più fluido, e senza alcun lag nell’utilizzo di tutti i giorni. Il display a 90Hz è davvero una bella aggiunta, così come il supporto alle reti 5G, che per ora risultano utilizzabili da una minoranza di utenti. Ad ogni modo, considerando che il prezzo di lancio di questo dispositivo è di 159 euro, risulta essere uno smartphone da tenere davvero in considerazione. A questo prezzo, i concorrenti sono davvero pochissimi.

PRO

  • Esteticamente valido
  • Display a 90hz
  • Reattivo nell’uso quotidiano
  • Supporto 5G
  • Reparto camera sufficiente…

CONTRO

  • …ma non eccellente
  • Ricarica lenta

Prezzi e disponibilità

Potete acquistarlo a questo indirizzo a partire da 159 euro grazie alla promozione di lancio. In realtà, il listino è di 179 euro per la variante 4+64 e 199 nella versione 6+128GB.

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Recensione Poco M3 Pro 5G, un miglioramento notevole dal modello standard

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A mezzo anno di distanza dal lancio di POCO M3, il brand ha lanciato una versione aggiornata, che non poteva non chiamarsi M3 Pro. Se la variante standard si proponeva come un entry level del mondo 4G, questo nuovo terminale, invece, abbraccia il palco entry level dei telefoni 5G. Il prezzo è davvero competitivo, solo 159 euro, e non manca di qualche arma davvero interessante.

Se si guarda al design, l’aspetto di questo M3 Pro è davvero diverso da quello del fratello minore. La principale differenza può essere riscontrata, anzitutto, nel modulo camera posteriore. La scelta fatta in M3 era davvero particolare, e altrettanto può dirsi di quella effettuata sul modello Pro.

L’obiettivo propone ancora una configurazione a tripla fotocamera verticale, ma il grande design rettangolare nero è stato rimosso. L’M3 Pro propone un nuovo look nella cover posteriore, con una lunga fascia verticale nell’angolo in alto a sinistra, e il logo POCO all’interno.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Quanto ai materiali, M3 Pro 5G non fa un grosso passo in avanti rispetto ad M3, proponendo sempre materiali plastici sul retro, questa volta con un rivestimento a specchio, che sembra restituire la sensazione di un dispositivo in vetro più pregiato, anche se in realtà non lo è. Purtroppo, si tratta di una vera e propria calamita per le impronte. Per quanto continuerete a pulirlo, non riuscirete mai a farlo brillare veramente.

Recensione Poco M3 Pro 5G

A livello estetico, il design posteriore di M3 Pro 5G può, o non può piacere, ma di certo non negarsi che il team POCO provi sempre e comunque ad offrire qualcosa di diverso rispetto alla concorrenza. Il sensore di impronte digitali è ancora sul lato del terminale, anche se diverso da quello del POCO M3, e sembra anche funzionare meglio.

M3 Pro è dotato di un jack per cuffie da 3,5 mm e, soprattutto, del sensore IR, che permette di controllare TV e apparecchi IR, oltre a disporre di NFC, che non è presente nella versione standard dell’M3. Peccato solo che proponga un singolo altoparlante, naturalmente giustificabile alla luce del costo del terminale.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Display

M3 Pro 5G aggiorna anche lo schermo. Sebbene si tratti ancora di una unità LCD 1080p, la frequenza di aggiornamento aumenta sino a 90Hz, con una modifica sostanziale anche al form factor, che non è più a goccia, ma con la camera frontale “incastonata” sulla parte frontale dello schermo. La dimensione del foro non è tra le più piccole, ma nel complesso si tratta di una buona soluzione, anche perché riduce le ombre proprio in prossimità del foro, rispetto a quanto non facesse M3 standard.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Di default lo schermo è impostato a 60 Hz, ma il consiglio è quello di abilitare subito i 90 Hz. La differenza è assolutamente tangibile, e ben visibile sin dallo scroll dei menù. Un piccolo nei del display è, probabilmente, la luminosità, che tende sempre ad essere inferiore rispetto a quel che servirebbe, e sotto la luce diretta del sole non riesce davvero a brillare.

Inoltre, guardando lo schermo con un leggera inclinazione (ad esempio quando lo smartphone è adagiato sulla scrivania e lo si guarda trasversalmente), sembra che la luminosità si riduca sensibilmente.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Nel complesso è certamente un buon display, sempre guardando al prezzo davvero competitivo. Peccato che non vi siano funzioni di Always On, per via della tecnologia LCD, che significa anche perdere i Super Wallpaper integrati nella MIUI.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Prestazioni e Hardware

Vera novità, che ha certamente causato hype attorno al terminale, è la presenza di un nuovo processore, esattamente Dimensity 700 SOC MTK, uno dei chip 5G entry-level disponibili sul mercato, che ha comunque un processo produttivo a 7 nm.

Stando ai test, per gli amanti dei numeri, ha fatto registrare nelle nostre prove Geekbench 5 un punteggio single core di 541 e nel test multi-core 1586. Si tratta di un punteggio effettivamente non sbalorditivo, ma se ci allontaniamo dai dati numerici, l’utilizzo quotidiano non è affatto male. Anzi.

Recensione Poco M3 Pro 5G

A differenza del fratello M3 standard, che in effetti non nascondeva troppo lag e rallentamenti nell’interfaccia, questo M3 Pro è molto più fluido in tutto. È un terminale che consente di sfruttare l’intero ecosistema Android senza particolari problemi.

Il passaggio dall’una all’altra app è sempre reattivo, così come l’utilizzo di social, app per la messaggistica, browser per la navigazione. In questo senso, M3 Pro è un grosso passo in avanti rispetto al fratello minore. Questa fluidità maggiore viene certamente coadiuvata dal display a 90 Hz, che in alcuni frangenti rende lo scroll dei menù davvero reattivi.

Recensione Poco M3 Pro 5G

A livello gaming, invece, non mostra i muscoli. Permette di giocare praticamente a qualsiasi titolo presente sullo store senza problemi, ma non si potrà comunque avviare PUBG con grafica HDR e frame rate elevato, anche se quest’ultimo può superare i 30 fps se si attiva la grafica con dettagli bassi o medi.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Quanto al sensore di impronte digitali, funziona meglio di M3, ed è assolutamente utilizzabile, anche se non risulta tra i più veloci e reattivi. Il Face ID è presente, ma perde qualche colpo, in condizioni di luce non ottimale.

Fotocamera

M3 Pro 5G propone una fotocamera principale da 48 MP, affiancata da un obiettivo con profondità di campo e un obiettivo macro. Non esiste un obiettivo ultra grandangolare. Le foto propongono una intensità HDR moderata, mentre i colori tendono a risultare molto saturi quando la AI è attivata, soprattutto nel caso in cui si inquadrino fiori o frutta.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Il controllo delle alte luci con l’IA attiva non è molto buona, e in generale lo stesso può dirsi delle foto notturna con AI attiva. Insomma, meglio disattivare questa modalità in molti scatti.

In generale, gli scatti sono sufficienti, considerando che si tratta di un terminale nella fascia di prezzo di poco superiore a 150 euro. Il meglio lo si ottiene con condizioni di luce ottimale, mentre una piacevole sorpresa sono i ritratti, con le informazioni sulla profondità di campo che vengono processate sempre in modo corretto, anche quando si scatta una foto a soggetti diversi dalle persone.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Per quanto riguarda il video, l’M3 Pro supporta la registrazione 1080P e 720P a 30 fps, con stabilizzazione dell’immagine.

Vi lasciamo, come di consueto, ad una galleria di immagini scattata con il terminale:

Autonomia

POCO M3 Pro propone una batteria da 5000 mAh, con ricarica rapida a 18 W, anche se in confezione è presente un caricabatterie da 22,5 W. Purtroppo, la ricarica è davvero lenta: occorre mezz’ora per portare la batteria a poco più del 30%, mentre con un’ora di ricarica non si arriva nemmeno al 70%. In totale, occorrono due ore per una ricarica completa. Ad ogni modo, si riuscirà certamente a coprire un’intera giornata di utilizzo medio, senza alcun problema.

Recensione Poco M3 Pro 5G

Conclusioni

Rispetto all’M3, M3 Pro è un terminale molto più fluido, e senza alcun lag nell’utilizzo di tutti i giorni. Il display a 90Hz è davvero una bella aggiunta, così come il supporto alle reti 5G, che per ora risultano utilizzabili da una minoranza di utenti. Ad ogni modo, considerando che il prezzo di lancio di questo dispositivo è di 159 euro, risulta essere uno smartphone da tenere davvero in considerazione. A questo prezzo, i concorrenti sono davvero pochissimi.

PRO

  • Esteticamente valido
  • Display a 90hz
  • Reattivo nell’uso quotidiano
  • Supporto 5G
  • Reparto camera sufficiente…

CONTRO

  • …ma non eccellente
  • Ricarica lenta

Prezzi e disponibilità

Potete acquistarlo a questo indirizzo a partire da 159 euro grazie alla promozione di lancio. In realtà, il listino è di 179 euro per la variante 4+64 e 199 nella versione 6+128GB.

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