In un mondo che va verso la digitalizzazione, più come idea che come modo, c’è ancora tanto da fare con l’analogico, in particolare per chi deve riutilizzare un archivio datato: Plustek OpticSlim OS1680 da una mano con il grande formato, in modo onesto per chi fa produzione, ma qualche meccanica da migliorare c’è.
Plustek OpticSlim OS1680, la recensione
Una superficie da sballo
Lo scanner è grande, ovviamente, e neppure tanto per un modello A3/Tabloid (29,7 cm x 43,18 cm): la costruzione è in misto metallica e plastica, ha una cerniera con due perni ad appoggio molto leggeri (ideale per libri spessi) e cinque pulsanti frontali che ottimizzano il funzionamento.
Lo scanner piano, una volta posizionato vicino al computer, dialoga con questo tramite una porta USB-A (ma ci si aspettava un adattatore USB-A/USB-C), richiede alimentazione a parte e presenta una linea molto classica, ideale per l’ambiente professionale a cui è orientato, anche se la tipografia dei comandi non è esente da perplessità.
Dentro la scatola pochi fronzoli, oltre al cavo e all’alimentatore trovano spazio un DVD con i driver, che però noi abbiamo preferito scaricare dal sito web della casa madre, che su questo non si spreca ed è prodigo di materiale a supporto.
Supporto
Collegato ad un MacBook Pro con Big Sur aggiornato, abbiamo provveduto a scaricare e installare i driver e le App di supporto. Purtroppo Aquisizione Immagine di macOS ha visto il Plustek OpticSlim OS1680 ma non è riuscita a controllarlo: niente paura, l’App di supporto funziona perfettamente, seppure con una interfaccia migliorabile.
L’anima professionale emerge decisamente quando si usa lo scanner con fare da produzione: l’App infatti non controlla appieno lo scanner ma serve più che altro a mandare i parametri per la scansione, mentre l’operatore, una volta messa la carta, sceglie tramite i pulsanti frontali la destinazione.
L’App come dicevamo è molto buona, nel senso che ha parametri a bizzeffe ed è altamente programmabile in moltissimi parametri, il che snellisce molto il lavoro.
C’è anche una App ulteriore che permette ritocchi al volo, ovviamente chi ha questo lavoro non può esimersi dall’uso di Photoshop, Lightroom o Luminar per un editing completo, ma l’app può servire in caso di un computer dedicato solo allo scanner, nel quale l’installazione di una App professionale sarebbe uno spreco.
Serve contenere il nero
Lo scanner funziona bene, molto bene anche la deretinatura: d’altra parte da un prodotto del genere ci si aspetta una resa di fascia alta e su questo il mix hardware e software offre una buona soluzione.
Da quello che abbiamo notato il risultato con i set standard dati dal produttore, il nero impasta forse un po’ troppo, ma se contenuto il giusto, il risultato si ammorbidisce quanto basta: questo significa che serve conoscere un po’ il prodotto e perdere qualche decina di minuti la prima volta nei parametri del software, ma poi il tutto fila liscio.
Anche nei tempi siamo buoni: un minuto e sedici secondi a fare una scansione a 1.200 dpi a colori in TIFF, più un’altra trentina di secondi a vederla pronta nella cartella di destinazione (la connessione è sempre USB, probabilmente 2.0, quindi non proprio velocissima). C’è sicuramente di meglio nel mercato, ma su fascie di prezzo decisamente maggiori.
Considerazioni
Plustek OpticSlim OS1680 è uno scanner che offre un buon compromessi nei suoi parametri di base: grande superficie e buon uso delle ottiche, una App molto pronta e personalizzabile anche se in effetti l’interfaccia andrebbe un po’ modernizzata, pur considerando che l’ambiente tipico è uno molto tradizionale.
Il prezzo è in linea con le aspettative, trattandosi di uno scanner A3, difficile che ci sia mercato per l’ambiente consumer.
Pro:
• Ampia superficie
• L’aggancio per la parte superiore è comodo
• App con parametri personalizzabili
Contro:
• Interfaccia dell’App datata
• I set di base vanno personalizzati per un risultato appropriato
Prezzo:
• 349,00 Euro
Plustek OpticSlim OS1680 è distribuito da Abaco e si può trovare nei negozi online Iguan@ Blu.