Avere uno smartphone o un tablet sempre con sé durante il giorno vuol dire anche doverlo ricaricare almeno una volta in quanto sappiamo ormai molto bene che il difetto più grande degli attuali dispositivi elettronici è la scarsa autonomia se utilizzati per molte ore. Parte da questa constatazione l’impegno di numerosi produttori che, come EasyAcc, stanno lavorando molto nel settore delle batterie d’emergenza. Proprio EasyAcc ha avuto un grande successo su Amazon con la PB10000C, una batteria da 10.000 mAh che è stata a lungo il prodotto più venduto nella sua categoria, grazie al favorevolissimo rapporto tra prezzo e prestazioni. 10000 mAh a 26 euro sono qualche cosa che i concorrenti non riescono a pareggiare e che è sicuramente interessante misurare in termini di efficienza e qualità. Di qui arriva la ragione di questa recensione.
PB10000C com’è fatta
La batteria arriva a casa all’interno della classica confezione riciclabile in cartone, anche se questa volta alloggiata all’interno di una base in plastica trasparente insieme al manuale delle istruzioni e due cavi microUSB di diversa lunghezza per la ricarica della stessa o di due dispositivi contemporaneamente. A primo impatto la batteria dà subito l’impressione di essere molto leggera (230 grammi da specifiche) e compatta (13 x 1,5 x 7 centimetri). Di fatto è comparabile con un iPhone 5 con custodia, anche se effettivamente pesa circa 100 grammi in più, questo perché il peso risulta ben distribuito su tutta la superficie.
Dal punto di vista dei materiali si tratta di un prodotto ben rifinito per il prezzo. È in plastica satinata con accenti arancione che danno un tocco di colore e di design all’intero dispositivo.
Su una lato sono riportati i dati tecnici del dispositivo quali capacità 10.000 mAh / 37 Wh, Input DC 5V 1.5 A per l’ingresso microUSB, Output DC 5V 2.1 A massimi per la porta USB 1 e Output DC 5V 1.5 A massimi per la porta USB 2. Dall’altro lato troveremo invece, per l’appunto, le due uscite USB 1 e 2, dove i numeri sono individuabili grazie ad un simbolo a fulmine sulla sinistra di ciascuna porta, l’ingresso IN microUSB ed il pulsante Power utile per verificare l’energia ancora disponibile nella batteria e poco altro. Ad un retro completamente anonimo, fa da riscontro una parte frontale con il marchio dell’azienda EasyAcc stampato in bianco da un lato, dall’altro quattro piccoli LED blu utili per conoscere lo stato di carica della batteria o la ricarica della stessa.
PB10000C come funziona e test sul campo
L’utilizzo della batteria è davvero semplice: basta collegare il dispositivo da ricaricare attraverso l’uscita USB 1 ed il gioco è fatto. Senza dover premere alcun pulsante, la batteria riconoscerà il collegamento ed avvierà la ricarica. Allo stesso modo, quando dovremo ricaricare la batteria basterà collegarla al Mac o, meglio, alla presa di corrente attraverso un qualsiasi alimentatore da 1,5-2 A. Appena arriva a casa la batteria è già al massimo della carica, quindi già disponibile all’utilizzo: ad ogni modo prima di effettuare i test l’abbiamo fatta scaricare completamente e l’abbiamo ricaricata. Abbiamo impiegato circa 2,5 ore per ricaricarla al 100% usando un alimentatore da iPad (2A).
Stando alle nostre prove, con la batteria completamente carica è possibile ricaricare una volta un iPad 2 (6.930 mAh) dal 7% al 100%, ed una volta un iPhone 5 (1.440 mAh) dallo 0% al 100%. In totale abbiamo ricaricato 7.885 mAh con circa 2.115 mAh dispersi durante la ricarica: segnaliamo che entrambi i dispositivi, al momento dei test, si trovavano accesi in Standby con WiFi e notifiche attive.Il dato è davvero molto buono visto che la resa è di quasi l’80%, quando una batteria si può considerare già di buon livello quando si colloca intorno ad una resa del 75%.
Per quanto riguarda l’effettiva potenza di ricarica, grazie all’impiego di un amperometro USB digitale abbiamo potuto constatare che in qualsiasi caso la porta USB 2, dichiarata 1,5 A di uscita massima, in realtà non ha mai erogato sopra i 0,47 A, questo probabilmente perchè si tratta di una porta conformata per cellulari Android “vecchio stile” La porta USB 1 invece rispetta quanto dichiarato dal produttore erogando mAh diversi in base al dispositivo collegato. Nello specifico:
- Collegando solo l’iPad 2 alla porta USB 1 al 9% di batteria, quindi nella situazione in cui necessita di assorbire più energia, la EasyAcc eroga 1,49 A se contemporaneamente viene utilizzato, altrimenti 1,38 A con schermo in Standby. Collegandolo alla porta USB 2 un messaggio su schermo ci avverte che il dispositivo non è in carica, in realtà vengono erogati circa 0,47 A che probabilmente lo ricaricano, ma molto più lentamente.
- Collegando solo l’iPad 2 alla porta USB 1 al 41% di batteria, quindi nella situazione in cui necessita un normale assorbimento di energia, la EasyAcc eroga 1,35 A se contemporaneamente viene utilizzato, altrimenti 1,26 A con schermo in Standby. Collegandolo alla porta USB 2 un messaggio su schermo ci avverte che il dispositivo non è in carica, in realtà vengono erogati circa 0,45 A che probabilmente lo ricaricano, ma molto più lentamente.
- Per quanto riguarda l’iPhone 5, collegandolo alla porta USB 1 al 19% di batteria, quindi nella situazione in cui necessita di assorbire più energia, la EasyAcc eroga 0,97 A se contemporaneamente viene utilizzato, altrimenti 0,90 A con schermo in Standby. Collegandolo alla porta USB 2 un messaggio su schermo ci avverte che il dispositivo non è supportato, in realtà vengono erogati circa 0,46 A che lo ricaricano, ma molto più lentamente.
- Collegando solo l’iPhone 5 alla porta USB 1 al 72% di batteria, quindi nella situazione in cui necessita un normale assorbimento di energia, la EasyAcc eroga 0,92 A se contemporaneamente viene utilizzato, altrimenti 0,84 A con schermo in Standby. Collegandolo alla porta USB 2 un messaggio su schermo ci avverte che il dispositivo non è supportato, in realtà vengono erogati circa 0,45 A che lo ricaricano, ma molto più lentamente.
- Collegando insieme l’iPad 2 al 7% e l’iPhone 5 al 15% abbiamo verificato che collegando l’iPad alla porta USB 1 e l’iPhone alla porta USB 2, sia utilizzandoli entrambi, sia con schermo in Standby, la batteria eroga 1,07 A per il tablet e 0,47 A per lo smartphone. Collegandoli volutamente in maniera errata (iPhone su USB 1 e iPad su USB 2) la batteria eroga per entrambi a 0,45 A, segnando su schermo che l’iPhone non è supportato e l’iPad non è in carica.
Conclusioni
Nonostante la porta USB 2 non sia compatibile pienamente con i dispositivi Apple, la batteria si comporta bene ed è in grado di ricaricare sempre e comunque un iPhone oppure un più esigente iPad alla massima potenza, sia se lasciato nello zaino sia se decidiamo di continuare ad utilizzarlo mentre si ricarica. Se si decide di ricaricarli insieme la ricarica c’è per entrambi, ma leggermente più lenta del solito. In ogni caso è bene tenere a mente che è la porta USB 1 a fare il grosso del lavoro, mentre la USB 2 non andrebbe mai usata se non quando si decide di ricaricare due dispositivi insieme, consapevoli del fatto che quello collegato a quest’ultima si ricaricherà più lentamente del normale. In termini pratici dal punto di vista pratico la batteria EasyAcc è superata in fatto di “intelligenza” da prodotti più recenti, ma nel rapporto tra costo e prestazioni è difficile trovare una rivale sul mercato.
Pro
- Prezzo
- Piccola e leggera
- Ricarica almeno cinque volte un iPhone oppure una volta un iPad ed una volta un iPhone
Contro
- La porta USB 2 non ricarica al massimo della potenza i dispositivi Apple
- Nel prezzo non è compresa una sacca per il trasporto
Prezzo al pubblico: Come preannunciato, il punto di forza di questa batteria è il prezzo se paragonato a tutte le caratteristiche offerte: su Amazon costa 25,99 euro