Presentate dal costruttore come le cuffie più avanzate al mondo Parrot Zik 2.0 non sono un semplice aggiornamento del primo modello. Integrano 8 microfoni, cancellazione del rumore digitale adattiva, Bluetooth, controlli touch inoltre offrono design, peso, comodità e autonomia tutti migliorati rispetto alla prima generazione. Gli appassionati audio però sanno bene che da sole le specifiche tecniche non sono sufficienti per garantire una riproduzione audio di alto livello: per tutte queste ragioni Macitynet ha deciso di mettere alla prova Parrot Zik 2.0 per scoprire se queste cuffie da 350 euro valgono innanzitutto il prezzo richiesto e in secondo luogo se qualità audio e funzioni possono soddisfare gli esigenti utenti Apple, così come quelli Android e, prossimamente anche quelli Windows Phone. Per i primi due l’app di controllo è già disponibile mentre per gli smartphone Microsoft dovrebbe arrivare presto.
Pu trattandosi di cuffie iniziamo a parlare del design e non dell’audio, questo perché a nostro giudizio Parrot Zik 2.0 sono diverse da qualsiasi altra cuffia in circolazione. L’unica somiglianza è rintracciabile nei materiali impiegati: struttura, cerchietto e bracci delle coppe sono realizzati in acciaio, il tutto rivestio in pelle sintetica di alta qualità. Questi ingredienti presenti in numerose cuffie alto di gamma sono stati impiegati in modo originale, e a nostro parere molto riuscito, da Philippe Starck, designer industriale di fama mondiale. Anche chi non ama particolarmente il linguaggio stilistico nei precedenti lavori firmati Starck, deve riconoscere che le linee super essenziali e allo stesso tempo ricercate di Parrot Zik 2.0 non hanno paragoni in commercio.
Anche se cerchietto essenziale e coppe super abbondanti (e super imbottite) sono in voga da tempo, i bracci a due elementi con forma quasi organica del primo segmento manifestano una ricerca approfondita, trasudano originalità e stile. Queste qualità sono trasmesse a tutto il prodotto, tanto che il feeling e le emozioni suscitate toccando e impugnando queste cuffie risulteranno molto familiari agli utenti Apple. Parrot Zik 2.0 sono un prodotto che dà emozione alla vista e anche al tatto, come spesso riescono a fare i dispositivi di Cupertino meglio riusciti. Ora non resta che ascoltare.
Audio: cancellazione del rumore passiva e attiva da record
Per entrare nel mondo Parrot Zik 2.0 non serve accendere le cuffie e nemmeno avviare la riproduzione musicale: basta semplicemente indossarle. I padiglioni ovali imbottiti all’inverosimile, molto più della prima generazione, chiudono fuori una quantità impressionante di rumori. In redazione abbiamo visto passare diverse cuffie, nessuna con una soppressione passiva del rumore di questa portata. L’effetto occlusione, simile a un risucchio avvertito nel cavo uditivo, che si avverte solo con le migliori cuffie dotate di cancellazione attiva del rumore, con le Parrot Zik 2.0 è avvertibile a cuffie ed effetti spenti.
Paradossalmente quando si accendono le cuffie ed entra in funzione la cancellazione digitale adattiva del rumore (prima era analogica e non adattiva) l’effetto risucchio risulta inferiore, questo perché una tecnologia proprietaria Parrot reintroduce una piccola parte dei suoni esterni in cuffia per eliminare questo fastidio dalle orecchie dell’utente. Così quando parliamo al telefono abbiamo una percezione migliore della nostra voce che in parte viene immessa in cuffia. Parrot dichiara che la riduzione del rumore è stata migliorata, ora arriva fino a -30 dB rispetto all’esterno, contro i -25 dB del primo modello: l’utente tramite l’app può regolare con un dito se e quanto dei rumori esterni eliminare, tramite la versatile app di cui torneremo a parlare tra poco.
Audio di razza
Collegando il cavo con jack da 3,5 mm senza accendere le cuffie l’audio delude, ma non è così che le Parrot Zik 2.0 sono progettate per funzionare. Stabilito il collegamento Bluetooth con iPhone, iPad o un dispositivo Android appare un messaggio che consiglia di installare l’app omonima dedicata. Qui inizia la vera esperienza audio con una riproduzione coinvolgente, bassi ricchi ma mai invasivi, alti cristallini e medi di buona qualità, anche se probabilmente non sufficiente per gli audiofili. Chi scrive non si include in questa categoria di utenti super esigenti in campo audio, così a nostro parere le Parrot Zik 2.0 assicurano una riproduzione non solo buona, ma decisamente di alta qualità.
Secondo alcuni utenti che le hanno già acquistate in USA la qualità è addirittura paragonabile a Sennheiser: senza entrare nei dettagli, anche perché il confronto si perderebbe con decine di modelli di fascia e prezzi diversissimi, Parrot è riuscita a creare cuffie con una resa audio equilibrata, ricca, dinamica e molto appagante. Anche il modello audio a V (bassi e alti al top e al centro le tonalità medie meno pronunciate) a nostro giudizio è indovinato per incontrare i gusti della stragrande maggioranza degli utenti che amano l’audio di qualità, senza puntare o pretendere una resa perfetta richiesta invece dagli audiofili.
In definitiva, per il comparto audio Parrot Zik 2.0 possono competere con i modelli della stessa fascia di prezzo di marchi storici o di quelli blasonati e alla moda, molti dei quali anzi scompaiono per la predominanza dei bassi, qui invece ricchi, corposi ma non prevaricanti. In circolazione esistono senz’altro modelli più potenti ma tenendo presenti le notevoli funzioni di riduzione del rumore (passivo e attivo) le Zik 2.0 non richiederanno mai di essere spinte al massimo.
Impostando al limite superiore sia il volume di iPhone che quello delle Zik l’ascolto risulta addirittura doloroso e compaiono alcune distorsioni, ma tutto si sistema riducendo di una sola tacca il volume, ma anche in questo caso la potenza è tale che l’ascolto è consigliato solo per brevi periodi. Comunque indossando le cuffie, attivando la cancellazione del rumore e avviando la riproduzione musicale anche a volume medio basso, sarà praticamente impossibile ascoltare quello che dicono anche le persone al nostro fianco. Un effetto spettacolare che per molti utenti può valere il prezzo d’acquisto e lo è ancora di più considerando che la riproduzione offerta è senza dubbio di fascia elevata.
Le uniche cuffie camaleonte: suonano come l’utente e gli artisti desiderano
Quello che solo le Parrot Zik 2.0 possono fare è trasformarsi in tutto ciò che l’utente desidera, grazie a una delle migliori combinazioni di accessorio e app per iOS finora visti da chi scrive. L’app abbinata infatti non fornisce un numero limitato di funzioni poco utili, di cui l’utente presto farà a meno anche di usare, al contrario il software è una parte integrante e consistente dell’utilizzo quotidiano. Dentro all’app possiamo vedere la percentuale di carica rimanente della batteria, verificare il rumore esterno e quello percepito, regolare la soppressione del rumore attiva, sfruttare un equalizzatore grafico facile da usare con un solo dito, attivare 5 effetti che simulano diversi ambienti d’ascolto, consultare e scaricare i preset di artisti famosi per ascoltare la loro musica come è stata concepita in studio e moltissimo altro ancora.
Oltre ad impiegare l’equalizzatore grafico facile per tutti, che cambia la resa audio trascinando un solo dito all’interno di un cerchio in cui i punti cardinali sono pop, vocal, cristal, club, punchy e deep, l’app mette a disposizione un completo equalizzatore a 5 bande con bypass in grado di soddisfare anche i palati più esigenti e complessi. Qui intervenendo sui vari parametri rappresentati graficamente è possibile configurare nei dettagli la resa audio di Parrot Zik 2.0 creando uno o infiniti preset personali, pronti da salvare e selezionare all’occasione, in base al brano o alle preferenze del momento. Altri costruttori hanno inserito effetti o tentativi di equalizzazione in app abbinate alle cuffie ma nessuno ha offerto fino ad ora la facilità d’uso e soprattutto la libertà completa messi a disposizione da Parrot Zik 2.0 e dall’app abbinata.
Vale la pena notare che l’app rileva in automatico se sono disponibili aggiornamenti firmware per le cuffie, nel caso un avviso informa l’utente che deve solo premere OK per scaricare e installare. Per prolungare l’autonomia delle cuffie (via Bluetooth solo 6 ore dichiarate con tutti gli effetti attivati e cancellazione attiva del rumore) è disponibile la modalità viaggio dal menu. Una volta scelta la modalità viaggio l’app spiega nei dettagli come funziona: il Bluetooth viene spento, si passa al collegamento via cavo e con solo la cancellazione del rumore attiva si arriva fino a 18 ore di riproduzione audio di qualità escludendo il mondo esterno, sufficienti anche per un lungo viaggio transcontinentale.
Indossabilità e comandi touch
Grazie al rivestimento più generoso del cerchietto e alle imbottiture extra large dei padiglioni le Parrot Zik 2.0 sono quasi inavvertibili una volta indossate, questo è possibile anche grazie al processo di snellimento che ha ridotto il peso dai 340 grammi delle Zik prima generazione a soli 270 grammi del nuovo modello, un calo del 17% che si sente. Nel paglione sinistro il coperchio superiore nasconde la batteria ricaricabile e rimovibile: l’aggancio pur essendo magnetico è molto saldo. Basta sollevare con un po’ di forza per rimuovere il pannello rivestito in ecopelle e, per gli utenti che non vogliono mai rimanere senza musica, inserire una eventuale seconda batteria carica per raddoppiare l’autonomia delle Zik 2.0, il costo di un accumulatore secondario è di cerca 30 euro.
Il padiglione destro invece è tutt’uno con la coppa del driver e nasconde al suo interno una superficie sensibile al tocco. Anche gli utenti più smaliziati che usano da anni iPhone e iPad e schermi touch di ogni tipo, rimarranno sorpresi nel constatare che i controlli touch funzionano benissimo anche sulla ecopelle e non solo sul vetro. Trascinando un dito in alto si alza il volume, verso il basso invece per abbassare, uno scorrimento dal centro del padiglione verso la direzione in cui guardiamo in avanti passa al brano successivo, all’indietro invece si torna al branoo precedente. I comandi touch implementati non potrebbero essere più intuitivi e logici, per usarli al meglio occorre però un po’ di pratica.
Nel nostro caso abbiamo dovuto prendere dimestichezza con la notevole sensibilità della superficie touch e poi con i tempi di pressione necessari per avviare Siri, quest’ultimo inconveniente però generato da una indicazione poco precisa del manuale incluso in cui si specifica una pressione di due secondi per l’assistente vocale. Nelle prime prove questo ha portato a diverse telefonate chiuse involontariamente e a ripetuti fallimenti nell’avvio di Siri. Tutto si è risolto semplicemente mantenendo il dito premuto più a lungo, circa 4-5 secondi.
Una volta familiarizzato con la riproduzione e le numerose funzioni audio di Parrot Zik 2.0 e con i controlli touch, questo accessorio diventa un gadget da cui è difficile separarsi. La musica personalizzata e riprodotta con qualità elevata e ben bilanciata, l’esclusione dei rumori esterni e il controllo touch con un dito sul padiglione destro, si uniscono al design da gadget hi-tech allo stesso tempo con stile semplificato al massimo. Parrot Zik 2.0 è una delle pochissime cuffie a padiglione completo che desidereremo sostituire con i più pratici ma molto meno efficaci auricolari. Funzione e design fusi insieme per il massimo risultato, come Cupertino insegna da anni.
Perché Parrot Zik 2.0 sono le cuffie più avanzate in commercio
Per comprendere perché queste cuffie sono presentate (e sono, ndr) come le più avanzate in commercio diamo un’occhiata ravvicinata ad alcune funzioni specifiche. Oltre a tutte le funzioni fin qui viste segnaliamo il sensore di rilevazione della testa: la musica si spegne se l’utente toglie le cuffie e la riproduzione audio riprende in automatico non appena le indossiamo di nuovo. Questa funzione è già impiegata da altri modelli ma non è ancora una soluzione universale.
Per numero e impiego di sensori e microfoni le Parrot Zik 2.0 sono uniche, con ben 8 microfoni integrati e un sensore a conduzione ossea per il parlato. Quattro microfoni esterni catturano la voce dell’utente mentre il sensore a conduzione ossea rileva i movimenti della mascella per rilevare meglio le basse frequenze della voce: tutto questo è abbinato al sistema di riduzione del rumore per offrire parlato di qualità anche quando telefoniamo in ambienti o situazioni rumorosi, in presenza di vento e così via.
Per la riduzione attiva del rumore vengono impiegati complessivamente 6 microfoni: catturano il rumore e un nuovo algoritmo viene impiegato per generare onde acustiche opposte, una soluzione che migliora la cancellazione delle prime Zik (fino a 25 dB) per arrivare a una riduzione fino a 30 dB per le nuove Zik 2.0. I risultati sono sorprendenti nell’uso quotidiano: in casa e al silenzio con le cuffie indossate e la musica a volume medio basso è impossibile sentire le persone che parlano al nostro fianco. Su treni e metropolitana l’abbattimento del rumore è impressionante: sembra di vivere in un’isola felice anche in mezzo al caos e alla folla.
Se poi abbiamo la fortuna di riuscire ad ottenere un collegamento con audio HD per le telefonate (dipende dai dispositivi, dall’operatore telefonico nostro e dell’interlocutore, infine anche dalle eventuali app impiegate) potremo parlare al telefono con la sensazione di avere di fronte o comunque vicinissima la persona con cui stiamo chiacchierando, con chiarezza e nitidezza impensabili con le telefonate tradizionali.
Le cuffie più avanzate hanno qualche punto debole
Pur essendo le cuffie più avanzate sul mercato non significa che Parrot Zik 2.0 siano perfette sotto ogni punto di vista. Per esempio leggendo le specifiche tecniche si scopre che non integrano la tecnologia Bluetooth 4.0 più recente ma quella precedente 3.0, una scelta insolita per un dispositivo concepito, progettato e costruito per essere al top di gamma per tecnologia e prezzo. Abbiamo chiesto spiegazioni a Parrot per questa scelta ma la risposta tarderà ad arrivare perché la recensione è stata scritta tra le festività di Natale e Capodanno: includeremo le spiegazioni di Parrot in questo articolo non appena ci saranno pervenute.
In ogni caso non abbiamo valutato l’assenza del Bluetooth 4.0 come una lacuna da segnalare nei contro: nell’utilizzo quotidiano le numerose qualità delle cuffie non fanno sentire la mancanza di questa tecnologia, anche se lo standard più recente forse avrebbe potuto contribuire ad aumentare l’autonomia e la durata della batteria in stand-by, comunque già discreta pari a 8 giorni.
L’unico vero punto debole di queste cuffie eccezionali è a nostro giudizio l’autonomia limitata a 6 ore quando si usano con collegamento senza fili Bluetooth, cancellazione del rumore ed effetti attivati, una durata sufficiente per affrontare gli spostamenti quotidiani ma limitata per viaggi più lunghi e utilizzo prolungato. Questo inconveniente può essere risolto acquistando una batteria secondaria opzionale, reperibile a circa 30 euro, oppure utilizzando una batteria esterna portatile, con una capacità sufficiente per ricaricare sia le cuffie sia l’iPhone o il dispositivo che utilizziamo, considerando che il collegamento senza fili prosciuga piuttosto rapidamente la carica di entrambi.
Il secondo punto migliorabile è invece il cavo audio incluso nella confezione: sia quello di ricarica microUSB che quello con due jack da 3,5 pollici sono di fattura molto curata con rivestimento in tessuto sul filo e connettori robusti in metallo lucido, purtroppo il cavo audio serve solo per ascoltare la musica ma non include pulsanti per il controllo remoto né un microfono su filo per utilizzare le cuffie anche per le chiamate, quando usate senza Bluetooth. Questa è senza dubbio una scelta dei progettisti che prevedono l’uso del cavo audio solo per l’ascolto della musica in modalità viaggio, con autonomia fino a 18 ore, in ogni caso per chi si sposta spesso in treno la presenza di filocomando e microfono risulterebbero comodi.
Conclusioni
Nonostante i punti deboli appena descritti risulta difficile se non impossibile negare il claim del costruttore: Parrot Zik 2.0 sono tra le cuffie più avanzate dal punto di vista tecnologico e dalla nostra prova possiamo dichiarare che sono anche tra le poche cuffie in commercio che danno emozione, nel senso più ampio del termine. Design, costruzione e materiali al top colpiscono quando le si osserva e le si tocca, a nostro giudizio a miglia e miglia di distanza dai materiali plastici anche se di qualità elevata impiegati per gran parte delle cuffie, mentre rispetto ai modelli superiori anche questi costruiti con acciaio e pelle o ecopelle, le Zik 2.0 offrono un design molto più originale e riuscito.
Per quanto riguarda invece riproduzione audio di qualità, soppressione del rumore, indossabilità e le numerose funzioni offerte le Parrot Zik 2.0 convincono appieno e sotto ogni punto di vista durante l’utilizzo. Per tutte queste ragioni e soprattutto per l’uso personale e da appassionati vale la pena soprassedere ai due punti deboli, magari attrezzandosi con una batteria esterna, per poter disporre di un paio di cuffie che diventano una vera e propria estensione non solo dello smartphone ma anche dell’utente, naturalmente questo vale per chi è disposto ad affrontare il prezzo di acquisto piuttosto sostenuto, di listino 349,90 euro. La somma richiesta è elevata per un paio di cuffie ma, considerando la quantità e la qualità delle funzioni offerte risulta giustificata.
Per gli utenti che invece prevedono soprattutto un impiego professionale, anche in questo caso è possibile utilizzarle, magari abbinandole a una seconda batteria interna o una esterna, ma per chi desidera una autonomia superiore o un prezzo più abbordabile può trovare alcune alternative in commercio anche se dovrà rinunciare probabilmente all’elevata qualità audio e all’insonorizzazione perfetta delle Zik 2.0.
Pro
Qualità audio elevata
Design, costruzione e qualità dei materiali al top: è un prodotto che emoziona
Molto buona la riduzione passiva del rumore, impressionante la cancellazione attiva
Molto comode da indossare
Buona qualità delle telefonate, incredibile con le chiamate HD audio
Contro
Autonomia limitata con Bluetooth ed effetti attivati, ma la batteria è sostituibile
Nel filo con jack 3,5 mm non sono integrati i tasti di controllo
Prezzo e disponibilità
Le cuffie Parrot Zik 2.0 sono disponibili in 6 colorazioni diverse: oltre alla versione nera provata anche moka, bianche, blu, arancione e giallo. Sono proposte al prezzo di listino di 349,90 euro. Sono disponibili su Amazon a prezzi leggermente diversi a seconda del colore: si parte da circa 346 euro per la versione nera per arrivare fino a 378 euro per quella arancio: lanciate poco prima di Natale, probabilmente i prezzi diventeranno più allineati quando la disponibilità migliorerà.