Parrot è la società che ha dato inizio alla moda, o al valzer, dei droni commerciali, mettendo a disposizione degli utenti velivoli facili da guidare, pronti al volo, senza rinunciare alla qualità, seppur con costi contenuti e accessibili. Al di là delle linea Bebop, che entra direttamente in concorrenza con i droni DJI, da tempo la società si è concentrata anche sui MiniDrones, che lungi dall’essere semplicemente un giocattolo, si sono evoluti sotto molti punti di vista: Parrot Mambo FPV lo fa nella direzione dei visori 3D.
Il piccolo drone arriva nella sua confezione praticamente pronto al volo. E’ questa una delle caratteristiche principali di Parrot: un quadricottero easy-to-use. Sarà sufficiente inserire la batteria, accendere drone e remote controller per essere pronti al primo volo. Non solo facile da montare, ma soprattutto facile da pilotare. Anche i meno esperti, o i neofiti del settore, riusciranno a mantenerlo in volo già al primo tentativo. Il drone arriva quasi completamente montato; servirà solo montare sulla parte alta il modulo videocamera, che si “incastra” facilmente, come fosse un mattoncino LEGO. Si è già pronti al volo.
La prima sensazione che si ha è quella di un drone estremamente piccolo e leggero, ma davvero ben costruito, solido e robusto. Può sembrare strano considerando le piccole dimensioni del drone, ma il Mambo FPV è davvero ben costruito. Pesa pochissimi grammi, e si trasporta facilmente, considerando le dimensioni davvero ridotte.
Il controller non è troppo dissimile da quello di una Playstation, e questo conferisce all’esperienza di volo una piacevole sensazione. I comandi sono estremamente semplici da utilizzare, e i due stick analogici permettono di mantenere in volo il quadricottero senza alcuna difficoltà. Questo perché il mini drone è davvero ben equilibrato, resta fermo in aria, quasi avesse il modulo GPS per mantenere la posizione. In realtà non lo ha, ma grazie ad una rete di sensori per la stabilizzazione, in volo Parrot Mambo sembra non temere confronti rispetto a droni di un’altra categoria. Usa unità di misura inerziale per valutare la velocità, l’inclinazione e il contatto con gli ostacoli, dotato di accelerometro a 3 assi e giroscopio a 3 assi, oltre a sensori a ultrasuoni e sensore di pressione.
E’ possibile controllarlo direttamente con l’applicazione, disponibile gratis per iOS e Android, dove peraltro si riceve in diretta il flusso video registrato dalla camera, installata sopra il drone. Non c’è naturalmente alcun gimbal a stabilizzare l’immagine, ma anche in questo caso la qualità del filmato è senza dubbio sufficiente. Durante gli spostamenti più rapidi è facile notare il tremolio della camera non stabilizzata, ma nel momento in cui si lascia il drone in posizione, le immagini risultano piuttosto ferme, come non ci si aspetterebbe da un mini drone, con un modulo camera grande quanto un LEGO. La registrazione e lo streaming avvengono in HD 720p a 30 FPS, con un angolo di visione di 120°. Sul retro del modulo camera è presente anche l’alloggiamento per la MicroSD, così da poter incamerare foto e video, anche quando non si collega lo smartphone e si preferisce guidare il drone con il FlyPad incluso.
Inutile negare che il pad fisico fornisce una precisione maggiore nel controllo. Lo smartphone non è certamente il sistema di controllo più affidabile, anche perché in alcuni casi, pur essendo in ambienti indoor, abbiamo registrato interruzioni nella connessione WiFi tra smartphone e drone. Fortunatamente il drone era cosi stabile in volo, che non abbiamo avuto alcun problema a riattivare la connessione e riprenderne il controllo.
Molto più affidabile, e comodo, invece, l’utilizzo del controller, che permette di governare il drone in modo più preciso, potendo effettuare manovre di precisione, senza contare le acrobazie e i trick a mezz’aria, da attivare con la pressione dei quattro tasti frontali. Peraltro, se con lo smartphone si avrà un raggio di controllo di appena 30 metri, con il Flypad si potranno raggiungere circa i 100 metri circa. Purtroppo registriamo l’assenza di un supporto per lo smartphone nel controller: sarebbe stato utile poter usare il Flypad con lo smartphone alloggiato, per guardare in tempo reale sul display il flusso video. In realtà, questa mancanza è dovuta al particolare uso per cui nasce questo Mambo: il volo FVP.
Ed infatti, all’interno della confezione è presente un visore, all’interno del quale alloggiare, appunto, lo smartphone. E’ questo l’utilizzo corretto del drone in prova: pad alla mano, drone in volo, visore con smartphone sul volto. La qualità del volo FPV, naturalmente, viene anche influenzata dallo smartphone utilizzato.
In generale l’esperienza di volo FPVè buona, considerando anche la fascia di prezzo del piccolo drone. Il flusso video è stabile (salvo qualche piccola interruzione registrata durante alcuni voli, imputabile magari agli smartphone Android testati). Nel complesso, comunque, il volo in prima persona ci ha divertiti e a Parrot il plauso per averlo reso possibile in questa fascia di prezzo, in modo così semplice e intuitivo. Se il pad, avesse comunque goduto di un supporto per smartphone, l’utente avrebbe potuto, di tanto in tanto, decidere di abbandonare il sensore, e di volare in modo più tradizionale.
Quanto all’autonomia, il piccolo drone si affida ad una batteria LiPo da 660 mAh, che assicura almeno 8 min di autonomia con accessori e paraurti collegati, ma che arriva anche a 10 senza modulo camera o para eliche. Peraltro, la ricarica della batteria avviene in poco meno di mezz’ora, utilizzando un comune caricatore 2,1 A.
App
L’app gratuita che supporto il Mambo Parrot è ben fatta: semplice da usare, dispone di tutte le opzioni per regolare lo stile di volo e per aggiornare il velivolo nel caso di upgrade lanciati dalla casa madre. Permette, tra le chicche, il decollo direttamente dal palmo di una mano: attivando la relativa funzione le eliche inizieranno a girare lentamente, per poi raggiungere la massima potenza nel momento in cui lo si lancerà letteralmente in aria con un rapido gesto della mano.
Conclusioni
Il drone ha un costo di 179 euro. Potrebbe spaventare i più, ma è giustificato dalla qualità costruttiva del drone, dalla buona camera, da un controller comodo e affidabile e dall’inclusione nella confezione del visore per godere del volo FPV. Estremamente facile da guidare, ha una stabilità di volo che stupisce, e che lo rende easy-to-use, anche per i neofiti. Peccato per la mancanza del supporto smartphone per il controller, che avrebbe permesso all’utente di alloggiare il device sul pad per godere comodamente del flusso video a display, anche quando si decida di non usare il visore.
Parrot Mambo si acquista su Amazon al prezzo di 179 euro.
PRO
- Ben costruito
- Piccolo, leggero ma resistente
- In volo è particolarmente stabile
- Facile e veloce da usare
- Ottimo il Flypad
- Connessione bluetooth sempre stabile
CONTRO
- Manca il supporto smartphone per il Flypad
- Sporadica perdita di segnale WiFi