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Recensione Parrot Airborne Night e iOs: il drone giocattolo per tutti

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I droni sono stati senza dubbio uno degli argomenti più caldi del 2015: l’idea di pilotare un piccolo elicottero o aereo in giro per il salotto o nel giardino è troppo allettante per non cedere alla tentazione, specialmente adesso che i prezzi sono accessibili per le tasche di chiunque. E che il trend sia questo, lo si nota per il fatto che nonostante alcune disavventure la fama di questi piccoli giocattoli non accenna a diminuire, con una crescita vertiginosa di modelli e accessori tanto per il professionista quanto per l’amatore. Così anche chi ha fatto da pioniere in questo ambito, come Parrot, si cimenta in settori anche di fascia bassa, veri e propri giocattoli, appunto, come l’Airborne Night, (in vendita anche su Amazon) un minidrone della nuova serie Parrot che avevamo già potuto vedere in anteprima questa estate assieme ai droni da terra (che testeremo a breve) e da acqua.

Prima di procedere a raccontare le nostre impressioni occorre una premessa: l’Airborne Night è, appunto, un giocattolo, e come tale l’abbiamo giudicato, non si tratta ne di un modello professionale (Parrot ha in listino il Bebop 2 che è molto più completo e potente ma anche proprio di un prezzo di listino più elevato) ed è destinato ad un pubblico che ha esigenze “casual” e lo vuole usare solo per divertirsi.

Recensione Parrot Airborne Night e iPad, partiamo

Fuori dalla scatola l’Airborne Night è un piccolo drone con una larghezza di 18,5 cm su entrambi i lati, ma a guardare bene è praticamente tutta apertura delle eliche, perché il corpo misura appena 6,5×3 centimetri, per un peso davvero contenuto, solo 65 grammi (comprese anche le eliche e l’esoscheletro). Ricaricarlo è faccenda rapida: bastano 25 minuti che potremo usare per incollare uno dei tanti adesivi presenti nella scatola e personalizzare il drone.

Una volta carico, basta scollegare il cavo per accenderlo: scaricata l’App gratuita FreeFlight per iPhone o iPad oppure per Android e procedere all’accoppiamento, selezionando il segnale Wi-Fi del Drone dal dispositivo mobile e poi, tramite l’App, lasciando che il processo sia finalizzato in modo del tutto automatico. Chiaramente, trattandosi di un drone giocattolo, non ci sono molti protocolli di sicurezza: il segnale Wi-Fi è libero e una volta acceso, il primo dispositivo che si collegherà (e che ha l’App installata) è in grado di pilotare il drone.

Per dominare il volo del Drone serve un po’ di dimestichezza: i comandi non sono difficili ma ovviamente si tratta di un oggetto che si può muovere in qualsiasi direzione, oltre che ruotare su se stesso per cui chi è alle prime armi fa bene a fare qualche prova al chiuso prima di addentrarsi all’aperto, come vedremo dopo.

Nello schermo dell’iPad da cui abbiamo comandato il l’Airborne Night erano accessibili i comandi per alzare o abbassare il drone e per ruotarlo su sé stesso (ma dalle preferenze è anche possibile assumere altri tipi di guida), per il decollo e l’atterraggio, nonché un pulsante d’emergenza che spegne il drone ovunque si trovi, facendolo inevitabilmente cadere a terra anche se in volo, ma molto utile in caso di rischi per il drone o le persone. Essendo un drone ad utilizzo (anche) notturno, è possibile accedere e modificare la frequenza di due luci frontali, mettendole sia ad intermittenza che fisse ad una specifica luminosità: si tratta ovviamente di luci che servono solo al look, utili al massimo per individuare il drone durante il volo di notte; non aspettatevi che illuminino come un faro lo spazio attorno al velivolo.

La durata della batteria, all’incirca una ventina di minuti (ma moltissimo dipende dal tipo dallo stile di volo), ci è sembrata buona e in linea con la maggior parte dei prodotti di pari classe in circolazione: al termine è necessaria una ulteriore ricarica (25 minuti) oppure basta anche sostituire la batteria rimovibile con una supplementare, da acquistare a parte. In questo non ci è piaciuto il connettore MicroUSB posto sul drone, che impedisce la ricarica di una seconda batteria nel mentre che si usa la prima.

In volo

Come abbiamo detto il decollo può essere effettuato sia manualmente con l’apposito pulsante posto sul display del telefono o del tablet, oppure lanciando letteralmente in aria il drone: questo “sente” il lancio e avvia le eliche, portandosi ad una altezza di sicurezza per restare poi fermo in attesa di ordini.

Come dicevamo la guida non è difficile, anche un principiante può, dopo una decina di minuti, arrivare a indirizzare il drone nella traiettoria voluta. Ovviamente qualche schianto al suolo è da mettere in preventivo ma su questo dobbiamo dire che un po’ per la plastica molto elastica e un po’ per il peso davvero contenuto del Drone, non abbiamo mai rilevato alcun danno.

La vera difficoltà, semmai, sono le condizioni atmosferiche: anche in una giornata di sole, basta un filo di vento perché l’Airborne Night cambi direzione o segua la brezza di sua iniziativa, e seppure i comandi rispondessero, qualche volta abbiamo dovuto rincorrere il Drone per assicurarci che non cadesse sul tetto dei vicini o (peggio) su qualche auto parcheggiata nei pressi. Per questo suggeriamo un primo approccio al chiuso, pur con il rischio di urtare qualche soffitto o parete (al chiuso fate decollare il drone sempre in modo manuale) ma evitando così di perderlo su luoghi inaccessibili già dal primo lancio.

Alcune manovre sono possibili tramite comandi predeterminati, come un avvitamento, però su queste dobbiamo ammettere che il Drone non ha eseguito in modo intuitivo e qualche volta abbiamo dovuto insistere affinché rispondesse agli “ordini”.

Simpatica, anche se non essenziale, la possibilità di scattare delle foto dalla piccola fotocamera (640×480 pixel) posta alla base, capace di riprendere quanto succede sotto il drone.

Recensione Parrot Airborne Night

Un piccolo top-gun

Abbiamo effettuato diversi voli di prova, coinvolgendo amici e parenti, tutti curiosi di provare questo piccolo giocattolo, seppure molti di loro fossero adulti:  la facilità di guida, lo stile del piccolo drone, il fascino di provare alcune acrobazie che, nonostante l’ampia diffusione dei droni, molte persone hanno visto solo in TV, rendono questo oggetto un prodotto appetibile per tutti, anche se saranno gli utenti di sesso maschile i più affascinati.

Padroneggiare il Parrot Airborne Night, come accennato, non è difficile. Basta avere la precauzione di fare qualche test al chiuso o in zone libere.  Dopo un paio di ricariche anche le operazioni di guida più spericolate sembreranno davvero alla portata.  Tra i vantaggi il fatto che sia controllabile da un comune smartphone o tablet.

Il costo del Drone non è eccessivo e considerato che non ha bisogno di altro, ne siamo stati più che soddisfatti: nonostante ci siano delle piccole cose da sistemare, è da ritenere questa categoria di prodotto oramai matura per il grande pubblico, dai più piccoli ai più grandi.

[usrlist Design:4 Facilità-d’uso:3 Prestazioni:4 Qualità/Prezzo:4]

Pro

– Piccolo e leggero
– Facile da comandare
– Divertente per tutti grazie alle acrobazie pre-programmate

Contro

– Alcuni comandi non sono intuitivi

Prezzo al pubblico

Parrot Airborne Night è disponibile per l’acquisto direttamente dal sito Amazon in vari colori, a partire da 115 euro. Lo potete trovare nei più forniti negozi Apple con distribuzione italiana a cura di Attiva.

 

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